Un libro molto interessante che introduce in maniera semplice e chiara cos'è l'antropologia in tutte le sue sfaccettature, evidenziandone i punti focali ma anche i limiti e le difficoltà. Scritto in maniera discorsiva, travolge il lettore e lo trasporta di volta in volta in un luogo diverso del mondo a vedere, sentire, toccare, comprendere.
Adatto decisamente a tutti.
Avrei voluto leggerlo prima!
In questo libro l'autore trova un nuovo approccio per provare a spiegare in modo semplice cosa sia l'ikigai. Infatti, per quanto il termine possa essere tradotto con "ragione di vita", l'autore spiega che si tratta di molto di più, e per farlo utilizza degli esempi concreti tratti dalla vita quotidiana giapponese al fine di permetterci di capire e far tesoro di questa fede incrollabile nei confronti della vita.
In poche parole, per essere felici bisogna accettare sé stessi. Accettarsi è uno dei compiti più importanti e impegnativi che ci toccano nella vita. Eppure è anche una delle cose più facili, semplici e gratificanti che possiamo fare per noi stessi: una ricetta low cost e a manutenzione zero per la felicità. L'epifania è che, paradossalmente, accettarsi per come si è spesso richiede di dimenticarsi di sé, soprattutto se siamo alle prese con un Io illusorio che ci sembra tanto gratificante: per accettarsi ed essere felici occorre lasciare andare quell'illusione.
Non ci sono davvero parole per commentare quanto appena letto in questo libro. O forse sarebbe più giusto dire che non ci sono parole positive. Tutto ciò che mi viene in mente è vergogna e schifo. Pensavo di aver capito un po' come girasse il sistema per via di alcune vicende personali, ma mi sono resa conto che si trattava solamente della punta dell'iceberg di un sistema marcio e corrotto fin dalle fondamenta. Sono comunque d'accordo con l'autore sul fatto che, in ogni caso, questa realtà esiste perché di fatto ci sono persone che sono disposte a sottostare e a farne parte, a discapito non solo della cultura e del sapere, ma della stessa umanità.
Può un libro essere esilarante e terribilmente triste allo stesso momento? Evidentemente sì.
"Aveva imparato che nella vita, per realizzare i propri sogni, bastava circondarsi di persone buone. Che niente era impossibile quando si desiderava più di tutto qualcosa e il destino metteva sulla tua strada la persona giusta."
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"Un uccello nato in gabbia pensa che volare sia una malattia."
"Fino a una settimana fa mi chiamavo Paulus. Ma erano già quasi due anni che portavo quel nome e non me lo potevo più sentire addosso, come una camicia sporca. Così me lo sono levato. Però non ho ancora trovato un nome che mi piaccia, e oggi come oggi non mi chiamo in nessun modo. Tu, che nome mi consiglieresti?"
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«È severamente proibito legarsela al dito. Chi ha la coda di paglia è pregato di tagliarsela. Felicità a chi legge».
Guittone d'Arezzo può essere definito l'altro lato della medaglia rispetto ai poeti stilnovisti medievali. Infatti, se Dante, Cavalcanti, Guinizelli e gli altri amici si dannavano per ottenere anche un solo sguardo da parte della donna amata, Guittone scardina tutto il sistema amoroso compatendo i poveri illusi caduti nella trappola mortale di Amore.
Dare un voto definito a questo libro è stato più difficile del previsto. Rispetto ai due volumi precedenti della serie sembra che sia quello che mi è piaciuto meno. Insomma, se non fosse stato per "La leggenda delle gemelle", mi avrebbe terribilmente annoiato. Un sacco di parole inutili, un sacco di descrizioni tediose. Per quanto riguarda invece il finale...non so ancora se sia stato interessante o un capriccio dell'autrice. Saprò togliermi il dubbio solo leggendo il prossimo volume della saga (appena mi tornerà la voglia!).
Un saggio d'altri tempi, agile e interessante.
Scorrendo con gli occhi queste poche pagine, ci si sente improvvisamente compresi nella propria bibliofila follia.
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Essenziale è comprare molti libri che non si leggono subito. Poi, a distanza di un anno, o di due anni, o di cinque, dieci, venti, trenta, quaranta, potrà venire il momento in cui si penserà di aver bisogno esattamente di quel libro.
Un saggio interessante su quello che potrà essere il nostro futuro.
In un momento in cui la tecnologia e l'immateriale si fanno sempre più spazio nelle nostre vite (volente o nolente), credo che sia un buon tentativo per capirne di più.
Cosa definisce con maggiore precisione una persona? Nome e cognome, sesso, altezza, colore degli occhi e indirizzo o tutto l’insieme dei luoghi ove si reca, delle sue interazioni, delle sue relazioni e attività, integralmente registrati nella dimensione immateriale?
Un libro molto bello, un racconto sincero che non si perde in inutili fronzoli o regole futili. L'autore presenta sé stesso e il suo mestiere con la più totale sincerità. Quando il destino incontra la passione, nasce un grande autore.
Scrivere è magia, è acqua della vita come qualsiasi altra attività creativa. L'acqua è gratuita. Dunque bevete. Bevete e dissetatevi.
Interessante e ben scritto.
Per ogni informazione riportata, l'autore cita la fonte da cui attinge i dati, quindi si ha una doppia garanzia di ciò che viene descritto nel libro (non si tratta di fantasie personali dell'autore).
Penso che in un periodo come questo debbano leggerlo tutti, anche solo per informazione, anche solo per poter fare delle scelte più consapevoli nel piccolo e nel quotidiano.
Consigliato e da consigliare a tutti, davvero.