Tristi verità, tanta ironia… (a un certo punto se ne ha persino abbastanza delle brutture descritte - e che viviamo ogni giorno).

«Sembra un’ombra che passa senza darsi il pensiero d’essere un’ombra. Un apparire che è già uno scomparire. Come se niente in lui si agitasse per comprovare qualcosa».

Una carrellata di fonti relative alla leggenda più celebre di Benevento. Argomento interessante, esposizione un po' troppo stucchevole…troppi voli pindarici che fanno perdere l'attenzione durante la lettura.

"L’oggi è un regalo. È per quello che lo chiamiamo «presente»."
"L'elencazione minuziosa svela i tratti tipologici di un uomo che si identifica col suo fare, e, per sentirsi qualcuno, ha bisogno di essere qualcosa: preso dalla paura del vuoto, si zavorra di fatti, episodi, eventi di un esistere tutto versato all'esterno."
"Comunicare significa trasmettere informazioni; esprimere significa trasmettere emozioni."

Amare verità. E tanta ironia.

Molto carino. Scritto in un italiano squisito.

Tremendo. Noioso.

Più della metà del libro tratta solo il periodo moderno/contemporaneo. Poco spazio al periodo antico e medievale. Una semplice carrellata di eventi sparati in elenco uno dopo l'altro.

Scrittura poco scorrevole e troppe ripetizioni.

"Se era un destino ineluttabile, la vita era davvero ingiusta! Se la gente non aveva il potere di cambiare il proprio destino avverso, allora non riusciva a vedere una ragione per vivere."

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"Voglio trovare un lavoro che valga la pena di fare per tutta la vita."
"È necessario morire per continuare a vivere."
"Mentre scocca l'ora della televisione di Stato, solo la scrittura può ancora tentare di salvare la libertà."
"È così semplice, in fondo, l'uomo: non è solo di cibo che si nutre ogni giorno. Si nutre anche di atmosfere, di pensieri, di mille altre cose che gli assomigliano."

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Non potevo iniziare l'anno con lettura più azzeccata.

Buona introduzione sull'argomento.

"Un corpo non è che un corpo, ma è molto prezioso, perché è l'unico che abbiamo."

Bastante inútil.

Abbastanza inutile.

Molto lento e per nulla scorrevole. Attraversa velocemente il periodo che va dalla nascita delle colonie greche in Italia fino alla loro scomparsa per opera di Roma. Sicuramente non consigliato a neofiti e a chi non ama il linguaggio accademico.