Il meglio di Asimov (The Best of Isaac Asimov) è una raccolta di dodici racconti di fantascienza di Isaac Asimov, con un'introduzione in cui l'autore presenta i singoli racconti. Uscì in Italia nella collana Oscar Fantascienza Arnoldo Mondadori Editore nel 1975, in due volumi con copertine dell'illustratore Karel Thole.
L'antologia è una raccolta di racconti più o meno brevi, e come dice anche l'autore nell'introdurre il libro: “Confesso che il titolo di questo libro mi lascia in dubbio. Chi dice che i racconti inclusi sono i miei migliori? Io? L'editore? Qualche critico? Qualcuno dei miei lettori? Lo afferma un referendum tra l'intera popolazione mondiale? E, chiunque lo dica... è mai possibile? Può il termine migliore significare qualcosa, salvo per qualche persona, in un particolare stato d'animo? Forse no...per cui, se permettiamo a questa parola di conservare il suo valore assoluto, qualcuno di voi potrebbe rimanere stupefatto da omissioni, o da inclusioni, oppure, non avendo mai letto niente di mio, potrebbe essere indotto a esclamare: Santo cielo, e questi sarebbero i suoi racconti migliori?Perciò sarò sincero con voi. Quelli che presentiamo sono rappresentativi per quanto lo consente una scelta oculata di buoni racconti (vale a dire quelli che piacciono a me e all'editore), e sono i migliori per quanto lo consente la necessità di scegliere tra i più rappresentativi.”
Anche se probabilmente nessuno può effettivamente dire in maniera oggettiva ciò che è migliore di qualcos'altro, possiamo sicuramente dire che questa è un'opera preziosa, il migliore punto di partenza per avventurarsi nel mondo fantascientifico di Asimov. Sono tutti ottimi racconti, e rappresentano con dovizia i tasselli che reggono tutta l'opera omnia dello scrittore, divisi in maniera chiara per argomento e data di pubblicazione.
Asimov per me rappresenta il sommo scrittore di fantascienza, per me nessuno è come lui, lo idolatro spassionatamente da quando ho cominciato a leggere i suoi libri da ragazzino e all'interno di questa raccolta ci sono perle come “Notturno”, uno dei racconti più famosi di Asimov a causa della sua trama particolare. È stato in seguito sviluppato in un romanzo omonimo scritto a quattro mani da Asimov e Robert Silverberg. Considerato il miglior racconto di fantascienza mai scritto narra di un pianeta sempre illuminato da diversi soli su cui scende la notte per la prima volta. Il racconto descrive le reazioni degli abitanti sia sotto un profilo religioso che psicologico. Oppure come “L'ultima domanda” che è il racconto preferito da Asimov perché lo scrisse di getto e senza apportarvi correzioni. È una interessante storia sull'entropia con un finale sorprendente.
E ancora troviamo una delle maggiori passioni di Asimov, inventore delle famose tre leggi: quella dei Robot con il racconto “Immagine speculare” in cui compaiono due dei personaggi più celebri di questo autore: Elijah Baley ed R. Daneel Olivaw e scritto per gli appassionati che speravano nella pubblicazione di un nuovo romanzo.
E ancora: “Profondità” con alla base l'idea della definizione di un'intelligenza aliena, diversa da quella umana, che sarà celebrata nel capolavoro, per me, nel libro “Neanche gli dèi”.
Insomma questo compendio è un ottimo punto di partenza, una finestra aperta sul cortile della sua sterminata piazza creativa, per farci un'idea di ciò che scrisse il maestro della fantascienza: cominciate da qui e non smetterete più.
L'isola del tesoro, di Robert Louis Stevenson, è uno dei più celebri romanzi per ragazzi di tutti i tempi. Non si può passare dall'essere bambini all'adolescenza se non si è letto questo romanzo. Tappa miliare di ogni buon lettore.
Pubblicato per la prima volta a puntate nella rivista per ragazzi Young Folks negli anni 1881-1882, racconta una storia di “pirati e tesori” e ha certamente contribuito in modo significativo all'immaginario popolare su questi argomenti a partire dallo stereotipo del pirata nella forma classica in cui appare, per esempio, da Peter Pan a La maledizione della prima luna: gamba di legno, occhio coperto da una benda nera, barba, pappagallo sulla spalla e sciabola in mano.
Viene generalmente considerato come un romanzo di formazione, ma contiene elementi inusuali; per esempio, il personaggio di Long John Silver viene utilizzato dall'autore per descrivere la potenziale ambiguità della morale, non completamente buono ma neanche completamente cattivo. Lo stesso pirata che verrà poi ripreso nei libri di Björn Larsson, editi da Iperborea, in cui chi racconta in prima persona è proprio Long John Silver, il temibile pirata con una gamba sola dell'Isola del Tesoro, fatto sparire da Stevenson nel nulla per riapparirci ora vivo e ricco nel 1742 in Madagascar, intento a scrivere le sue memorie.
La trama è presto scritta: trovata la mappa del tesoro del famoso capitano Flint, il giovane Jim Hawkins organizza assieme al dottor Livesey e al nobile Trelawney la spedizione verso l'isola indicata, a bordo dell'Hispaniola. Poco prima di raggiungere la meta pero Jim scopre che il cuoco di bordo, Long John Silver, e in realta il capo dei pirati superstiti di Flint, imbarcati sulla nave come marinai. Una volta sull'isola ha inizio la battaglia, da cui Jim e i suoi usciranno vincitori; ma Silver, anche se catturato, riuscira a fuggire.
Il libro può anche essere considerato come uno dei primi romanzi di formazione in quanto racconta il percorso di crescita che compie Jim nel corso di questa avventura.
Ovviamente l'età del libro si fa sentire e se la lettura viene effettuata in età adulta, si rischia di rimanere delusi, perchè siamo in un epoca dove i pirati cavalcano il mare con l'aspetto glitterato dei divi di Hollywood ma la storia è avvincente e i personaggi sono ben delineati, più dalle loro azioni che da descrizioni approfondite; in particolare splendido il pirata Long John Silver, mago del doppio gioco. Un antagonista fuori dal comune: meschino, bugiardo, avido, spregiudicato e all'occorrenza violento, come si addice ad ogni pirata, ma allo stesso tempo umano e molto intrigante, così diabolicamente affascinante che alla fine nemmeno Jim, che ha rischiato la vita per causa sua, sente di odiarlo e spera che in seguito alla sua fuga sia riuscito a continuare la sua vita senza difficoltà.
Da ricordare, ovviamente, le numerosissime trasposizioni cinematografiche: già dal cinema muto il romanzo è diventato un film, per la prima volta nel 1920, fino ad arrivare ad un grande colossal prodotto nel 2006. Anche gli adattamenti per la televisione sono innumerevoli, da ricordare almeno per l'Italia quello della Rai in una miniserie televisiva del 1959. Dall'isola del tesoro è stata tratta anche una trasposizione a fumetti, in Giappone, nel 1978.
Insomma un grande classico dell'avventura marinaresca, ottimo per chi vuole anche conoscere la storia di partenza di Long John Silver, magari conosciuto nei libri di Björn Larsson.
Ci sono pagine che faranno sognare sempre, e Stevenson ne ha scritte qualcuna di quelle.
Lucky Starr, il vagabondo dello spazio è un romanzo di fantascienza per ragazzi del 1952 di Isaac Asimov. Costituisce il primo volume del ciclo di Lucky Starr, una serie narrativa di space opera avventurosa pensato da Asimov per un eventuale pubblico televisivo. È stato pubblicato in italiano per la prima volta nel 1962 col titolo Veleno per la Terra e ripubblicato anche col titolo David Starr il cacciatore dello spazio.
Va detto subito che questa serie è stata scritta come la sceneggiatura per un telefilm destinato ad un pubblico molto giovane e infatti il personaggio era nato con questo scopo, dunque non aspettatevi il solito buon dottore del ciclo delle fondazioni o anche le varie sfaccettature dei libri sui robot. Questo romanzo -e l'intera serie di Lucky Starr - è veloce, immediato, avventuroso e di immediata lettura. Questo romanzo è il primo di una serie cui fa da sfondo il sistema solare e che dimostra l'abilità di Isaac Asimov come scrittore di pura ed efficacissima avventura. Il paladino invincibile, il compagno sbruffone, gli alieni misteriosi, l'intrigo planetario, un giallo come trama e le solite meraviglie tecnologiche di Asimov.
David “Lucky” Starr è un giovane scienziato del futuro con notevoli capacità d'investigatore: la sua prima missione lo porta su Marte, che l'ingegnosità dell'uomo ha trasformato in un mondo agricolo da cui provengono i rifornimenti per una terra sempre più affamata. Ma una mano assassina sta avvelenando i prodotti marziani, costringendo la Terra all'embargo nei loro confronti. A David Starr, meglio noto come il Vagabondo dello Spazio, il compito di scoprire il colpevole: sarà umano o apparterrà invece alla mitica, antichissima, sepolta razza dei signori di Marte?
Il libro fa parte del ciclo “La fantascienza degli anni d'oro”, dove l'ambientazione richiama il western, con tutti i cliché del caso, arricchita dalla fantascienza ottimista degli anni in cui si stava guardando allo spazio come qualcosa di raggiungibile e forse colonizzabile.
Non male, semplice e divertente. E' adatto a chi si accosta per la prima volta alla fantascienza, con gli occhi di un ragazzo che ha voglia di avventure. Sicuramente leggerlo sarà un ottimo passatempo, tutt'altro che noioso se siete appassionati di fantascienza e se invece siete amanti fedeli del buon dottore, non dovete far altro che leggerlo.
I Sovrani delle stelle è la raccolta, pubblicati nella collana Oro della casa editrice Nord dei due volumi facenti parte del ciclo “I sovrani delle stelle” del 1986 e racchiude le storie del 1947 “I sovrani delle stelle” e “Ritorno alle stelle” del 1970 dello scrittore di fantascienza statunitense Edmond Hamilton che è considerato uno dei maggiori autori del filone della space opera.
In questo romanzo non manca nessuno degli elementi che resero Hamilton famoso come scrittore di space opera: l'eroe solitario, la bellissima principessa che si innamora dell'eroe, il nemico terribile e implacabile, gli immensi scenari, le battaglie spaziali e l'arma risolutiva.
La trama è la quintessenza della space opera avventurosa, infatti la storia del primo libro si può riassumere così: John Gordon, americano qualunque reduce dalla guerra e impiegato come assicuratore, sente delle voci. Poi, un giorno, si risveglia in un corpo che non è il suo. Gordon è stato oggetto di uno scambio mentale con il futuro; passerà un certo periodo nel corpo di Zarth Arn, scienziato, storico e secondogenito dell'Imperatore della Galassia, mentre Zarth Arn userà il suo corpo per condurre ricerche storiche nel ventesimo secolo. Nel secondo libro invece sono passati un paio d'anni dagli eventi del primo romanzo e John Gordon è in cura da uno strizzacervelli. Non solo, infatti, ha un buco di memoria piuttosto esteso, non solo ha dei ricordi di avventure impossibili in luoghi e tempi improbabili, ma quelle memorie gli impediscono di godersi la sana vita tranquilla dell'assicuratore nell'America del dopoguerra. Il futuro che ha immaginato, è molto meglio della vita di tutti i giorni. Poi John Gordon scompare: Zarth Arn ha perfezionato la sua macchina, e ha trasportato Gordon nel futuro, mente e corpo, affinché possa ricongiungersi ai suoi veri amici.
La mano felice di Hamilton costruisce un romanzo affascinante anche se è decisamente datato ad una lettura moderna e la narrazione è molto semplice, a tratti ingenua, con in sottofondo quel “sense of wonder” che è caratteristico della fantascienza degli anni d'oro, ma tutto questo sommare di luoghi comuni e archetipi letterari è inserito in un intreccio coinvolgente, che Hamilton conduce con passione e perizia, travolgendo il lettore con girandole impazzite di spazi immensi, tradimenti, battaglie e amori impossibili.
Insomma se avete ancora la mente bella sgombra e vi piace sognare ad occhi aperti e amate la fantascienza questa sarà sicuramente una lettura di pura e gradevolissima evasione che vi saprà divertire e a mai annoiare!
«Non so descrivere la mia disperazione: nessuna parola della lingua umana potrebbe esprimere quello che sentivo. Ero sepolto vivo, con la prospettiva di morire fra le torture della fame e della sete».
Viaggio al centro della Terra in originale francese “Voyage au centre de la Terre” è un romanzo di avventure e fantastico di Jules Verne del 1864. Narra di un viaggio nelle profondità del mondo. Come altre opere dello stesso autore, è considerato un romanzo scientifico, precursore della fantascienza. È inoltre un'opera precorritrice del tema avventuroso del “mondo perduto”.
Ma ecco la trama: lavventuroso e irascibile professor Lidenbrock, una caricatura del tipico scienziato tedesco dell
Ottocento, in seguito al ritrovamento di un documento di un celebre esploratore scomparso nel nulla decide di partire con il nipote, nonché assistente Axel, per l`Islanda, dove il cratere del vulcano Sneffels apre la via diretta al centro della Terra. Agli occhi di Lindenbrock e dei suoi amici si presenterà un mondo meraviglioso: grotte di quarzo, cascate di sale, foreste pietrificate aprono il passaggio verso un oceano sotterraneo illuminato da una fonte di energia naturale e popolato da creature preistoriche. Tra mille insidie e pericoli, il gruppo torna alla superficie spinto vorticosamente da un'eruzione attraverso il camino del vulcano Stromboli.
Il romanzo è ambientato nel 1863 e dura circa nove mesi, ma il viaggio vero e proprio inizia il 27 maggio, il giorno della partenza da Amburgo, e si conclude il 29 settembre, quando tornano ad Amburgo. Le ambientazioni sono varie: Amburgo, Copenaghen, Reykjavik ed altri paesaggi dell'Islanda, i lunghissimi cunicoli degli Snaffels e gli sconosciuti luoghi del centro della Terra e infine l'isola di Stromboli.
In questo romanzo Verne probabilmente sapeva di fare molta più fantasia che scienza. Era infatti già ben noto che il centro della Terra doveva giungere temperature insopportabili per gli esseri umani, ed era anche ben noto che la forza di gravità sarebbe andata decrescendo linearmente con la profondità, fino a diventare praticamente nulla al centro del globo. Verne, nel complesso, tiene molto più in considerazione l'esigenza di presentare una trama spettacolare che quella di fornire corrette informazioni scientifiche o di formulare congetture ragionevoli sulla struttura dell'interno del pianeta.
Il libro è ben scritto e avvincente, un classico dell'avventura, alla scoperta di luoghi fantastici e misteriosi, uno di quei libri che - a prescindere dagli anni trascorsi dalla sua stesura - coinvolge e fa sognare a tutte l'età, anche se più probabilmente la lettura è consigliata agli occhi ancora sognatori di un giovane lettore.
Evergreen.
“Crisi quattro” è un romanzo di azione/spionistico di Andy McNab, che è uno scrittore e militare britannico, pseudonimo dietro il quale si nasconde un ex-sergente dello Special Air Service (i corpi speciali dell'esercito britannico), noto al grande pubblico come autore di romanzi di spionaggio. Questo romanzo è del 1997, e fa appunto parte della serie “Nick Stone”: in particolare questo è il secondo romanzo della serie.
L'autore è anche un saggista e nei suoi romanzi che non sono di finzione descrive quella che è stata la sua vita militare, prima di diventare uno scrittore di romanzi action spy, fino ad ora sono stati pubblicati: “Pattuglia Bravo Two Zero”, “Azione immediata”e “Plotone Sette”.
Nick Stone è il personaggio di fantasia che è il protagonista di tutti e diciassette libri della serie, è nato nel 1960, ex-combattente del SAS (Special Air Service), il corpo d'elite dell'esercito britannico, uno dei gruppi speciali più efficienti del mondo. Dopo essere stato circa 10 anni nei SAS, Nick ha cominciato a lavorare per l'Intelligence inglese. Esperto in armi e in ricerche impossibili di persone, viene reclutato in questa agenzia segreta chiamata “la Ditta” per compiere missioni che pochi altri potrebbero fare. Astuto, furbo, in missione è freddo e deciso, ma nel privato è una persona buona con legame ed affetti familiari. È stato sposato, durante una difficile missione (raccontata nel primo romanzo Controllo a distanza) ha recuperato la figlia di un suo amico ucciso, Kelly, ed è diventato suo tutore. Ha avuto una storia con Sarah, altro agente segreto, raccontata in Crisi Quattro. Eroe moderno ed esperto, dotato di grande humor britannico e grandi intuizioni, questo personaggio piace perché, a parte ovviamente la storia e l'addestramento nei SAS, è uno di noi, una persona comune con odi e affetti, colpi di fortuna e colpi di sfortuna, capace di avventure incredibili ma anche di grandi sventure. Freddo calcolatore in missione, quasi ingenuo nei sentimenti. Nick Stone è l'eroe che tutti possono sentire vicino e capire.
La vera forza di questi romanzi di McNab sta nel fatto che sembrano così vicini alle persone e appaiono così realistici, quasi fossero dei piccoli “manuali” di spionaggio e sopravvivenza. La lettura scorre velocissima, tra intrighi, tecniche dei corpi speciali, suspence, combattimenti, insomma adrenalina pura al 100%. Le descrizione degli eventi e dei personaggi, il loro girare tra le pagine con un impatto devastante ti fa appiccicare le dita alle pagine e non riesci più a posare il libro!
In questa storia Nick Stone viene contattato dalla “Ditta” la quale gli assegna una missione che prevede l'individuazione e l'eliminazione di un agente della CIA accusato di progettare un attentato a Washington insieme ad una cellula terroristica medio-orientale. Nick, il quale avendo già avuto dei trascorsi lavorativi e sentimentali con “Sarah”, il bersaglio, riesce a rintracciarla in Carolina del Nord, nascosta in una casa sulle rive di un lago, dopo giorni di appostamento riesce ad introdursi nella casa controllata da membri dell'organizzazione terroristica, ma invece di portare a termine la missione ed eliminare il bersaglio, lui la rapisce ed in un momento di calma durante la fuga lei si giustifica dicendo che sta lavorando sotto copertura conducendo l'indagine per conto suo e data la delicatezza dell'operazione neanche la CIA sa quello che sta succedendo. Complice il fascino di Sara e l'affetto che Nick ancora prova per lei, decide di non portare a termine la missione e credere alle parole della donna; braccati da servizi segreti, poliziotti e membri di al-Qaida, i due compieranno un viaggio verso Washington, fatto di fughe e colpi di scena.
Ora se siete appassionati del genere action-thriller e non avete mai letto un libro di Andy McNAb, cominciate pure a nascondervi che vi mando Nick Stone a stanarvi e saranno cazzi acidi per voi. Se amate i ritmi incalzanti, descrizioni minuziose di armi e tecniche di combattimento, rocamboleschi colpi di scena e tanta tanta azione, correte in libreria e cominciate a leggere i libri di questo autore che ha alle spalle una carriera militare nel SAS e sa esattamente di cosa parla, anche se questi sono libri di finzione.
Vi suggerisco, ovviamente, di cominciare dai primi e di andare avanti, perché oltre ai vari richiami dei libri precedenti, ad un certo punto le trame cominciano a calare un po' e anche il personaggio perde un po' di smalto, dunque è meglio che siate voi stessi a decidere quando e se ne avrete abbastanza di Nick Stone.
“Nome in codice Dark Winter” in originale “Dark Winter” è un libro del 2003, romanzo di azione/spionistico di Andy McNab, che è uno scrittore e militare britannico, pseudonimo dietro il quale si nasconde un ex-sergente dello Special Air Service (i corpi speciali dell'esercito britannico), noto al grande pubblico come autore di romanzi di spionaggio. Questo romanzo è del 1997, e fa appunto parte della serie “Nick Stone”: in particolare questo è il secondo romanzo della serie.
L'autore è anche un saggista e nei suoi romanzi che non sono di finzione descrive quella che è stata la sua vita militare, prima di diventare uno scrittore di romanzi action spy, fino ad ora sono stati pubblicati: “Pattuglia Bravo Two Zero”, “Azione immediata”e “Plotone Sette”.
Nick Stone è il personaggio di fantasia che è il protagonista di tutti e diciassette libri della serie, è nato nel 1960, ex-combattente del SAS (Special Air Service), il corpo d'elite dell'esercito britannico, uno dei gruppi speciali più efficienti del mondo. Dopo essere stato circa 10 anni nei SAS, Nick ha cominciato a lavorare per l'Intelligence inglese. Esperto in armi e in ricerche impossibili di persone, viene reclutato in questa agenzia segreta chiamata “la Ditta” per compiere missioni che pochi altri potrebbero fare. Astuto, furbo, in missione è freddo e deciso, ma nel privato è una persona buona con legame ed affetti familiari. È stato sposato, durante una difficile missione (raccontata nel primo romanzo Controllo a distanza) ha recuperato la figlia di un suo amico ucciso, Kelly, ed è diventato suo tutore. Ha avuto una storia con Sarah, altro agente segreto, raccontata in Crisi Quattro. Eroe moderno ed esperto, dotato di grande humor britannico e grandi intuizioni, questo personaggio piace perché, a parte ovviamente la storia e l'addestramento nei SAS, è uno di noi, una persona comune con odi e affetti, colpi di fortuna e colpi di sfortuna, capace di avventure incredibili ma anche di grandi sventure. Freddo calcolatore in missione, quasi ingenuo nei sentimenti. Nick Stone è l'eroe che tutti possono sentire vicino e capire.
La vera forza di questi romanzi di McNab sta nel fatto che sembrano così vicini alle persone e appaiono così realistici, quasi fossero dei piccoli “manuali” di spionaggio e sopravvivenza. La lettura scorre velocissima, tra intrighi, tecniche dei corpi speciali, suspence, combattimenti, insomma adrenalina pura al 100%. Le descrizione degli eventi e dei personaggi, il loro girare tra le pagine con un impatto devastante ti fa appiccicare le dita alle pagine e non riesci più a posare il libro!
In questa storia Nick Stone si è ritirato in Svizzera e sta meditando di sposare Silky, che ignora la sua vera identità, ma lei all'improvviso scompare. Qualche ricerca, e Nick scopre che è andata in Congo al seguito di un'organizzazione umanitaria per aiutare le vittime dei massacri che avvengono in quel Paese. Nick c'è già stato nel 1985 per addestrare le truppe di Mobutu contro i ribelli e parte per raggiungere Silky. E questa volta non dovrà affrontare soltanto i pericoli e le insidie di una nuova missione: dovrà fare i conti con il proprio passato. Purtroppo nulla è come sembra, e Nick scoprirà gente spietata e corrotta, disposta a tutto per il dio Denaro.
Ora se siete appassionati del genere action-thriller e non avete mai letto un libro di Andy McNAb, cominciate pure a nascondervi che vi mando Nick Stone a stanarvi e saranno cazzi acidi per voi. Se amate i ritmi incalzanti, descrizioni minuziose di armi e tecniche di combattimento, rocamboleschi colpi di scena e tanta tanta azione, correte in libreria e cominciate a leggere i libri di questo autore che ha alle spalle una carriera militare nel SAS e sa esattamente di cosa parla, anche se questi sono libri di finzione.
Vi suggerisco, ovviamente, di cominciare dai primi e di andare avanti, perché oltre ai vari richiami dei libri precedenti, ad un certo punto le trame cominciano a calare un po' e anche il personaggio perde un po' di smalto, dunque è meglio che siate voi stessi a decidere quando e se ne avrete abbastanza di Nick Stone.
Sembra che la “stanca” degli autori sia un virus micidiale che colpisce a destra e a manca anche McNab, uno dei miei autori preferiti di action thriller, si è preso una bella influenza. Lontanissimi i fasti di “Dark Winter”, “Crisi Quattro” o “Controllo a Distanza” questa opera segna ancor più il declino del personaggio meraviglioso che era Nick Stone. La storia sembra messa insieme con la fretta e le pagine scorrono solamente tra descrizioni di armi e azioni che alla lunga sono noiose e complesse (che prima occupavano, una piccola parte della storia e non davano mai fastidio, ma interessavano) senza la benchè minima traccia di una vera trama che susciti interesse.
“Bersaglio in movimento” in originale “Last Light” è un libro del 2001, romanzo di azione/spionistico di Andy McNab, che è uno scrittore e militare britannico, pseudonimo dietro il quale si nasconde un ex-sergente dello Special Air Service (i corpi speciali dell'esercito britannico), noto al grande pubblico come autore di romanzi di spionaggio. Questo romanzo è del 1997, e fa appunto parte della serie “Nick Stone”: in particolare questo è il secondo romanzo della serie.
L'autore è anche un saggista e nei suoi romanzi che non sono di finzione descrive quella che è stata la sua vita militare, prima di diventare uno scrittore di romanzi action spy, fino ad ora sono stati pubblicati: “Pattuglia Bravo Two Zero”, “Azione immediata”e “Plotone Sette”.
Nick Stone è il personaggio di fantasia che è il protagonista di tutti e diciassette libri della serie, è nato nel 1960, ex-combattente del SAS (Special Air Service), il corpo d'elite dell'esercito britannico, uno dei gruppi speciali più efficienti del mondo. Dopo essere stato circa 10 anni nei SAS, Nick ha cominciato a lavorare per l'Intelligence inglese. Esperto in armi e in ricerche impossibili di persone, viene reclutato in questa agenzia segreta chiamata “la Ditta” per compiere missioni che pochi altri potrebbero fare. Astuto, furbo, in missione è freddo e deciso, ma nel privato è una persona buona con legame ed affetti familiari. È stato sposato, durante una difficile missione (raccontata nel primo romanzo Controllo a distanza) ha recuperato la figlia di un suo amico ucciso, Kelly, ed è diventato suo tutore. Ha avuto una storia con Sarah, altro agente segreto, raccontata in Crisi Quattro. Eroe moderno ed esperto, dotato di grande humor britannico e grandi intuizioni, questo personaggio piace perché, a parte ovviamente la storia e l'addestramento nei SAS, è uno di noi, una persona comune con odi e affetti, colpi di fortuna e colpi di sfortuna, capace di avventure incredibili ma anche di grandi sventure. Freddo calcolatore in missione, quasi ingenuo nei sentimenti. Nick Stone è l'eroe che tutti possono sentire vicino e capire.
La vera forza di questi romanzi di McNab sta nel fatto che sembrano così vicini alle persone e appaiono così realistici, quasi fossero dei piccoli “manuali” di spionaggio e sopravvivenza. La lettura scorre velocissima, tra intrighi, tecniche dei corpi speciali, suspence, combattimenti, insomma adrenalina pura al 100%. Le descrizione degli eventi e dei personaggi, il loro girare tra le pagine con un impatto devastante ti fa appiccicare le dita alle pagine e non riesci più a posare il libro!
In questa storia Nick Stone ha ricevuto da Century House l'incarico di assassinare un bersaglio nel cuore di Londra, il figlio di un potente uomo d'affari cinese; ma il piano organizzato con cura fallisce a causa di una evidente fuga di notizie. Nick, appena vede la sua squadra annientata molto velocemente dalle forze speciali, tenta una fuga, ma viene catturato da degli agenti dell'MI6. Arriva un ordine perentorio: finire il lavoro a Panamá, o Kelly, la figlia di un suo collega che Nick aveva salvato in precedenza, verrà uccisa. Nick si reca a Panamá ed organizza un primo attentato con un ordigno esplosivo, che però fallisce pur devastando la macchina blindata bersaglio. Nick scopre di essere stato quasi incastrato dai suoi stessi capi, e molla la missione.
Il protagonista diventa così il bersaglio di un caccia spietata, ancora una volta braccato anche dai suoi stessi mandanti, ma la posta in gioco è molto più alta della sua stessa vita.
Ora se siete appassionati del genere action-thriller e non avete mai letto un libro di Andy McNAb, cominciate pure a nascondervi che vi mando Nick Stone a stanarvi e saranno cazzi acidi per voi. Se amate i ritmi incalzanti, descrizioni minuziose di armi e tecniche di combattimento, rocamboleschi colpi di scena e tanta tanta azione, correte in libreria e cominciate a leggere i libri di questo autore che ha alle spalle una carriera militare nel SAS e sa esattamente di cosa parla, anche se questi sono libri di finzione.
Vi suggerisco, ovviamente, di cominciare dai primi e di andare avanti, perché oltre ai vari richiami dei libri precedenti, ad un certo punto le trame cominciano a calare un po' e anche il personaggio perde un po' di smalto, dunque è meglio che siate voi stessi a decidere quando e se ne avrete abbastanza di Nick Stone.
Alta Marea, in originale “Flood Tide” è un libro del 1997, romanzo del genere avventura di Clive Cussler, che è uno scrittore statunitense di romanzi d'avventura. La carriera di scrittore comincia nel 1965, mentre si ritrovava a badare ai figli la notte per sopperire alla moglie poliziotta. Esordisce nella narrativa nel 1973, con la pubblicazione del romanzo Enigma, cronologicamente il secondo romanzo dedicato alle avventure di Dirk Pitt. Solo nel 1982 viene pubblicato il primo romanzo di Pitt, Vortice, rimasto inedito. I primi due romanzi di Cussler vengono inizialmente poco notati da critica e pubblico, che li considera solo delle avventure marinare di poco conto, ed è solo con il romanzo Recuperate il Titanic! del 1976 che Cussler raccoglie un consenso unanime che lo porterà a diventare uno dei romanzieri d'avventura più apprezzati al mondo. Nel 1978 fonda la National Underwater & Marine Agency, fondazione non profit specializzata nella localizzazione, identificazione e recupero di relitti marini di rilevanza storica, che ha preso il nome dall'omonima agenzia governativa di fantasia per cui lavorano i personaggi dei suoi libri.
Alta Marea è la quattordicesima avventura di Dirk Pitt, personaggio dei romanzi di Clive Cussler.
Pitt viene descritto come un uomo dal fisico imponente con capelli neri e mossi e occhi di un intenso verde opale che spesso affascinano le donne ma allo stesso tempo sanno intimorire i suoi avversari e gli conferiscono uno sguardo audace e sicuro. Lavora per la NUMA (National Underwater & Marine Agency), e ne è stato il Direttore dei Progetti Speciali fino al romanzo Odissea. Il suo migliore amico, con cui ha condiviso gran parte delle sue avventure, è Albert Giordino, che è il suo vice alla NUMA. Prima di entrare a far parte della NUMA si è laureato presso l'Accademia Aeronautica degli Stati Uniti con il grado di Maggiore insieme con il suo amico di sempre Al Giordino. Dirk vive in un hangar all'aeroporto di Washington dove, oltre a una vastissima e strabiliante collezione di auto d'epoca, possiede due aerei e stravaganti mezzi che lo hanno aiutato a sopravvivere durante le sue sfrenate avventure. Non si separa mai della sua Colt M1911 e dal suo orologio Doxa. Nelle sue avventure, Dirk Pitt ha avuto numerose donne.
I romanzi di Cussler seguono una struttura narrativa che di volta in volta mantiene le stesse linee guida principali: dopo un antefatto storico che verrà risolto nel finale, Cussler sposta la narrazione in epoca moderna (o collocata nell'immediato futuro), mettendo Pitt e il compagno Albert “Al” Giordino di fronte a megalomani che vogliono conquistare il mondo, donne stupende, nemici crudeli, doppiogiochisti e tecnologie futuribili ma attendibili. Da un punto di vista strettamente narrativo questi romanzi sono un incrocio tra le avventure di James Bond e Indiana Jones, descritte spesso con un piglio ironico. Una caratteristica peculiare dei libri di Cussler, sono inseguimenti al cardiopalma su macchine d'epoca che puntualmente finiscono per arricchire il parco auto di Dirk e la presenza quasi costante di una ragazza diversa, che nella maggior parte dei casi si ritrova a dover essere aiutata o salvata dal protagonista.
In questa storia il nemico di Dirk Pitt si chiama Qin Shang, contrabbandiere cinese che ha fondato il proprio impero sul traffico di droga, armi e di immigrazione illegale di uomini. Qin Shang sta cercando con tutte le sue forze di multimilionario (con molti collegamenti alla politica) un misterioso relitto, che pare contenere reperti artistici dell'antica Cina, e forse resti del prezioso Uomo di Pechino. Più in là nella trama Dirk Pitt scopre inoltre che Qin Shang ha costruito un'enorme installazione portuale, in una zona lontana da qualsiasi rotta che possa interessare scambi commerciali. In questo romanzo appare per la prima volta il personaggio del capitano Juan Cabrillo, protagonista della serie Oregon Files.
Non il migliore di Cussler, ma comunque un ottimo romanzo d'azione con il solito Pitt che però stavolta mi sembra rischiare molto meno rispetto ai libri precedenti. Il cattivo di turno forse non è alla sua altezza. Lettura puramente di intrattenimento per passare qualche ora sprofondati sul divano o sulla poltrona e non pensare a nient'altro se non al divertimento delle avventure marinare dei due protagonisti: questi sono i libri di Cussler, le storie sono più o meno sempre uguali, cambiano gli ambienti e se ne fa un altro. Scorre, non annoia. Una garanzia. E va in un crescendo di tensione e azione che culmineranno nel classico finale al cardiopalma. Il nostro eroe, con il fidato Al, riesce sempre a cavarsela tra donne, corse spericolate e spietati nemici, sventando l'ennesimo piano criminale, è come ritornare a casa dopo un lungo viaggio, sai già cosa troverai, ma vuoi vedere se è cambiato qualcosa. La cosa bella è che malgrado tutto, non ti annoi mai.
Salto nel buio, in originale “Night Probe!” è un libro del 1981, romanzo del genere avventura di Clive Cussler, che è uno scrittore statunitense di romanzi d'avventura. La carriera di scrittore comincia nel 1965, mentre si ritrovava a badare ai figli la notte per sopperire alla moglie poliziotta. Esordisce nella narrativa nel 1973, con la pubblicazione del romanzo Enigma, cronologicamente il secondo romanzo dedicato alle avventure di Dirk Pitt. Solo nel 1982 viene pubblicato il primo romanzo di Pitt, Vortice, rimasto inedito. I primi due romanzi di Cussler vengono inizialmente poco notati da critica e pubblico, che li considera solo delle avventure marinare di poco conto, ed è solo con il romanzo Recuperate il Titanic! del 1976 che Cussler raccoglie un consenso unanime che lo porterà a diventare uno dei romanzieri d'avventura più apprezzati al mondo. Nel 1978 fonda la National Underwater & Marine Agency, fondazione non profit specializzata nella localizzazione, identificazione e recupero di relitti marini di rilevanza storica, che ha preso il nome dall'omonima agenzia governativa di fantasia per cui lavorano i personaggi dei suoi libri.
Salto nel buio è la sesta avventura di Dirk Pitt, personaggio dei romanzi di Clive Cussler.
Pitt viene descritto come un uomo dal fisico imponente con capelli neri e mossi e occhi di un intenso verde opale che spesso affascinano le donne ma allo stesso tempo sanno intimorire i suoi avversari e gli conferiscono uno sguardo audace e sicuro. Lavora per la NUMA (National Underwater & Marine Agency), e ne è stato il Direttore dei Progetti Speciali fino al romanzo Odissea. Il suo migliore amico, con cui ha condiviso gran parte delle sue avventure, è Albert Giordino, che è il suo vice alla NUMA. Prima di entrare a far parte della NUMA si è laureato presso l'Accademia Aeronautica degli Stati Uniti con il grado di Maggiore insieme con il suo amico di sempre Al Giordino. Dirk vive in un hangar all'aeroporto di Washington dove, oltre a una vastissima e strabiliante collezione di auto d'epoca, possiede due aerei e stravaganti mezzi che lo hanno aiutato a sopravvivere durante le sue sfrenate avventure. Non si separa mai della sua Colt M1911 e dal suo orologio Doxa. Nelle sue avventure, Dirk Pitt ha avuto numerose donne.
I romanzi di Cussler seguono una struttura narrativa che di volta in volta mantiene le stesse linee guida principali: dopo un antefatto storico che verrà risolto nel finale, Cussler sposta la narrazione in epoca moderna (o collocata nell'immediato futuro), mettendo Pitt e il compagno Albert “Al” Giordino di fronte a megalomani che vogliono conquistare il mondo, donne stupende, nemici crudeli, doppiogiochisti e tecnologie futuribili ma attendibili. Da un punto di vista strettamente narrativo questi romanzi sono un incrocio tra le avventure di James Bond e Indiana Jones, descritte spesso con un piglio ironico. Una caratteristica peculiare dei libri di Cussler, sono inseguimenti al cardiopalma su macchine d'epoca che puntualmente finiscono per arricchire il parco auto di Dirk e la presenza quasi costante di una ragazza diversa, che nella maggior parte dei casi si ritrova a dover essere aiutata o salvata dal protagonista.
Dirk Pitt in questo avventura dovrà scandagliare un fiume limaccioso che conserva un treno deragliato nel 1914 diretto a New York e precipitato da un ponte sull'Hudson proprio la notte in cui una nave di lusso affonda nelle acque del San Lorenzo. Sul treno e sulla nave viaggiavano due passeggeri, un inglese e un americano, che portavano con sé la copia di un trattato segreto stipulato tra Usa e Gran Bretagna.
Sesta avventura di Dirk e lo stile si fa sempre più concreto e sembrano lontani i cliché che lo accompagneranno per tutta la serie. E' doveroso specificare che da questo genere di narrativa tutta trama e azione non ci si deve mai aspettare null'altro che quello citato, ma in questo libro, da molti fan di Cussler giudicato come il suo migliore, è l'atmosfera l'elemento principale, il particolare costante su cui si concentra l'attenzione del lettore. E' un atmosfera noir, carica di fascino che rimanda al periodo della guerra fredda. Le gesta del nostro eroe sono le consuete, ma egli è più disilluso che in altri racconti, è cinico e capisce di essere colui che corre in bilico su un conflitto mondiale. Il finale differisce un poco dai soliti, non è la banale e pirotecnica somma di quanto avvenuto nelle precedenti pagine, ma l'adeguata conclusione disincantata.
Definirei “Salto nel buio” tra tutti quelli che ho letto con protagonista Pitt il libro più cupo, a tratti malinconico, anche se sempre di un romanzo di avventure stiamo parlando.
“Sotto tiro” in originale “Liberation Day” è un libro del 2002, romanzo di azione/spionistico di Andy McNab, che è uno scrittore e militare britannico, pseudonimo dietro il quale si nasconde un ex-sergente dello Special Air Service (i corpi speciali dell'esercito britannico), noto al grande pubblico come autore di romanzi di spionaggio. Questo romanzo è del 1997, e fa appunto parte della serie “Nick Stone”: in particolare questo è il secondo romanzo della serie.
L'autore è anche un saggista e nei suoi romanzi che non sono di finzione descrive quella che è stata la sua vita militare, prima di diventare uno scrittore di romanzi action spy, fino ad ora sono stati pubblicati: “Pattuglia Bravo Two Zero”, “Azione immediata”e “Plotone Sette”.
Nick Stone è il personaggio di fantasia che è il protagonista di tutti e diciassette libri della serie, è nato nel 1960, ex-combattente del SAS (Special Air Service), il corpo d'elite dell'esercito britannico, uno dei gruppi speciali più efficienti del mondo. Dopo essere stato circa 10 anni nei SAS, Nick ha cominciato a lavorare per l'Intelligence inglese. Esperto in armi e in ricerche impossibili di persone, viene reclutato in questa agenzia segreta chiamata “la Ditta” per compiere missioni che pochi altri potrebbero fare. Astuto, furbo, in missione è freddo e deciso, ma nel privato è una persona buona con legame ed affetti familiari. È stato sposato, durante una difficile missione (raccontata nel primo romanzo Controllo a distanza) ha recuperato la figlia di un suo amico ucciso, Kelly, ed è diventato suo tutore. Ha avuto una storia con Sarah, altro agente segreto, raccontata in Crisi Quattro. Eroe moderno ed esperto, dotato di grande humor britannico e grandi intuizioni, questo personaggio piace perché, a parte ovviamente la storia e l'addestramento nei SAS, è uno di noi, una persona comune con odi e affetti, colpi di fortuna e colpi di sfortuna, capace di avventure incredibili ma anche di grandi sventure. Freddo calcolatore in missione, quasi ingenuo nei sentimenti. Nick Stone è l'eroe che tutti possono sentire vicino e capire.
La vera forza di questi romanzi di McNab sta nel fatto che sembrano così vicini alle persone e appaiono così realistici, quasi fossero dei piccoli “manuali” di spionaggio e sopravvivenza. La lettura scorre velocissima, tra intrighi, tecniche dei corpi speciali, suspence, combattimenti, insomma adrenalina pura al 100%. Le descrizione degli eventi e dei personaggi, il loro girare tra le pagine con un impatto devastante ti fa appiccicare le dita alle pagine e non riesci più a posare il libro!
In questa storia Nick Stone viene questa volta ingaggiato da George, un ufficiale del Defense Intelligence Agency nonché padre di Carrie, un suo contatto conosciuto durante una missione a Panama che gli affida una missione in territorio Algerino in cambio della cittadinanza Americana.
Il compito è eliminare Adel Kader Zeralda, proprietario di una catena di supermercati locali e di una stazione di produzione combustibile che risulta affiliato ad Al-Qaeda. Con l'aiuto di due agenti egiziani, i tre portano a termine la missione senza difficoltà, al ritorno in America si incontra con George il quale invece di consegnargli i nuovi documenti ha in serbo per lui ben altri progetti: intercettare due persone che devono consegnare tre milioni di dollari a due corrieri che arriveranno a bordo di uno yacht di proprietà di un uomo di affari inglese. Il compito di Nick sarà quello di intercettare i corrieri durante le raccolte di denaro e una volta identificati procedere con il rapimento di questi ultimi e portarli in un luogo prestabilito dove agenti del governo Americano li preleveranno. Con il primo rapimento tutto sembra andare per il meglio, ma all'interno del cerchio qualcuno fa il doppio gioco e ben presto le cose precipiteranno ed usando una delle sue frasi preferite, Nick si ritroverà nella “ merda bella spessa” e dovrà lottare non poco per tirarsene fuori.
Ora se siete appassionati del genere action-thriller e non avete mai letto un libro di Andy McNAb, cominciate pure a nascondervi che vi mando Nick Stone a stanarvi e saranno cazzi acidi per voi. Se amate i ritmi incalzanti, descrizioni minuziose di armi e tecniche di combattimento, rocamboleschi colpi di scena e tanta tanta azione, correte in libreria e cominciate a leggere i libri di questo autore che ha alle spalle una carriera militare nel SAS e sa esattamente di cosa parla, anche se questi sono libri di finzione.
Vi suggerisco, ovviamente, di cominciare dai primi e di andare avanti, perché oltre ai vari richiami dei libri precedenti, ad un certo punto le trame cominciano a calare un po' e anche il personaggio perde un po' di smalto, dunque è meglio che siate voi stessi a decidere quando e se ne avrete abbastanza di Nick Stone.
Il simulatore, in originale “The Deceiver”, uscito nel 1991, è un libro di Frederick Forsyth che è uno scrittore britannico, noto come autore di spy-story come “Il giorno dello sciacallo”, “I mastini della guerra”, “Dossier Odessa”, “Il pugno di Dio” e “Il quarto protocollo”.
Siamo negli anni Novanta, la guerra fredda sembra ormai relegata agli archivi storici e mentre il mondo sta cambiando ai responsabili dello spionaggio internazionale tocca affrontare nuove sfide. Alcune di di esse sono il terrorismo internazionale, i cartelli della droga, i moderni arsenali militari. Questo è quanto deve affrontare Sam McCready, il Simulatore, preposto all'Ufficio Simulazione del SIS inglese. Dalla Germania dell'est alla Libia di Gheddafi, da Cipro alle isole caraibiche, il Simulatore verrà a contatto con le nuove tecniche dello spionaggio scientifico, lo spionaggio del futuro.
Il romanzo parte dagli esili interludi di una riunione che deciderà il futuro dei servizi segreti inglesi dopo la caduta del muro e la sorte dei funzionari che hanno guidato la guerra fredda, in particolare sull' Ufficio di Simulazione, Disinformazione e Operazioni Psicologiche. Da qui si dipana la trama che in verità è una raccolta di quattro racconti con protagonista sempre Sam McCready che ha lavorato a svariati rompicapi mettendo insieme frammenti eterogenei e dando loro un senso. Il Simulatore deve sapere molto sulle varie ragioni dello spiare e del tradire: risentimento, ideologie, mancate promozioni, odio verso i superiori, vergogna per insolite inclinazioni sessuali, timore di tornare a casa senza soldi, intolleranza per corruzione e nepotismo. Deve essere in grado di muoversi in quel territorio d'ombra che separa ogni verità da ogni menzogna. I più complessi dispositivi di sicurezza e di osservazione si rivelano inadatti a queste sottigliezze.
Frederick Forsyth, maestro del thriller internazionale, non smentisce il suo comprovato talento, ci regala un intreccio appassionante che rivela trame oscure soprattutto nei primi tre racconti che sono intrisi di un'atmosfera ambigua e amara, di grande qualità, soprattutto il secondo “il prezzo della sposa” un diabolico gioco d'inganni, nel quale la verità si nasconde inafferrabile.
Da leggere per tutti gli appassionati di spy-stories.
“Fuoco di copertura” in originale “Firewall” è un libro del 2000, in Italia pubblicato da Longanesi nel 2002, romanzo di azione/spionistico di Andy McNab, che è uno scrittore e militare britannico, pseudonimo dietro il quale si nasconde un ex-sergente dello Special Air Service (i corpi speciali dell'esercito britannico), noto al grande pubblico come autore di romanzi di spionaggio. Questo romanzo è del 1997, e fa appunto parte della serie “Nick Stone”: in particolare questo è il secondo romanzo della serie.
L'autore è anche un saggista e nei suoi romanzi che non sono di finzione descrive quella che è stata la sua vita militare, prima di diventare uno scrittore di romanzi action spy, fino ad ora sono stati pubblicati: “Pattuglia Bravo Two Zero”, “Azione immediata”e “Plotone Sette”.
Nick Stone è il personaggio di fantasia che è il protagonista di tutti e diciassette libri della serie, è nato nel 1960, ex-combattente del SAS (Special Air Service), il corpo d'elite dell'esercito britannico, uno dei gruppi speciali più efficienti del mondo. Dopo essere stato circa 10 anni nei SAS, Nick ha cominciato a lavorare per l'Intelligence inglese. Esperto in armi e in ricerche impossibili di persone, viene reclutato in questa agenzia segreta chiamata “la Ditta” per compiere missioni che pochi altri potrebbero fare. Astuto, furbo, in missione è freddo e deciso, ma nel privato è una persona buona con legame ed affetti familiari. È stato sposato, durante una difficile missione (raccontata nel primo romanzo Controllo a distanza) ha recuperato la figlia di un suo amico ucciso, Kelly, ed è diventato suo tutore. Ha avuto una storia con Sarah, altro agente segreto, raccontata in Crisi Quattro. Eroe moderno ed esperto, dotato di grande humor britannico e grandi intuizioni, questo personaggio piace perché, a parte ovviamente la storia e l'addestramento nei SAS, è uno di noi, una persona comune con odi e affetti, colpi di fortuna e colpi di sfortuna, capace di avventure incredibili ma anche di grandi sventure. Freddo calcolatore in missione, quasi ingenuo nei sentimenti. Nick Stone è l'eroe che tutti possono sentire vicino e capire.
La vera forza di questi romanzi di McNab sta nel fatto che sembrano così vicini alle persone e appaiono così realistici, quasi fossero dei piccoli “manuali” di spionaggio e sopravvivenza. La lettura scorre velocissima, tra intrighi, tecniche dei corpi speciali, suspence, combattimenti, insomma adrenalina pura al 100%. Le descrizione degli eventi e dei personaggi, il loro girare tra le pagine con un impatto devastante ti fa appiccicare le dita alle pagine e non riesci più a posare il libro!
In questa storia Nick Stone da tempo reclutato dal servizio segreto britannico MI6 viene ingaggiato per una missione nell'innevato territorio finlandese, ma questa volta il mandante non è la “Ditta” bensì i rivali in affari del bersaglio che fingendosi funzionari di una banca privata vorrebbero persuadere il russo a non riciclare i suoi soldi attraverso le loro casse.
L'obiettivo è Valentin Lebed, elemento di spicco della mafia Russa il quale dovrà essere rapito ed in seguito tradotto in segreto a San Pietroburgo. Colpa di collaboratori poco affidabili ed avvezzi all'uso di droga le cose non vanno come programmato, anche se Nick riesce comunque nel rapimento del russo si ritroverà poi in seguito a doverlo liberare. Il malavitoso che durante la prigionia ha sempre mantenuto un inquietante sangue freddo, grato di non essere stato eliminato, promette al suo rapitore una cospicua somma di denaro, Nick che versa sempre in pessime condizioni economiche decide di fidarsi ed è qui che conosce Liv la quale gli fa sapere che Valentin, impressionato dalle sue capacità vuole affidargli un lavoro molto ben remunerato. L'obiettivo è venire in possesso delle chiavi di accesso ad Echelon, il sistema di controllo occidentale che i servizi segreti di molti governi usano per monitorare le comunicazioni...
Ora se siete appassionati del genere action-thriller e non avete mai letto un libro di Andy McNAb, cominciate pure a nascondervi che vi mando Nick Stone a stanarvi e saranno cazzi acidi per voi. Se amate i ritmi incalzanti, descrizioni minuziose di armi e tecniche di combattimento, rocamboleschi colpi di scena e tanta tanta azione, correte in libreria e cominciate a leggere i libri di questo autore che ha alle spalle una carriera militare nel SAS e sa esattamente di cosa parla, anche se questi sono libri di finzione.
Vi suggerisco, ovviamente, di cominciare dai primi e di andare avanti, perché oltre ai vari richiami dei libri precedenti, ad un certo punto le trame cominciano a calare un po' e anche il personaggio perde un po' di smalto, dunque è meglio che siate voi stessi a decidere quando e se ne avrete abbastanza di Nick Stone.
Icona, in originale “Icon”, uscito nel 1996, è un libro di Frederick Forsyth che è uno scrittore britannico, noto come autore di spy-story come “Il giorno dello sciacallo”, “I mastini della guerra”, “Dossier Odessa”, “Il pugno di Dio” e “Il quarto protocollo”.
La trama si svolge nella Russia del 1999, dove le elezioni sono vicine e Igor Komarov, leader delle destre, si presenta come l'unico capace di ridare grandezza al suo paese, un'icona umana per il popolo russo: ma un documento rubato dalla sua scrivania fa impallidire l'occidente, se fosse autentico, quell'uomo è un nuovo Hitler. Ovviamente ufficialmente le potenze occidentali non possono far nulla e così Il compito di fermare Komarov è affidato a Jason Monk, ex agente Cia che ha già combattuto contro il Kgb ai tempi della guerra fredda. Tornando nella città che avevagiurato di non rivedere mai più, Monk deve affrontare Ames, l'uomo che tradìi suoi amici, e il Colonnello Grishin che li fece uccidere. Ma soprattutto,deve trovare il modo di uscire vivo dallo scontro scatenatosi nel Cremlino.
Nel suo nuovo romanzo, l'indiscusso maestro dello spionaggio d'azione ci trasporta in un prossimo futuro per raccontarci le inquietudini e gli sconvolgimenti della Russia nel suo passaggio più delicato... quello dell'apertura dopo il crollo del muro di Berlino; mescolando realtà politica e finzione in un thriller irresistibile che ci svela, con la consueta autorevolezza, l'altra faccia dell'attualità.
Questo è un libro abbastanza complesso: Forsyth è stato bravo a ricostruire una storia che, a partire da eventi realmente accaduti, come la guerra in Cecenia, la crisi economica, sembra molto verosimile e sembra quasi farlo con piglio giornalistico. Il paragone con la situazione della Germania del 1919, la debole repubblica di Weimar, è sottolineato dallo stesso autore: quando il popolo ha fame è facile mostrargli come nemico le minoranze (le minoranze etniche ora, gli ebrei nella Germania) e gli stranieri.
Si tratta, come la maggior parte dei libri di Forsyth, di un ottimo racconto in cui la lettura scorre veloce. Il libro è strutturato in due piani temporali: uno prima della caduta del muro ed uno dopo. Verso la metà il primo racconto nel racconto raggiunge rapidamente il secondo e poi la storia procede lineare, il romanzo è appassionante, e come spesso accade con i libri di spionaggio scritti bene nasce il desiderio di appartenere ai servizi segreti di qualche paese.
Consiglio questo romanzo a chiunque ami lo spionaggio ed il controspionaggio. E' appassionante e anche piuttosto divertente.
Trappola mortale, in originale “Tripwire” è un romanzo di Lee Child del 1999, pubblicato in Italia nel 2002 per Longanesi. Il libro costituisce il terzo episodio della serie Jack Reacher.
Jack Reacher è ovviamente un personaggio immaginario dell'autore: è un ex Maggiore nel Corpo di Polizia dell'esercito militare degli Stati Uniti, che decide di lasciare all'età di 36 anni per poi cominciare a viaggiare senza una meta fissa in tutti gli Stati Uniti prendendo lavoretti saltuari e per indagare nelle varie situazioni sospette e spesso pericolose che si troverà ad affrontare tra capo e collo.
Da questo personaggio e dai libri -per adesso solo due- che sono già stati tutti opzionati dalla Paramount Pictures, è già uscito il primo film con protagonista Tom Cruise.
Il personaggio di Lee Child è menzionato più volte anche nel romanzo di Stephen King “Under the Dome”.
Jack Reacher, chiamato semplicemente Reacher anche dalla madre, nasce in una base militare a Berlino in quanto il padre è un militare in carriera il 29 ottobre 1960 e verrà poi costretto a viaggiare per tutta la sua infanzia e adolescenza in tutto il mondo dovendo seguire il padre che in base alle varie missioni viene assegnato in molteplici basi militare americane. Anche lui entrerà nella Accademia Militare di West Point e grazie alle sue straordinarie doti investigative raggiungerà il grado di maggiore risolvendo casi eccezionalmente difficili. Guadagnerà la “Bronze Star”, “Superior Service Medal”, la “Legion of Merit”, una “Silver Star” e la “Purple Heart” per le ferite e le azioni nel bombardamento a Beirut nel 1983. Successivamente lascerà l'esercito e diventerà un vagabondo errante per l'America; le sue peregrinazioni sono anche spinti dal desiderio di sperimentare il paese ha servito per così tanto tempo, senza mai aver vissuto in esso. Vivrà sempre pagando in contanti, vivendo in motel economici, portando nessun bagaglio se non i vestiti che indossa e che abitualmente cambia adattandosi al clima e alle varie località.
Reacher è alto 1,96 m di altezza e pesa sui 110 Kg. (e qui non si capisce molto come venga scelto Tom Cruise per interpretarlo sul grande schermo), è abile in varie forme di arti marziali, abile tiratore e usa la sua notevole intelligenza con la conoscenza tecnica e militare avanzata. Ha una capacità innata di contare il tempo senza fare riferimento a un orologio, che gli consentono di riposare o svegliarsi in qualsiasi momento che sceglie. Ha anche una predisposizione naturale con i numeri, che solleva la possibilità di essere affetto di una forma lieve della sindrome di Savant. Ama il blues, il caffè che prende nero e forte in grandi quantità.
La maggior parte dei romanzi sono ambientati negli Stati Uniti, da grandi aree metropolitane come New York e Los Angeles a piccoli centri della Midwest e del Sud degli Stati Uniti e i romanzi sono scritti sia in prima persona che in terza persona.
La trama di questo libro è la seguente: Reacher è a Key West e come lavoro scava piscine a mano e fa il buttafuori di un topless bar. Si imbatterà nel corpo di un investigatore di New York ingaggiato per trovarlo dall'avvocato Jodie Garber, figlia del generale Leon Garber, il suo mentore e padre surrogato nell'esercito. Lei vuole l'aiuto di Reacher per aiutarla a capire su cosa suo padre stava lavorando. Ben presto si ritrovano braccati da un uomo d'affari psicopatico ed ex militare, paralizzato nella guerra del Vietnam.
Ora se siete appassionati del genere action-thriller e non avete mai letto un libro di Lee Child, cominciate pure a nascondervi che vi mando Reacher a stanarvi e saranno cazzi acidi per voi. Questo è la commistione di James Bond, John Mclane e Rambo, vi basta? Sa fare tutto: usa il cervello, l'istinto, spara, corre, salva il mondo e nel frattempo si tromba il trombabile.
A parte gli scherzi, se amate i ritmi incalzanti, descrizioni minuziose di armi e tecniche di combattimento, rocamboleschi colpi di scena e tanta tanta azione, correte in libreria e cominciate a leggere i libri di Lee Child.
Vi suggerisco di cominciare dai primi e di andare avanti, perché purtroppo dopo il sesto le trame cominciano a calare un po' e anche il personaggio perde un po' di smalto.
Missione Eagle, in originale “Deep Six!” è un libro del 1984, romanzo del genere avventura di Clive Cussler, che è uno scrittore statunitense di romanzi d'avventura. La carriera di scrittore comincia nel 1965, mentre si ritrovava a badare ai figli la notte per sopperire alla moglie poliziotta. Esordisce nella narrativa nel 1973, con la pubblicazione del romanzo Enigma, cronologicamente il secondo romanzo dedicato alle avventure di Dirk Pitt. Solo nel 1982 viene pubblicato il primo romanzo di Pitt, Vortice, rimasto inedito. I primi due romanzi di Cussler vengono inizialmente poco notati da critica e pubblico, che li considera solo delle avventure marinare di poco conto, ed è solo con il romanzo Recuperate il Titanic! del 1976 che Cussler raccoglie un consenso unanime che lo porterà a diventare uno dei romanzieri d'avventura più apprezzati al mondo. Nel 1978 fonda la National Underwater & Marine Agency, fondazione non profit specializzata nella localizzazione, identificazione e recupero di relitti marini di rilevanza storica, che ha preso il nome dall'omonima agenzia governativa di fantasia per cui lavorano i personaggi dei suoi libri.
Salto nel buio è la settima avventura di Dirk Pitt, personaggio dei romanzi di Clive Cussler.
Pitt viene descritto come un uomo dal fisico imponente con capelli neri e mossi e occhi di un intenso verde opale che spesso affascinano le donne ma allo stesso tempo sanno intimorire i suoi avversari e gli conferiscono uno sguardo audace e sicuro. Lavora per la NUMA (National Underwater & Marine Agency), e ne è stato il Direttore dei Progetti Speciali fino al romanzo Odissea. Il suo migliore amico, con cui ha condiviso gran parte delle sue avventure, è Albert Giordino, che è il suo vice alla NUMA. Prima di entrare a far parte della NUMA si è laureato presso l'Accademia Aeronautica degli Stati Uniti con il grado di Maggiore insieme con il suo amico di sempre Al Giordino. Dirk vive in un hangar all'aeroporto di Washington dove, oltre a una vastissima e strabiliante collezione di auto d'epoca, possiede due aerei e stravaganti mezzi che lo hanno aiutato a sopravvivere durante le sue sfrenate avventure. Non si separa mai della sua Colt M1911 e dal suo orologio Doxa. Nelle sue avventure, Dirk Pitt ha avuto numerose donne.
I romanzi di Cussler seguono una struttura narrativa che di volta in volta mantiene le stesse linee guida principali: dopo un antefatto storico che verrà risolto nel finale, Cussler sposta la narrazione in epoca moderna (o collocata nell'immediato futuro), mettendo Pitt e il compagno Albert “Al” Giordino di fronte a megalomani che vogliono conquistare il mondo, donne stupende, nemici crudeli, doppiogiochisti e tecnologie futuribili ma attendibili. Da un punto di vista strettamente narrativo questi romanzi sono un incrocio tra le avventure di James Bond e Indiana Jones, descritte spesso con un piglio ironico. Una caratteristica peculiare dei libri di Cussler, sono inseguimenti al cardiopalma su macchine d'epoca che puntualmente finiscono per arricchire il parco auto di Dirk e la presenza quasi costante di una ragazza diversa, che nella maggior parte dei casi si ritrova a dover essere aiutata o salvata dal protagonista.
Dirk Pitt in questo avventura sarà impegnato in una missione dai rischi incalcolabili, perché in gioco c'è il destino degli Stati Uniti, infatti l'avveniristico yacht americano Eagle, con a bordo il presidente degli Stati Uniti, è in viaggio sul fiume Potomac quando, improvvisamente, scompare nel nulla. Nello stesso momento, una nave con un carico letale viene lasciata andare alla deriva, minacciando un colossale disastro ecologico. E intanto una società coreana, proprietaria di natanti di dubbia provenienza, intrattiene sospette relazioni con i vertici del Cremlino.
Settima avventura di Dirk, il proseguo, o meglio, così si può considerare, di “Salto nel buio”, il precedente romanzo, infatti personaggi, situazioni e dinamiche sono simili. Mentre nel precedente tutta la tensione tra Stati Uniti e Canada era sfumata, posta in un piano secondario, qui con la contrapposizione dell'Unione Sovietica si tira in ballo la Guerra Fredda, quell'insieme di azioni/contrapposizioni che hanno rischiato di far scoppiare la terza guerra mondiale. Dunque per Dirk non c'è più tempo per le riflessioni, le ipotesi, qui bisogna agire, intervenire con la forza perché altrimenti saranno i missili nucleari a testata intercontinentale a parlare.
Dunque in questo libro si ritorna alle spacconate vere e pure: Missione Eagle è un libro divertente, caleidoscopio di azioni travolgenti e fantastiche dove, in una realta' plausibile, si intreccia una trama fantasiosa e coinvolgente.
Angeli spezzati, in originale “Broken Angels” è un romanzo di genere fantastico e noir del 2003, dello scrittore britannico Richard K. Morgan. Fa parte della trilogia di “Takeshi Kovacs”, questo è il secondo dei tre romanzi.
Il protagonista principale della serie è Takeshi Kovacs Lev, un nativo del pianeta di Harlan, di origine giapponese e dell'Europa dell'Est, diviene membro di una gang di adolescenti prima di arruolarsi nelle forze armate. Dopo aver lasciato l'esercito di cui faceva parte come membro di una forza militare d'elite, Kovacs torna alla vita criminale e diviene un mercenario, poi catturato sarà imprigionato e il suo corticale “stack” verrà memorizzato senza un corpo per decenni come punizione, prima di essere rilasciato sulla parola ed essere impiegato in situazioni ad alto rischio. Kovacs è un ex inviato, un tipo di soldato futuristico, facente parte dell'intelligence e in parte soldato, addestrato per adattarsi rapidamente a nuovi organi e nuovi ambienti.
Questo secondo romanzo è ambientato cinquant'anni nel futuro rispetto alle vicende di Bay City. L'ex “spedi” ha cambiato custodia e lavoro: ha dismesso i panni dell'investigatore privato e indossato quelli a lui più congeniali del mercenario al soldo del governo di Sanzione IV, pagato per soffocare una rivolta. Combatterà con la compagnia del Cuneo di Carrera a sostegno delle forze governative contro i rivoluzionari di Kemp, finchè una straordinaria scoperta archeologica: il ritrovamento e il recupero di una nave marziana, la civiltà più antica e più evoluta dell'universo.
Purtroppo le ambientazioni alla Blade Runner e lo stile hard-boiled che avevo apprezzato molto nel romanzo d'esordio (Bay City) sono assenti; l'autore ha preferito sostituirli con scenari di guerra tra ribelli, mercenari e Corporation su una lontana colonia. Richard K. Morgan rimane comunque grandioso per l'immaginario che inventa, perché abbina un ritmo frenetico con profusione di adrenalina, combattimenti ed inutizioni ad una contestualizzazione sociologica futura da grande scrittore di fantascienza, forse uno dei migliori degli attuali.
In ogni caso, secondo me, la trama delude leggermente rispetto al romanzo precedente, ma confermo comunque il mio applauso a Richard Morgan, uno dei migliori scrittori di fantascienza attuali. Nelle quasi cinquecento pagine c'è spazio per tutto ciò che un accanito lettore di fantascienza hard desidera avere.
Il veterano, in originale “The veteran”, uscito nel 2001, è un libro di Frederick Forsyth che è uno scrittore britannico, noto come autore di spy-story come “Il giorno dello sciacallo”, “I mastini della guerra”, “Dossier Odessa”, “Il pugno di Dio” e “Il quarto protocollo”.
Questo volume raccoglie cinque racconti, che furono pubblicati per la prima volta su Internet. In questi racconti, per lo meno in quattro di questi, lascia per un attimo il suo genere di spy-story che lo ha reso celebre in tutto il mondo per avventurarsi in altri:
- Il veterano: il thriller, il migliore. Ricerca degli assassini di un veterano di guerra, ucciso da delinquenti comuni, per un furto. Doppia sorpresa finale.
- Una sottile distinzione: carino. Si narra di un colpo ad una casa d'aste.
- Il miracolo: Bello. Un racconto “storico” del “miracolo” di Siena.
- Il cittadino: Forse il più debole dei quattro, si fa dimenticare in fretta.
- Vento che sussurra: Il racconto più lungo. Storia di un amore inestinguibile, quella fra il bianco assoldato come scout nel Settimo Cavalleria del leggendario generale Custer e la bella squaw di una tribù Cheyenne.
Suspense, svolte impreviste a poche righe dalla fine, l'ironia beffarda di chi ama sovvertire i pronostici. Ho trovato questo libro veramente ottimo, all'insegna di un grande scrittore come Forsyth.
Tutto è fatidico, in originale “Everything's Eventual” è la quarta raccolta di racconti di Stephen King, pubblicata nel 2002, nove anni dopo la precedente, “Incubi & deliri”, e sei anni prima della successiva “Al crepuscolo”.
I racconti contenuti in questa raccolta sono i seguenti:
- Autopsia 4
In seguito al morso di un serpente molto raro, Howard Cottrel rimane completamente paralizzato e viene ritenuto morto. Quello strano stato di paralisi, però, non offusca la sua coscienza e non gli impedisce di comprendere cosa sta per accadere: si trova in una sala d'autopsia e sta per essere fatto a pezzi.
- L'uomo vestito di nero
Gary, un bambino di nove anni, si reca ad un torrente in cui abbondano le trote. Ma la pesca non sarà la sua unica preoccupazione. Chi è infatti il misterioso uomo che incontra sulle rive del fiume? Un uomo che sembra l'incarnazione del male... un uomo che forse è il male.
- Tutto ciò che ami ti sarà portato via
Storia di un commesso viaggiatore con un'insolita passione: collezionare le scritte trovate durante i suoi lunghi viaggi nei bagni dei motel in cui alberga. Ma c'è qualcosa che non va nella sua vita, qualcosa che quelle scritte sembrano esprimere meglio di chiunque altro, come se fossero intimi amici.
- La morte di Jack Hamilton
Il racconto è ispirato a fatti realmente accaduti. Il protagonista è il gangster Johnnie Dillinger: uno dei componenti della banda, Jack “Red” Hamilton è gravemente ferito. La fuga sembra l'unica scelta razionale, ma non è da Johnnie Dillinger abbandonare un amico morente.
- La camera della morte
Fletcher, un cittadino statunitense, viene condotto in una “camera della morte”, una stanza adibita agli interrogatori situata nel seminterrato del Ministero dell'Informazione, per essere interrogato da dei funzionari di un'organizzazione governativa senza scrupoli.
- Le piccole sorelle di Eluria
Ecco qua una storia della serie della “Torre”: Roland è già sulle tracce dell'Uomo in Nero. E' proprio il suo inseguimento, la sua ricerca, a portarlo in un villaggio isolato nel deserto. Qui fa la conoscenza delle “piccole sorelle”, una sorta di strane suore-infermiere che operano all'interno di un singolare ospedale. Ma ben presto Roland si accorge che quel gruppo di donne, all'apparenza gentili e premurose, altro non sono che dei vampiri spietati, che curano i pazienti con il solo scopo di berne il sangue...
- Tutto è fatidico
Dinky Earnshaw, un giovane che ha abbandonato gli studi per lavorare in un supermercato e dedicarsi all'attività di fattorino. Ma è una vita che lo fa sentire un perdente. E allora quando Mr. Sharpton, un ombroso ed enigmatico individuo, gli comunica di avere un lavoro per lui, Dinky coglie al volo l'occasione. Ma in cosa consiste veramente il lavoro sarà per il lettore, come per Dinky, una scoperta terribile...
- La teoria degli animali di L.T.
Una coppia di sposi si rigala rispettivamente un animale. Ma cosa accade se l'animale si affeziona all'altro coniuge e non a quello a cui è stato regalato? Nella breve introduzione che precede il racconto, King lo indica come il suo preferito della raccolta.
- Il Virus della Strada va a nord
Richard Kinnell, uno scrittore di successo, si ritrova a partecipare a un'asta casalinga. Tra i tanti oggetti esposti viene colpito da un quadro con un inquietante soggetto. Lo acquista e lo portà con sè nel viaggio verso casa. Ma non ha la minima idea di cosa abbia scatenato...
Nell'introduzione King afferma di possedere realmente il quadro descritto nel racconto.
- Pranzo al “Gotham Cafe”
Un matrimonio miseramente fallito, una terribile astinenza da nicotina, un mâitre colto da un feroce raptus omicida: ecco gli ingredienti di questo pranzo al Gotham Cafè.
- Quella sensazione che puoi dire soltanto in francese
Carol, la protagonista, è costretta a rivivere continuamente gli stessi avvenimenti, con delle piccolissime varianti.
- 1408 (da cui è stato tratto un film)
Mike Enslin, uno scrittore che si dedica principalmente ad argomenti macabri decide di passare una notte nella stanza 1408 dell'Hotel Dolphin, a New York, che si dice sia posseduta da spiriti. Olin, il direttore dell'albergo, tenta in tutti i modi di far desistere Mike... ma senza alcun risultato. Ben presto Mike si pentirà di non aver dato ascolto a quelle parole.
- Riding the Bullet - Passaggio per il nulla
Alan Parker, studente universitario, si ritrova a fare l'autostop per raggiungere la madre ricoverata in un ospedale di un'altra città. La notte cala e la luna giallognola che lo osserva dal cielo non sembra promettere nulla di buono. Dopo aver percorso un tratto di strada insieme a uno stravagante e a suo modo inquietante vecchio, Alan viene caricato da un ragazzo di nome George Staub. Un ragazzo giovane, di bell'aspetto, spiritoso e... morto.
- La moneta portafortuna
Darlene è una donna abbandonata dal marito, con due figli da crescere e un impiego da cameriera in un motel. I soldi non bastano mai. Così, quando una mattina trova solo un quarto di dollaro di mancia nella stanza di un cliente, si sente sorpresa e indispettita. Poi, però, nota un biglietto che dice: questa è una moneta fortunata! Lo sarà davvero?
Le storie “Tutto è fatidico” e “Le piccole sorelle di Eluria” fanno parte della serie La Torre Nera.
Nell'introduzione del libro, King descrive lo strano metodo usato per ordinare le storie:
Quello che ho fatto è prendere tutte le picche da un mazzo di carte più il jolly. Dall'asso al re valgono da 1 a 13, il jolly è il 14. Ho mischiato le carte e le ho distribuite. L'ordine con cui sono uscite dal mazzo è diventato l'ordine delle storie. Ne è uscito un bilanciamento perfetto tra storie letterali ed orrore puro. Ho anche aggiunto una nota descrittiva prima o dopo ogni storia, a seconda di quello che credevo essere la miglior posizione. La prossima raccolta verrà ordinata con i tarocchi.
Queste sono quattordici storie nere che toccano gli argomenti più disparati, spaziando dall'horror al fantasy, fino a toccare il più noioso vivere quotidiano. Rispetto alle altre due raccolte di racconti (“Incubi & deliri” e “Al crepuscolo”) questi sono un po' meno originali, con un ritmo più lento. Molte idee sembrano già usate, ma il King più matura di questi racconti sembra vedere le sue storie con un'ottica diversa, un'altra prospettiva, più matura.
King non scrive più racconti come li scriveva a inizio carriera, ma questo mi sembra un processo del tutto naturale e comune a tantissimi scrittori, ma in ogni caso anche se cambia la prospettiva quello che potete comunque ritrovare in questa raccolta è un unico filo conduttore, che le attraversa tutte e le tiene in qualche modo unite: lo spettro della morte.
Per gli amanti del Re.
La spia perfetta, in originale “A Perfect Spy”, edito nel 1986, è un romanzo di spionaggio di John le Carré. Si tratta di un'opera che si discosta un po' dagli standard dell'autore, costruita intorno ai flashback che ci raccontano la vita di un padre e di un figlio, il loro rapporto, le loro diversità. Il romanzo raccoglie stralci della stessa vita dell'autore, come il periodo di studi a Berna e la passione per la letteratura tedesca del protagonista. È considerato uno dei romanzi più maturi di Carré.
La trama: al centro delle vicende è un personaggio nuovo, Magnus Pym: appunto “la spia perfetta”, l'agente che si muove, si nasconde e vive completamente nell'ombra. Pym vive a Vienna con la seconda moglie Mary e un figlio, Tom, che studia in un collegio dell'Inghilterra. La sua esistenza si svolge tranquilla, tra ricevimenti di diplomatici e rapporti sui contatti avuti. Fino a quando il padre di Pym, Richard T. Pym, muore. Inizia allora un viaggio retrospettivo attraverso le vite del padre e del figlio, che porterà i servizi segreti dell'occidente a dare la caccia a Magnus, la spia perfetta.
Lo scrittore inglese, ex agente segreto del MI6, ha rivelato in un'intervista al Sunday Times che in passato pensò di disertare in Unione Sovietica: “C'è stato un periodo in cui ero molto tentato di oltrepassare la cortina di ferro”. Accadde durante la guerra fredda, quando usava ancora il suo vero nome, David Cornwall, si trovava in Europa al servizio dell'MI6, il servizio di spionaggio di Sua Maestà britannica, e non aveva ancora iniziato la sua prodigiosa carriera di scrittore. Benché le sue idee siano oggi dichiaratamente di sinistra, non fu l'ideologia a fargli desiderare di lasciare l'Occidente per il fronte opposto, bensì semplicemente la sua onnivora curiosità: “Mi sarebbe piaciuto sapere com'era veramente la vita al di là della cortina di ferro”.
Le Carrè ha un trascorso davvero interessante: laureato a Oxford nel 1956, poi insegnante per due anni a Eton, la scuola dei re e dei premier, Le Carré era entrato nel corpo diplomatico nel 1959 e fu inviato in Germania e in altri paesi del continente, appunto lungo la “cortina di ferro”. Ben presto smise di fare semplicemente il diplomatico e venne reclutato dal servizio segreto, di cui faceva ancora parte quando, nel 1961, scrisse il suo primo romanzo. A quel punto un altro 007 britannico, Kim Philby, defezionò sul serio, accolto con tutti gli onori a Mosca, dove rivelò una lunga lista di agenti britannici in Europa, trai quali anche Le Carré, che ebbe una ragione di più per lasciare il servizio.
Insomma per capirci lui sa di cosa romanza: il romanzo, come è tipico di le Carré, costruisce un'intricata rete di inganni attorno alla quale ruotano i grandi giocatori degli intrighi della guerra fredda, fino a rendere la storia appassionante e coinvolgente, in una situazione in cui tutti sembrano essere il contrario di ciò che sono: alla fine l'autore saprà, con la sua solita maestria, dipanare la matassa e rendere chiaro un piano geniale.
Recuperate il Titanic!, in originale “Raise the Titanic!” è un libro del 1976, romanzo del genere avventura di Clive Cussler, che è uno scrittore statunitense di romanzi d'avventura. La carriera di scrittore comincia nel 1965, mentre si ritrovava a badare ai figli la notte per sopperire alla moglie poliziotta. Esordisce nella narrativa nel 1973, con la pubblicazione del romanzo Enigma, cronologicamente il secondo romanzo dedicato alle avventure di Dirk Pitt. Solo nel 1982 viene pubblicato il primo romanzo di Pitt, Vortice, rimasto inedito. I primi due romanzi di Cussler vengono inizialmente poco notati da critica e pubblico, che li considera solo delle avventure marinare di poco conto, ed è solo con il romanzo Recuperate il Titanic! del 1976 che Cussler raccoglie un consenso unanime che lo porterà a diventare uno dei romanzieri d'avventura più apprezzati al mondo. Nel 1978 fonda la National Underwater & Marine Agency, fondazione non profit specializzata nella localizzazione, identificazione e recupero di relitti marini di rilevanza storica, che ha preso il nome dall'omonima agenzia governativa di fantasia per cui lavorano i personaggi dei suoi libri.
Recuperate il Titanic! è la quarta avventura di Dirk Pitt, personaggio dei romanzi di Clive Cussler. Il romanzo, pubblicato in origine nel 1976, non poteva tenere conto della scoperta fatta nove anni dopo da Robert Ballard, ovvero che il Titanic si era spezzato in due durante il naufragio. Ciò rende la trama del libro del tutto impossibile. Da questo romanzo è stato tratto il film Blitz nell'oceano con Richard Jordan e Alec Guinness, regia di Jerry Jameson nel 1980. Il pessimo adattamento cinematografico di questo libro allontanò per ben venticinque anni Clive Cussler da Hollywood. Solo dopo molte insistenze concesse un suo libro allo schermo nel 2005 con il divertente Sahara.
Pitt viene descritto come un uomo dal fisico imponente con capelli neri e mossi e occhi di un intenso verde opale che spesso affascinano le donne ma allo stesso tempo sanno intimorire i suoi avversari e gli conferiscono uno sguardo audace e sicuro. Lavora per la NUMA (National Underwater & Marine Agency), e ne è stato il Direttore dei Progetti Speciali fino al romanzo Odissea. Il suo migliore amico, con cui ha condiviso gran parte delle sue avventure, è Albert Giordino, che è il suo vice alla NUMA. Prima di entrare a far parte della NUMA si è laureato presso l'Accademia Aeronautica degli Stati Uniti con il grado di Maggiore insieme con il suo amico di sempre Al Giordino. Dirk vive in un hangar all'aeroporto di Washington dove, oltre a una vastissima e strabiliante collezione di auto d'epoca, possiede due aerei e stravaganti mezzi che lo hanno aiutato a sopravvivere durante le sue sfrenate avventure. Non si separa mai della sua Colt M1911 e dal suo orologio Doxa. Nelle sue avventure, Dirk Pitt ha avuto numerose donne.
I romanzi di Cussler seguono una struttura narrativa che di volta in volta mantiene le stesse linee guida principali: dopo un antefatto storico che verrà risolto nel finale, Cussler sposta la narrazione in epoca moderna (o collocata nell'immediato futuro), mettendo Pitt e il compagno Albert “Al” Giordino di fronte a megalomani che vogliono conquistare il mondo, donne stupende, nemici crudeli, doppiogiochisti e tecnologie futuribili ma attendibili. Da un punto di vista strettamente narrativo questi romanzi sono un incrocio tra le avventure di James Bond e Indiana Jones, descritte spesso con un piglio ironico. Una caratteristica peculiare dei libri di Cussler, sono inseguimenti al cardiopalma su macchine d'epoca che puntualmente finiscono per arricchire il parco auto di Dirk e la presenza quasi costante di una ragazza diversa, che nella maggior parte dei casi si ritrova a dover essere aiutata o salvata dal protagonista.
Dirk Pitt in questo romanzo dovrà affrontare addirittura il relitto del Titanic in fondo all'oceano; infatti in un mondo ancora preda della guerra fredda, una task force segreta che risponde direttamente al presidente degli Stati Uniti sta lavorando al misterioso Progetto Siciliano, per mettere a punto un avanzatissimo sistema di difesa antimissilistico, che potrebbe neutralizzare per sempre il pericolo sovietico. Elemento fondamentale per la sua realizzazione è il bizanio, un minerale ormai introvabile in natura. Tutto quello che se ne sa è che il Titanic, nella sua stiva, potrebbe contenerne un quantitativo utile. Ma la nave è sepolta in fondo all'oceano da oltre sessantanni e nessuno può raggiungerla. Nessuno tranne Dirk Pitt e gli uomini della Numa.
Il libro di per se è buono, intrigante la trama, incalzante il ritmo, lo stile semplice ma efficace, geniale la pianificazione con cui si studia come far riaffiorare in superficie Titanic, qui i personaggi creati dall'autore cominciano a consolidarsi e a muoversi nell'ambiente a loro congeniale: il mare. Ovviamente questo è un libro d'avventura che cavalca alla grande tutti i cliché del caso. Divertente e mai noioso, con colpi di scena a ripetizione, lettura da pura distrazione.
«...È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo che può sempre emergere...»
Dal Diario di Anna Frank
Comincio subito col dire che ho letto tanti libri sulle deportazioni e lo sterminio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale, questo è un argomento che ho sempre approfondito: ho visitato il campo di concentramento di Dachau e ho visto la casa di Anna ad Amsterdam, dunque non voglio in alcun modo sminuire quella che è stata la più grande tragedia del novecento dicendo che tra tutti i libri da me letti e le mie conoscenze su questo triste periodo storico, questo è sicuramente il romanzo che mi è piaciuto di meno. Il libro è stato anche oggetto di una riduzione teatrale e di una cinematografica, uscita nel 1959, nonché di un film di animazione nel 1999. Nel 2009 l'UNESCO ha inserito il Diario di Anna Frank nell'Elenco delle Memorie del mondo e il manoscritto originale è conservato nell'Istituto nazionale degli archivi sulla seconda guerra mondiale di Amsterdam.
Il Diario di Anna Frank è la raccolta in volume degli scritti, in forma di diario e in lingua olandese, di Anna Frank (1929-1945), una ragazza ebrea nata a Francoforte e rifugiatasi con la famiglia a Amsterdam, costretta nel 1942 a entrare nella clandestinità insieme alla famiglia per sfuggire alle persecuzioni e ai campi di sterminio nazisti. Il diario che ha scritto durante il periodo trascorso in clandestinità la renderà famosa in tutto il mondo. Per due lunghi anni vivrà insieme ad altri sette compagni in clandestinità nella casa sul retro in Prinsengracht 263 ad Amsterdam; malgrado tutto e non si è mai riusciti ad appurare come, questi clandestini verranno scoperti e deportati nei campi di concentramento.
Dopo essere stata deportata nel settembre 1944 ad Auschwitz, Anna morirà di tifo a Bergen-Belsen, nel febbraio o marzo del 1945. Il padre Otto Frank, sarà l'unico degli otto inquilini a sopravvivere.
Alcuni amici di famiglia che avevano aiutato i clandestini riuscirono a salvare gli appunti scritti da Anna all'interno dell'alloggio segreto, consegnandoli poi al padre, Otto Frank, che ne curò la pubblicazione. La prima edizione a stampa tenne conto sia della prima redazione originale, sia di successive rielaborazioni che Anna stessa stava facendo, auspicando una futura pubblicazione del suo diario; alcune pagine del diario furono omesse, perché ritenute da Otto Frank non rilevanti al pubblico olandese, dalle questioni relative al sesso ai conflitti sotterranei con la madre e gli altri abitanti dell'alloggio, che Anna aveva raccontato senza censure. L'ultima redazione, che è quella che possiamo leggere noi oggi è stata messa a punto dalla Fondazione Anne Frank dopo la morte di Otto e presenta delle integrazioni per permetterci di avere uno sguardo più ampio e completo sulla vicenda.
Dopo un'accoglienza iniziale piuttosto fredda, a mano a mano che il pubblico veniva a conoscenza dei fatti della Shoah, il libro suscitò un vasto interesse ed ebbe svariate traduzioni e pubblicazioni (ad oggi è pubblicato in più di quaranta paesi) e rappresenta un'importante testimonianza delle violenze subite dagli ebrei durante l'occupazione del nazismo.
Nel suo diario Anna Frank parla delle angosce, delle illusioni, dei sogni, della distribuzione del cibo, dei turni in bagno, del cibo che non arriva, delle malattie temute e dello svolgimento della guerra. L'ultima annotazione porta la data del 1° agosto 1944; il 4 agosto l'alloggio segreto verrà scoperto e tutti i suoi abitanti arrestati.
Anna Frank comincia la stesura del suo diario come una tredicenne qualunque: si appresta a raccontare la sua vita in pagine che sono destinate solo a lei stessa. Racconta gli aneddoti quotidiani e le riflessioni di un'adolescente che cerca di mantenere una vita normale nonostante le grandi difficoltà del periodo storico in cui vive. Troviamo i turbamenti e i divertimenti della prima giovinezza, i flirt, lo studio, i pomeriggi con gli amici ma anche i divieti imposti dal regime nazista e la costante minaccia di essere arrestati per il solo fatto di essere ebrei. Poi la segregazione, la vita rinchiusa.
Ora io credo che questo sia un documento storico di enorme valore e come tale fin qui ne ho scritto, una testimonianza che rimarrà come studio per le generazioni a venire per avere uno spaccato di quella che fu la Shoah, ma se devo valutarlo come libro a prescindere, non posso non dire che di un diario di un'adolescente stiamo parlando: le parti del flirt tra Anna e Peter, gli screzi nell'appartamento, le amicizie, i libri e le riviste lette, l'accudimento del gatto, etc... risultano indigeste.
Cinque stelle per il documento storico, una per la lettura di un diario adolescenziale che la stessa Anna voleva un giorno pubblicare.
Il serpente dei Maya, in originale “Serpent” è un libro del 1999, romanzo del genere avventura di Clive Cussler, scritto insieme a Paul Kemprecos. Cussler è uno scrittore statunitense di romanzi d'avventura. La carriera di scrittore comincia nel 1965, mentre si ritrovava a badare ai figli la notte per sopperire alla moglie poliziotta. Esordisce nella narrativa nel 1973, con la pubblicazione del romanzo Enigma, cronologicamente il secondo romanzo dedicato alle avventure di Dirk Pitt. Solo nel 1982 viene pubblicato il primo romanzo di Pitt, Vortice, rimasto inedito. I primi due romanzi di Cussler vengono inizialmente poco notati da critica e pubblico, che li considera solo delle avventure marinare di poco conto, ed è solo con il romanzo Recuperate il Titanic! del 1976 che Cussler raccoglie un consenso unanime che lo porterà a diventare uno dei romanzieri d'avventura più apprezzati al mondo. Nel 1978 fonda la National Underwater & Marine Agency, fondazione non profit specializzata nella localizzazione, identificazione e recupero di relitti marini di rilevanza storica, che ha preso il nome dall'omonima agenzia governativa di fantasia per cui lavorano i personaggi dei suoi libri.
Il serpente dei Maya è la prima avventura di Kurt Austin e Joe Zavala, personaggi dei romanzi di Clive Cussler, nati dalle costole di Dirk Pitt e Al Giordino. Ma come vedremo sembrano solo delle brutte copie.
I romanzi di Cussler seguono una struttura narrativa che di volta in volta mantiene le stesse linee guida principali: dopo un antefatto storico che verrà risolto nel finale, Cussler sposta la narrazione in epoca moderna (o collocata nell'immediato futuro), mettendo i personaggi di fronte a megalomani che vogliono conquistare il mondo, donne stupende, nemici crudeli, doppiogiochisti e tecnologie futuribili ma attendibili. Da un punto di vista strettamente narrativo questi romanzi sono un incrocio tra le avventure di James Bond e Indiana Jones, descritte spesso con un piglio ironico. Una caratteristica peculiare dei libri di Cussler, sono inseguimenti al cardiopalma su macchine d'epoca e la presenza quasi costante di una ragazza diversa, che nella maggior parte dei casi si ritrova a dover essere aiutata o salvata dal protagonista.
Kurt Austin, affiancato dall'ingegnere Joe Zavala per conto della NUMA salvano da un attentato l'archeologa Nina Kirov, autrice di una scoperta straordinaria destinata a sollevare un interrogativo inquietante: è possibile che Cristoforo Colombo non sia stato lo scopritore del continente americano? Nel frattempo, l'archeologa Gamay Trout trova, in alcune sculture dello Yucatan, la prova di contatti tra i Maya e i Fenici in epoca pre colombiana e ipotizza un quinto viaggio di Colombo, partito in segreto per recuperare un tesoro di inestimabile valore con l'aiuto di una “pietra parlante” di origine Maya. I due fatti sembrano misteriosamente collegati all'affondamento del transatlantico Andrea Doria
Prima avventura della serie Austin/Zavala. Ho provato comunque a leggerlo, perché arrivato alla sedicesima avventura con Dirk Pitt e Al Giordino (i mitici eroi di tutti i libri passati) non ne potevo più nemmeno io... e così ho provato a vedere se oltre ai personaggi cambiava anche tutto il resto. Il problema è che Kurt Austin e Joe Zavala brutte copie di Dirk Pitt a Al Giordino e già questo potrebbe bastare a stroncare il libro. Oltretutto qui l'autore si dilunga in maniera inverosimile nelle spiegazioni tecniche appesantendo il racconto e toglie l'unica cosa che veramente era il punto di forza nei precedenti libri: la trama che scorreva veloce e i continui colpi di scena.
In sostanza la mancanza di Dirk e Al è totale e si fa sentire. I due nuovi sono dei surrogati senza spessore. Devo abituarmici? No, non credo. Per me, Cussler finisce qui, delusione.
Walhalla, in originale “Valhalla Rising” è un libro del 2001, romanzo del genere avventura di Clive Cussler, che è uno scrittore statunitense di romanzi d'avventura. La carriera di scrittore comincia nel 1965, mentre si ritrovava a badare ai figli la notte per sopperire alla moglie poliziotta. Esordisce nella narrativa nel 1973, con la pubblicazione del romanzo Enigma, cronologicamente il secondo romanzo dedicato alle avventure di Dirk Pitt. Solo nel 1982 viene pubblicato il primo romanzo di Pitt, Vortice, rimasto inedito. I primi due romanzi di Cussler vengono inizialmente poco notati da critica e pubblico, che li considera solo delle avventure marinare di poco conto, ed è solo con il romanzo Recuperate il Titanic! del 1976 che Cussler raccoglie un consenso unanime che lo porterà a diventare uno dei romanzieri d'avventura più apprezzati al mondo. Nel 1978 fonda la National Underwater & Marine Agency, fondazione non profit specializzata nella localizzazione, identificazione e recupero di relitti marini di rilevanza storica, che ha preso il nome dall'omonima agenzia governativa di fantasia per cui lavorano i personaggi dei suoi libri.
Walhalla è la sedicesima avventura di Dirk Pitt, personaggio dei romanzi di Clive Cussler.
Pitt viene descritto come un uomo dal fisico imponente con capelli neri e mossi e occhi di un intenso verde opale che spesso affascinano le donne ma allo stesso tempo sanno intimorire i suoi avversari e gli conferiscono uno sguardo audace e sicuro. Lavora per la NUMA (National Underwater & Marine Agency), e ne è stato il Direttore dei Progetti Speciali fino al romanzo Odissea. Il suo migliore amico, con cui ha condiviso gran parte delle sue avventure, è Albert Giordino, che è il suo vice alla NUMA. Prima di entrare a far parte della NUMA si è laureato presso l'Accademia Aeronautica degli Stati Uniti con il grado di Maggiore insieme con il suo amico di sempre Al Giordino. Dirk vive in un hangar all'aeroporto di Washington dove, oltre a una vastissima e strabiliante collezione di auto d'epoca, possiede due aerei e stravaganti mezzi che lo hanno aiutato a sopravvivere durante le sue sfrenate avventure. Non si separa mai della sua Colt M1911 e dal suo orologio Doxa. Nelle sue avventure, Dirk Pitt ha avuto numerose donne.
I romanzi di Cussler seguono una struttura narrativa che di volta in volta mantiene le stesse linee guida principali: dopo un antefatto storico che verrà risolto nel finale, Cussler sposta la narrazione in epoca moderna (o collocata nell'immediato futuro), mettendo Pitt e il compagno Albert “Al” Giordino di fronte a megalomani che vogliono conquistare il mondo, donne stupende, nemici crudeli, doppiogiochisti e tecnologie futuribili ma attendibili. Da un punto di vista strettamente narrativo questi romanzi sono un incrocio tra le avventure di James Bond e Indiana Jones, descritte spesso con un piglio ironico. Una caratteristica peculiare dei libri di Cussler, sono inseguimenti al cardiopalma su macchine d'epoca che puntualmente finiscono per arricchire il parco auto di Dirk e la presenza quasi costante di una ragazza diversa, che nella maggior parte dei casi si ritrova a dover essere aiutata o salvata dal protagonista.
Nel 1035 alcune navi di vichinghi, comandati da Bjarne Sigvatson, approdarono nel Nordamerica, ma vennero attaccati dagli Skraeling e nessuno di loro fece ritorno: per i vichinghi che vivevano in Islanda e Norvegia la sorte della colonia rimase sempre un mistero. Nel 1894, nel Mare dei Caraibi l'equipaggio della nave da guerra Kearsarge, comandata da Leigh Hunt e in viaggio da Haiti verso il Nicaragua, notò nel fondale uno strano mostro marino con il dorso nero, che di colpo tagliò la nave al livello della sala macchine causandone il naufragio. L'equipaggio si salvò, ma il mostro rimase avvolto in un alone di mistero. Più di cento anni dopo, nel 2003, a bordo di una lussuosa nave da crociera al suo viaggio inaugurale, la Emerald Dolphin, scoppia un incendio che in poco tempo distrugge la nave. Una nave della NUMA, comandata da Dirk Pitt, che si trovava casualmente ad incrociare nei pressi della rotta della Emerald Dolphin, si dirige in soccorso dei passeggeri. Dalle indagini sull'incidente nasce un'avventura tutta sul fondo del mare, che porterà alla luce verità nascoste.
Arrivati al sedicesimo episodio di questa saga infinita, si comincia a sentire veramente la stanca: il solito Cussler con l'aggravante di una trama ripetitiva e spompata. Quello che dovrebbe essere ormai un canone diventa una trita ripetizione di situazioni e luoghi comuni; in pratica un libro ennesima fotocopia che sembra aver finito di stupire il lettore. Persino la narrazione parallela, quella che di solito consente a Cussler di correre a briglia sciolta nello spazio-tempo del verosimile, è sciapa, banale e per nulla avvincente. Colpo di scena finale campato in aria e slegato dal resto della trama.
Il nemico, in originale “The Enemy” è un romanzo di Lee Child del 2004, pubblicato in Italia nel 2005 per Longanesi. Il libro costituisce l'ottavo episodio della serie Jack Reacher.
Jack Reacher è ovviamente un personaggio immaginario dell'autore: è un ex Maggiore nel Corpo di Polizia dell'esercito militare degli Stati Uniti, che decide di lasciare all'età di 36 anni per poi cominciare a viaggiare senza una meta fissa in tutti gli Stati Uniti prendendo lavoretti saltuari e per indagare nelle varie situazioni sospette e spesso pericolose che si troverà ad affrontare tra capo e collo.
Da questo personaggio e dai libri -per adesso solo due- che sono già stati tutti opzionati dalla Paramount Pictures, è già uscito il primo film con protagonista Tom Cruise.
Il personaggio di Lee Child è menzionato più volte anche nel romanzo di Stephen King “Under the Dome”.
Jack Reacher, chiamato semplicemente Reacher anche dalla madre, nasce in una base militare a Berlino in quanto il padre è un militare in carriera il 29 ottobre 1960 e verrà poi costretto a viaggiare per tutta la sua infanzia e adolescenza in tutto il mondo dovendo seguire il padre che in base alle varie missioni viene assegnato in molteplici basi militare americane. Anche lui entrerà nella Accademia Militare di West Point e grazie alle sue straordinarie doti investigative raggiungerà il grado di maggiore risolvendo casi eccezionalmente difficili. Guadagnerà la “Bronze Star”, “Superior Service Medal”, la “Legion of Merit”, una “Silver Star” e la “Purple Heart” per le ferite e le azioni nel bombardamento a Beirut nel 1983. Successivamente lascerà l'esercito e diventerà un vagabondo errante per l'America; le sue peregrinazioni sono anche spinti dal desiderio di sperimentare il paese ha servito per così tanto tempo, senza mai aver vissuto in esso. Vivrà sempre pagando in contanti, vivendo in motel economici, portando nessun bagaglio se non i vestiti che indossa e che abitualmente cambia adattandosi al clima e alle varie località.
Reacher è alto 1,96 m di altezza e pesa sui 110 Kg. (e qui non si capisce molto come venga scelto Tom Cruise per interpretarlo sul grande schermo), è abile in varie forme di arti marziali, abile tiratore e usa la sua notevole intelligenza con la conoscenza tecnica e militare avanzata. Ha una capacità innata di contare il tempo senza fare riferimento a un orologio, che gli consentono di riposare o svegliarsi in qualsiasi momento che sceglie. Ha anche una predisposizione naturale con i numeri, che solleva la possibilità di essere affetto di una forma lieve della sindrome di Savant. Ama il blues, il caffè che prende nero e forte in grandi quantità.
La maggior parte dei romanzi sono ambientati negli Stati Uniti, da grandi aree metropolitane come New York e Los Angeles a piccoli centri della Midwest e del Sud degli Stati Uniti e i romanzi sono scritti sia in prima persona che in terza persona.
La trama di questo libro è la seguente: Il giorno di Capodanno del 1990, in un motel del North Carolina, un generale a due stelle viene trovato morto. In pochi minuti, Reacher si troverà immischiato nella situazione. Ma le cose presto precipetano quando Reacher scopre che la valigetta del generale è sparita e la moglie di quest'ultimo viene uccisa anche lei. Reacher si trova ben presto coinvolto in un complesso gioco di tiro alla fune tra i potenti uomini dell'esercito degli Stati Uniti, e non solo.
Ora se siete appassionati del genere action-thriller e non avete mai letto un libro di Lee Child, cominciate pure a nascondervi che vi mando Reacher a stanarvi e saranno cazzi acidi per voi. Questo è la commistione di James Bond, John Mclane e Rambo, vi basta? Sa fare tutto: usa il cervello, l'istinto, spara, corre, salva il mondo e nel frattempo si tromba il trombabile.
A parte gli scherzi, se amate i ritmi incalzanti, descrizioni minuziose di armi e tecniche di combattimento, rocamboleschi colpi di scena e tanta tanta azione, correte in libreria e cominciate a leggere i libri di Lee Child.
Vi suggerisco di cominciare dai primi e di andare avanti, perché purtroppo dopo il sesto le trame cominciano a calare un po' e anche il personaggio perde un po' di smalto. Questo in particolare della serie, non mi è piaciuto per niente e anche se ho continuato a comperare i libri di Reacher mi ha indotto a interromperne le lettura per un bel po'.