Tutti i racconti, in originale “The Complete Stories” è un'antologia di racconti di fantascienza di Isaac Asimov, raggruppata in 2 volumi usciti rispettivamente nel 1990 e nel 1992. Contengono insieme oltre 80 storie scritte fra gli anni quaranta e settanta, più lettere e poesie scritte da Asimov stesso. Entrambi i volumi sono stati pubblicati in italiano, nel 1991 e nel 1992, più un terzo volume, non presente nella collana originale, nel 1996. Asimov produsse un vasto numero di racconti, in particolare nel periodo tra il 1939 e il 1959, usciti su riviste come “Astounding Science Fiction” dell'amico John W. Campbell e “Galaxy Science Fiction”.
Isaac Asimov è stato un biochimico, scrittore di fantascienza, giallista e anche divulgatore scientifico russo naturalizzato statunitense. Credo che non abbia molto bisogno di presentazioni, almeno per chi è un poco avvezzo al genere fantascienza; comunque le sue opere sono considerate una pietra miliare sia nel campo della fantascienza sia in quello della divulgazione scientifica. È autore di una vastissima e variegata produzione, stimata intorno ai 500 volumi pubblicati, incentrata non solo su argomenti scientifici, ma anche sul romanzo poliziesco, la fantascienza umoristica e la letteratura per ragazzi.
Il contributo più esteso alla fantascienza è stato dato da Asimov col suo celebre “Ciclo delle Fondazioni”, una serie di racconti scritti tra il 1942 e il 1949 e pubblicati in quegli anni sulla rivista di John W. Campbell, Astounding Science Fiction. I racconti, poi raccolti in tre volumi (Cronache della galassia, Il crollo della galassia centrale, L'altra faccia della spirale), narrano della caduta dell'Impero galattico e dei lunghi anni d'interregno e di barbarie che ne seguono. Nello stesso periodo in cui Asimov era impegnato nella stesura della serie della Fondazione, egli scrisse anche i primi dei suoi racconti sui robot positronici. Asimov per primo rinnovò il concetto di robot, trasformandolo da versione futuristica del mostro di Frankenstein tipico della fantascienza precedente a creatura versatile e realizzata su scala industriale per fungere da aiutante, o sostituto, dell'uomo.
Vorrei ricordare qui le sue famose tre leggi:
Prima Legge
Un robot non può recare danno a un essere umano, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.
Seconda Legge
Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, a meno che questi ordini non contrastino con la Prima Legge.
Terza Legge
Un robot deve salvaguardare la propria esistenza, a meno che questa autodifesa non contrasti con la Prima o la Seconda Legge.
Legge Zero
Un robot non può danneggiare l'Umanità, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, l'Umanità riceva danno;
Tali Leggi sono state spesso utilizzate anche in romanzi di altri autori. Asimov, tuttavia le ha sempre considerate le Sue Leggi e non ha mai autorizzato alcuna citazione, sebbene lasciasse gli autori liberi di fare riferimento ad esse.
Credo che questa raccolta sia fondamentale per chi volesse conoscere a fondo l'ideologia di uno dei più grandi scrittori di fantascienza di tutti i secoli. Tutti i racconti di Asimov è un'antologia che non può mancare nella libreria di un appassionato di fantascienza, perchè Asimov fu l'autore di fantascienza più prolifico e ammirato in Italia e nel resto del mondo.
Tra i migliori racconti di Asmiov, cito, ma sono davvero pochi, ma qualcuno bisogna pur sceglierlo:
• Robbie
• Essere razionale
• Bugiardo!
• Circolo vizioso
• Meccanismo di fuga
• Il destino di Marte
• Chissà come si divertivano
• Question
• L'uomo bicentenario
Consiglio tuttavia a chi voglia cimentarsi con i libri del buon dottore di partire con i suoi libri, il ciclo dell'impero e della fondazione oppure dalle antologie in cui i racconti sono scelti da lui stessi e divisi per argomento per una migliore comprensione della vastità della sua produzione.
Personalmente penso che manca tantissimo un autore come Asimov, oggi.
Un sacchetto di biglie è un romanzo di Joseph Joffo pubblicato nel 1973. Discende da una famiglia di ebrei russi ed è nato nel 1931 a Parigi. E' figlio di parrucchieri e trascorre la sua infanzia in un quartiere popolare. Nel 1971, in seguito ad un incidente di sci, rimase per molti mesi immobilizzato. Iniziò così la sua carriera di scrittore con “un sacchetto di biglie” tradotto in diciotto lingue. L'autore è anche protagonista del libro e ora ha tre bambini e conserva ancora la sacca che ha rappresentato tutti i suoi viaggi in solaio...
Il libro è una lettura per ragazzi scorrevole e piacevole, scritta in maniera molto semplice che si rivolge principalmente ai ragazzi e ai bambini e che li aiuta ad avvicinarsi delicatamente ad un argomento così complesso, traumatizzante e sconvolgente come la deportazione e la morte degli ebrei nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale.
Il romanzo è molto bello e interessante poiché narra la storia vera e le vicende di una famiglia che si divide e si ricongiunge più volte nella Francia occupata. Durante la lettura ci si rende conto delle difficoltà che hanno dovuto affrontare due fratelli di soli 10 e 12 anni continuamente in fuga per sfuggire alle SS che li volevano deportare nella Germania nazista.
Io l'ho trovato molto scorrevole, scritto in maniera semplice ma che sa commuovere. A mio parere può essere una lettura anche per un pubblico più adulto che saprà leggere con occhi diversi e dare una chiave di lettura più consapevole alle vicende narrate, agli orrori delle persecuzioni degli ebrei.
Un libro di lotta, della perdita della spensieratezza e della gaiezza propria dei bambini, con il simbolo del gioco e della fanciullezza perduta insita proprio in quel sacchetto di biglie che accompagnerà per sempre l'autore del romanzo.
“La vita dipende da piccole cose e in quegli anni posso dire che per noi dipendeva da quasi niente.”
Via di fuga, in originale “Running Blind” è un romanzo di Lee Child del 2000, pubblicato in Italia nel 2003 per Longanesi. Il libro costituisce il quarto episodio della serie Jack Reacher.
Jack Reacher è ovviamente un personaggio immaginario dell'autore: è un ex Maggiore nel Corpo di Polizia dell'esercito militare degli Stati Uniti, che decide di lasciare all'età di 36 anni per poi cominciare a viaggiare senza una meta fissa in tutti gli Stati Uniti prendendo lavoretti saltuari e per indagare nelle varie situazioni sospette e spesso pericolose che si troverà ad affrontare tra capo e collo.
Da questo personaggio e dai libri -per adesso solo due- che sono già stati tutti opzionati dalla Paramount Pictures, è già uscito il primo film con protagonista Tom Cruise.
Il personaggio di Lee Child è menzionato più volte anche nel romanzo di Stephen King “Under the Dome”.
Jack Reacher, chiamato semplicemente Reacher anche dalla madre, nasce in una base militare a Berlino in quanto il padre è un militare in carriera il 29 ottobre 1960 e verrà poi costretto a viaggiare per tutta la sua infanzia e adolescenza in tutto il mondo dovendo seguire il padre che in base alle varie missioni viene assegnato in molteplici basi militare americane. Anche lui entrerà nella Accademia Militare di West Point e grazie alle sue straordinarie doti investigative raggiungerà il grado di maggiore risolvendo casi eccezionalmente difficili. Guadagnerà la “Bronze Star”, “Superior Service Medal”, la “Legion of Merit”, una “Silver Star” e la “Purple Heart” per le ferite e le azioni nel bombardamento a Beirut nel 1983. Successivamente lascerà l'esercito e diventerà un vagabondo errante per l'America; le sue peregrinazioni sono anche spinti dal desiderio di sperimentare il paese ha servito per così tanto tempo, senza mai aver vissuto in esso. Vivrà sempre pagando in contanti, vivendo in motel economici, portando nessun bagaglio se non i vestiti che indossa e che abitualmente cambia adattandosi al clima e alle varie località.
Reacher è alto 1,96 m di altezza e pesa sui 110 Kg. (e qui non si capisce molto come venga scelto Tom Cruise per interpretarlo sul grande schermo), è abile in varie forme di arti marziali, abile tiratore e usa la sua notevole intelligenza con la conoscenza tecnica e militare avanzata. Ha una capacità innata di contare il tempo senza fare riferimento a un orologio, che gli consentono di riposare o svegliarsi in qualsiasi momento che sceglie. Ha anche una predisposizione naturale con i numeri, che solleva la possibilità di essere affetto di una forma lieve della sindrome di Savant. Ama il blues, il caffè che prende nero e forte in grandi quantità.
La maggior parte dei romanzi sono ambientati negli Stati Uniti, da grandi aree metropolitane come New York e Los Angeles a piccoli centri della Midwest e del Sud degli Stati Uniti e i romanzi sono scritti sia in prima persona che in terza persona.
La trama di questo libro è la seguente: Due donne vengono trovate morte nelle loro case con i bagni completamente ricoperte di vernice militare. Solo Jack Reacher sapeva che entrambe avevano lasciato l'esercito in circostanze dubbie, entrambi vittime di molestie sessuali. Reacher è sospettato dell'omicidio perché corrisponde al profilo psicologico penale preparato dal agente speciale dell'FBI Julia Lamarr e viene arrestato. Quando un'altra donna viene uccisa nello stesso modo mentre Reacher è sotto sorveglianza, è rilasciato, ma dovrà aiutare lo stesso FBI a ricercare l'assassino.
Ora se siete appassionati del genere action-thriller e non avete mai letto un libro di Lee Child, cominciate pure a nascondervi che vi mando Reacher a stanarvi e saranno cazzi acidi per voi. Questo è la commistione di James Bond, John Mclane e Rambo, vi basta? Sa fare tutto: usa il cervello, l'istinto, spara, corre, salva il mondo e nel frattempo si tromba il trombabile.
A parte gli scherzi, se amate i ritmi incalzanti, descrizioni minuziose di armi e tecniche di combattimento, rocamboleschi colpi di scena e tanta tanta azione, correte in libreria e cominciate a leggere i libri di Lee Child.
Vi suggerisco di cominciare dai primi e di andare avanti, perché purtroppo dopo il sesto le trame cominciano a calare un po' e anche il personaggio perde un po' di smalto.
Quando si segue una collana, come in questo caso, si hanno principalmente due vie: si comprano tutti i numeri e poi si pesca tra i vari numeri di volta in volta cosa leggere, oppure si comperano solo i numeri che realmente interessano. In quest'ultimo caso si fa una scelta oculata in base alle proprie preferenze e tutto finisce bene. Nel primo caso ovviamente c'è il rischio di prendere un sacco di libri che poi effettivamente non hai mai tempo di leggere, ma se sei un vero collezionista non puoi farne a meno.
Ecco probabilmente il mio caso è il secondo e questo libro è stato comperato in quanto seriale della collana; stranamente sono riuscito anche a leggerlo, probabilmente perché i film di Alien per me sono sempre stati un must e dunque la copertina deve avermi incuriosito al punto di indurmi alla lettura: “Ai confini della galassia orbita il nero pianeta degli Alien, i terribili parassiti capaci di innestarsi nel corpo dell'uomo per divorarlo dall'interno. Già altre volte umani e Alien si sono affrontati nello spazio, ma questa volta è diverso. Destinazione: il pianeta-madre delle creature più letali dell'universo. Per impossessarsi di una preziosa sostanza prodotta dagli Alien, viene allestito un corpo di spedizione speciale. Ma quando gli uomini arrivano nell' Alveare, il terrore si scatena. E comincia una battaglia senza respiro.”
In ogni caso la storia di “Dentro l'alveare” non ha niente a che spartire con le vicende di Ripley, può essere letta tranquillamente da chi non ha mai visto nessuno dei film, ma non credo che ciò possa avvenire; l'occhio della mente ovviamente ci ripropone subito le immagini dei film delle creature aliene in cui i protagonisti si imbattono, l'ambientazione, le astronavi, e lo stesso alveare. La storia inizia sulla Terra e continua nello spazio fino al pianeta madre delle creature aliene. Azione, e colpi di scena caratterizzano questo romanzo che scorre tranquillamente verso il finale un po' malinconico, ma perfettamente in linea con la serie di film iniziata da Ridley Scott.
Discreto, niente di eccezionale, è belle le parti (per gli amanti dei film) in cui si parla della biologia Alien, la parte dentro l'alveare è suggestiva e piacevole, vengono descritte le varie “camere” e la loro funzione, come in un formicaio terrestre gli Alien hanno delle stanze adibite ai rifiuti, all'allevamento di forme di vita, all'accudimento delle uova, ecc... I personaggi umani invece non sono proprio il massimo, ma tant'è.
Per appassionati.
“Il tempo sembra passare. Il mondo accade, gli attimi si svolgono, e tu ti fermi a guardare un ragno attaccato alla ragnatela. C'è una luce nitida, un senso di cose delineate con precisione, strisce di lucentezza liquida sulla baia. In una giornata chiara e luminosa dopo un temporale, quando la più piccola delle foglie cadute è trafitta di consapevolezza, tu sai con maggiore sicurezza chi sei. Nel rumore del vento tra i pini, il mondo viene alla luce, in modo irreversibile, e il ragno resta attaccato alla regnatela agitata dal vento.”
E tu, che stai leggendo questa mia recensione, dici: “Wow!”. Solo, ti devo avvertire, per me in verità è stato un grande “Yawn!”.
Don DeLillo è tra gli scrittori americani più influenti, conosciuto per la sua produzione volta ad analizzare lo stile di vita e le nevrosi americane, un continuo amore e odio, passione e disfattismo, con buona parte di pessimismo “cosmico” che rende i suoi romanzi spesso senza sbocco, senza un futuro per i suoi protagonisti.
La storia (dalla trama molto semplice) ha i suoi protagonisti in Rey Robles, regista e poeta, e Laurene Hartke, body artist, felicemente sposati. L'inizio del romanzo descrive un tranquillo spaccato di vita familiare. Col dispiegarsi della narrazione, scopriamo che il regista si è suicidato nella casa della ex moglie a New York, e la donna è da sola nella loro casa del Maine a metabolizzare la perdita. Le conseguenze post-morte del compagno, vissute fin nel profondo delle viscere, fino ad arrivare a interagire con un'allucinazione che si muove dentro casa sua: un uomo deforme che parla in un linguaggio a tratti incomprensibile, dall'aspetto e i contorni vagamente irreali. Lo soprannomina Mr. Tuttle, come un suo insegnante di scienze del liceo. È come se Mr. Tuttle, fosse l'impersonificazione del suo lutto stesso.
I dialoghi sono a tratti minimali, il romanzo è molto intimista, minimalista, dai tratti fortemente psicologici e in alcuni punti del tutto surreale; Body Art pare procedere come un giallo psicologico che si consuma tra arte e dolore, il tutto concentrato sulla figura di lei e della sua particolare elaborazione del lutto.
Tutto molto bello ed accattivante? Non esattamente, per lo più, dopo le prime pagine subentra una certa noia e se non fosse per l'abile scrittura di DeLillo, stroncherei questo romanzo breve in poche righe. Ho trovato affascinante la primissima parte della storia, quello spaccato di vita famigliare così ben tratteggiato, intorno ad un tavolo da cucina per una colazione di tutti i giorni. Poi ho cominciato, piano piano a “scollarmi” dalle pagine, fino alla comparsa di Mr. Tuttle dove ho perso ogni contatto con la storia.
Sinceramente, non mi è piaciuto per niente e lo dimostra il tempo che ho impiegato per finirlo, praticamente un'era geologica per me. Non riuscivo proprio a riprenderlo ogni volta che lo mollavo e complice un periodo di stanca, mi ha fatto arenare anche nelle letture successive. Libro sbagliato, nel periodo sbagliato.
Il dizionario è uno strumento insostituibile, anche con l'avvento di internet, che consente l'accesso ai significato delle parole che ci sfuggono da ogni parte del pianeta e in ogni momento, il volumone rimane sempre a portata di mano, forse solo per l'antico fascino di sfogliare le pagine che contengono tutta la nostra lingua italiana.
Sempre sulla mia scrivania.
I fantasmi del mare e altre storie maledette di Giancarlo Costa è una raccolta di storie, racconti brevi, su fantasmi e superstizioni che gravitano intorno al mare e ai marinai: fantasmi principalmente, qualche mostro marino e luoghi, per lo più isole cariche di mistero e teatro di avvenimenti tragici come i naufragi. Il libro è corredato da immagini che accompagnano le varie leggende a cui l'autore si riferisce.
Sinceramente dal titolo mi aspettavo molto di più, alla fine il testo si rivela essere una raccolta concatenata di leggende legate ai viaggi sul mare del novecento, senza un filo logico o una suddivisione precisa tematica: l'ho trovato molto confusionario, le storie troppo brevi e nella raccolta ce ne sono molte per lo più simili dove sembra cambiare solo il nome della nave o dei personaggi; arrivati a metà libro si ha un senso di pesantezza, di ripetizione continua che stanca il lettore.
Non lo consiglio in quanto non mi entusiasmato per nulla.
Il giorno dello sciacallo è un romanzo thriller scritto da Frederick Forsyth, pubblicato nel 1971. È considerato dalla critica come uno dei più famosi libri di spionaggio e infatti fu il primo best-seller dell'autore. La descrizione fatta dell'omicidio sul libro è la stessa dinamica dell'attentato reale.
Lettori del libro furono il terrorista Carlos, tra i cui effetti personali fu ritrovata una copia; un'altra copia la possedette Yigal Amir, il giovane estremista di destra che assassinò nel 1995 Rabin, l'allora Primo ministro d'Israele: la polizia stabilì che usò il testo come manuale d'assassinio. Esistono anche due versioni cinematografiche del libro: Il giorno dello sciacallo del 1973 e The Jackal del 1997.
La trama è presto scritta: un sicario professionista è incaricato di uccidere il Presidente francese Charles De Gaulle. L'Organisation armée secrète guidata da Marc Rodin contatta, dopo averlo selezionato da un'ampia rosa di candidati, un sicario professionista per ucciderlo. Il presidente francese, che ha finalmente concesso all'Algeria l'indipendenza dopo oltre cento anni di dominio coloniale, agli occhi dell'OAS si è macchiato di della gravissima colpa di aver amputato la patria francese. Lo sciacallo, il nome deciso dal killer, dovrà agire in segreto per portare a compimento la sua missione. Il killer viene seguito però dal più pignolo investigatore della polizia, Claude Lebel. Investito di poteri eccezionali dal Governo francese, Lebel inizia una battaglia a distanza con lo Sciacallo che tenta di sfuggire ai suoi inseguitori percorrendo, in un susseguirsi mozzafiato di episodi, tutta la Francia.
Credo che questo sia stato il mio primo contatto con quello che io considero il vero maestro delle spy-stories (più del paturnioso Le Carrè), un libro straordinario che per gli amanti del genere è davvero qualcosa che non può mancare. Il ritmo è incalzante, i dettagli resi nella massima perfezione, i due personaggi principali, contrapposti nei loro ruoli, sembrano prendere vita davanti agli occhi del lettore; il linguaggio è scorrevole, le azioni sono descritte benissimo e la tensione è palpabile, con un patos che non cala mai durante tutta la storia.
Molti autori di oggi del genere spionistico, tendono a stupire il lettore con trovate che impressionano sulle pagine di un libro, ma che nella realtà difficilmente avvengono, invece il punto di forza di questo libro è che tutto quello che è descritto nella storia o è vero o è verosimile,nel senso che potrebbe accadere realmente!
Insomma una caccia all'uomo sfrenata, personaggi portentosi, ritmo palpitante senza mai un calo, direi che siamo ai pesi massimi della letteratura spionistica e in particolar modo della sfida “caccia all'uomo”.
Un capolavoro di immensa fattura! Non lascio il voto massimo perché secondo me è appena inferiore a “Il pugno di Dio”, vero caposaldo per me di tutta la letteratura di questo genere.
Da leggere a chi piacciono le cacce all'uomo, i ritmi indiavolati e senza respiro!
La saga di “Battaglia per la Terra” scritta da L. Ron Hubbard, è composta da tre volumi: “Gli ultimi uomini”, “Il segreto rivelato”, “Confronto finale”; si tratta di una bellissima saga di fantascienza e vi prego di non fermarvi assolutamente sull'idea che potreste avervene fatto se avete visto quell'orripilante film con John Travolta e vi pregherei di la sciare da parte tutti i pensieri che avete su “Scientology”, che qui proprio non c'entra nulla.
La storia: Nel 3000 la Terra è stata conquistata da un bellicoso popolo alieno, gli Psychlo alla cui guida vi è lo spietato Terl. I pochi uomini rimasti, regrediti alla preistoria, sono costretti alla schiavitù dagli invasori, che per respirare l'aria della Terra (per loro insalubre) indossano speciali filtri all'idrogeno puro, che sul loro pianeta costituisce il 95% dell'atmosfera.
La Terra è un deserto desolato. Nelle cupole di otto impianti minerari sparsi per il globo i malvagi alieni Psyclo prosciugano le risorse minerarie del pianeta, di cui distrussero quasi totalmente la popolazione mille anni prima. I pochi sparuti resti di umanità si nascondono in villaggi e aree remote, una specie in pericolo, sull'orlo dell'estinzione.
Ma il terrestre Johnny Tyler, con la riscoperta delle antiche rovine del XX secolo (tra cui le biblioteche ove apprende la storia umana dimenticata, e gli arsenali nucleari con bombe ancora efficienti), riuscirà a guidare la rivolta degli uomini contro gli invasori.
Tutti e tre i libri appartengono alla vena d'oro della fantascienza, quella classica, le idee sono originali, ben sfruttate e il romanzo corre come un tutt'uno (impensabile leggerne solo uno, visto l'unicità della storia) verso un finale sorprendente. La scrittura di Hubbard si legge bene e diverte e non manca una certa vena satirica che lo scrittore svilupperà successivamente.
Se siete appassionati di fantascienza non potete certo non leggere questa trilogia che vi terrà incollati alle pagine per finire tutti e tre i libri in men che non si dica. difficilmente mi è capitato di leggere un altro così classico e ben scritto esempio di avventura/fantascienza di quel periodo meraviglioso che fu l'età dell'oro di questo genere letterario.
Consigliatissimo.
La lega dei mondi ribelli è un romanzo di fantascienza di C.J. Cherryh, ambientato nell'universo della Lega e della Confederazione. È stato pubblicato nel 1981 ed ha vinto il premio Hugo nel 1982. Nel 1987 la rivista Locus lo ha incluso tra i migliori romanzi di fantascienza di tutti i tempi. Il titolo previsto per il libro era The Company War (La guerra dell'Anonima), ma l'editore ottenne di cambiarlo perché lo considerava poco efficace dal punto di vista commerciale.
La vicenda si svolge nella fase finale delle guerre dell'Anonima, tra il 2352 e il 2353, e descrive gli eventi sulla stazione spaziale in orbita intorno al pianeta Pell (noto anche come “Porta dell'Infinito”) del sistema Tau Ceti, e nelle vicinanze. La stazione funge da punto di transito per le astronavi in viaggio tra la Terra e la regione della galassia facente parte della Confederazione. L'esplorazione dello spazio a partire dalla Terra è diretta dall'Anonima Terrestre, un'azienda privata che è assai ricca e potente. In nove sistemi solari, privi di pianeti abitabili, vengono costruite stazioni spaziali, che divengono i punti di partenza di ulteriori esplorazioni in zone sempre più lontane. Poi viene scoperto il pianeta Pell che risulta non solo abitabile, ma anche abitato dagli hisa, una specie mite e senziente, ma tecnologicamente primitiva e viene costruita una stazione in orbita intorno al pianeta. Pell è una fonte di materie prime che in precedenza potevano essere ottenute soltanto dalla Terra, e ciò avvia il declino del commercio tra la Terra stessa e le sue colonie. L'Anonima Terrestre, a causa delle sue politiche sempre più estranee alla società dei coloni, comincia a perdere influenza sulle stazioni e sui mondi più lontani. Decide allora di costruire una flotta di cinquanta astronavi da combattimento e le invia contro le colonie per riprenderne il controllo. Questo provoca lo scoppio della guerra con la Confederazione, il nuovo stato formato da un gruppo di stazioni e pianeti dichiaratisi indipendenti con capitale sul pianeta Cyteen. Presi in mezzo sono gli abitanti di Pell e i mercanti attivi nel commercio interstellare.
Il romanzo è abbastanza voluminoso, ma trattandosi di una space opera, direi che la lunghezza non conta poi molto, purtroppo risulta per lo più troppo lento e solo nell'ultimo centinaia di pagine finalmente la lettura scorre con piacere; da rimarcare sicuramente l'ampiezza dello scenario e l'originalità della storia. La lettura è a tratti impegnativa perchè più che descrivere le battaglie vediamo come le guerre vengono combattute dietro gli scenari dei campi di battaglia, tra gli uomini potenti che siedano ai tavoli delle corporazioni.
Originale l'idea di lasciare ai computer le stime e le previsioni di posizioni e traiettorie dove colpire i nemici: i rilevatori non mostrano posizioni e traiettorie su cui puntare, ma stime e zone di probabilità, attiva le armi e aspetta mentre si fugge per sapere se il danno previsto è effettivamente quello calcolato in precedenza.
Essenzialmente direi un discreto romanzo di avventura ambientata nel futuro con scenari di guerra molto ben descritta e una scrittura scorrevole anche se un po' lenta in alcuni punti.
“Nome in codice Dark Winter” in originale “Dark Winter” è un libro del 2003, romanzo di azione/spionistico di Andy McNab, che è uno scrittore e militare britannico, pseudonimo dietro il quale si nasconde un ex-sergente dello Special Air Service (i corpi speciali dell'esercito britannico), noto al grande pubblico come autore di romanzi di spionaggio. Questo romanzo è del 1997, e fa appunto parte della serie “Nick Stone”: in particolare questo è il secondo romanzo della serie.
L'autore è anche un saggista e nei suoi romanzi che non sono di finzione descrive quella che è stata la sua vita militare, prima di diventare uno scrittore di romanzi action spy, fino ad ora sono stati pubblicati: “Pattuglia Bravo Two Zero”, “Azione immediata”e “Plotone Sette”.
Nick Stone è il personaggio di fantasia che è il protagonista di tutti e diciassette libri della serie, è nato nel 1960, ex-combattente del SAS (Special Air Service), il corpo d'elite dell'esercito britannico, uno dei gruppi speciali più efficienti del mondo. Dopo essere stato circa 10 anni nei SAS, Nick ha cominciato a lavorare per l'Intelligence inglese. Esperto in armi e in ricerche impossibili di persone, viene reclutato in questa agenzia segreta chiamata “la Ditta” per compiere missioni che pochi altri potrebbero fare. Astuto, furbo, in missione è freddo e deciso, ma nel privato è una persona buona con legame ed affetti familiari. È stato sposato, durante una difficile missione (raccontata nel primo romanzo Controllo a distanza) ha recuperato la figlia di un suo amico ucciso, Kelly, ed è diventato suo tutore. Ha avuto una storia con Sarah, altro agente segreto, raccontata in Crisi Quattro. Eroe moderno ed esperto, dotato di grande humor britannico e grandi intuizioni, questo personaggio piace perché, a parte ovviamente la storia e l'addestramento nei SAS, è uno di noi, una persona comune con odi e affetti, colpi di fortuna e colpi di sfortuna, capace di avventure incredibili ma anche di grandi sventure. Freddo calcolatore in missione, quasi ingenuo nei sentimenti. Nick Stone è l'eroe che tutti possono sentire vicino e capire.
La vera forza di questi romanzi di McNab sta nel fatto che sembrano così vicini alle persone e appaiono così realistici, quasi fossero dei piccoli “manuali” di spionaggio e sopravvivenza. La lettura scorre velocissima, tra intrighi, tecniche dei corpi speciali, suspence, combattimenti, insomma adrenalina pura al 100%. Le descrizione degli eventi e dei personaggi, il loro girare tra le pagine con un impatto devastante ti fa appiccicare le dita alle pagine e non riesci più a posare il libro!
In questa storia Nick Stone Nick Stone è ora sotto il comando degli Stati Uniti d'America e viene inviato insieme ad un'agente britannica ad eliminare un pericoloso tecnico di al-Qāʿida, esperto di armi chimiche e batteriologiche, in Malesia. La missione è portata a termine con successo e Stone può andare a trovare sua figlia adottiva Kelly che palesa problemi di natura psicologica. Per questo motivo ritornano in Inghilterra per seguire le cure psichiatriche, ma il terrorismo islamico non lascia tempo a Stone di stare insieme a Kelly: una pericolosa arma batteriologica denominata Dark Winter è entrata entro i confini britannici e così Stone viene richiamato dal suo vecchio capo mettersi in contatto con l'informatore e scovare ed eliminare le cellule terroristiche. Le cellule in Inghilterra vengono eliminate, ma le cose si complicano quando Kelly viene rapita dall'informatore che si rivela essere un altro terrorista e Stone viene ricattato se non riporta da Berlino alcune bottiglie con l'agente batteriologico. Stone chiede aiuto all'unica amica che gli rimane, l'agente britannica con cui ha portato a termine entrambe le missioni. Segretamente riportano le bottiglie a Londra e a Stone non rimane che una speranza, reagire con l'unica cosa che sa fare: l'agente addestrato SAS.
Ora se siete appassionati del genere action-thriller e non avete mai letto un libro di Andy McNAb, cominciate pure a nascondervi che vi mando Nick Stone a stanarvi e saranno cazzi acidi per voi. Se amate i ritmi incalzanti, descrizioni minuziose di armi e tecniche di combattimento, rocamboleschi colpi di scena e tanta tanta azione, correte in libreria e cominciate a leggere i libri di questo autore che ha alle spalle una carriera militare nel SAS e sa esattamente di cosa parla, anche se questi sono libri di finzione.
Vi suggerisco, ovviamente, di cominciare dai primi e di andare avanti, perché oltre ai vari richiami dei libri precedenti, ad un certo punto le trame cominciano a calare un po' e anche il personaggio perde un po' di smalto, dunque è meglio che siate voi stessi a decidere quando e se ne avrete abbastanza di Nick Stone.
Numero ventinove, dedicato a Hikmet: è stato un poeta, drammaturgo e scrittore turco naturalizzato polacco. Definito “comunista romantico” o “rivoluzionario romantico”, è considerato uno dei più importanti poeti turchi dell'epoca moderna. Continua così, questa bellissima iniziativa del Corriere della Sera, che porta un secolo di poesia nelle nostre case con le grandi voci del Novecento in una collezione di antologie inedite, con ricchi apparati e nuove introduzioni. Un appassionato racconto del mondo attraverso i versi dei più grandi poeti italiani e stranieri.
Hickmet, ebbe vita travagliata, subì il carcere e l'esilio, fervente comunista viaggiò molto ma soprattutto amò molto, si sposò quattro volte e comunque ebbe molti amori. È ricordato principalmente per il suo capolavoro, la raccolta “Poesie d'amore”, che testimonia il suo grande impegno sociale e il suo profondo sentimento poetico.
I poeti che cantano dell'amore mi piacciono tantissimo, la poesia è essa stessa amore secondo me, Hikmet non è ermetico, è di facile comprensione e le parole arrivano direttamente al cuore del lettore:
« Il più bello dei mari / è quello che non navigammo. / Il più bello dei nostri figli / non è ancora cresciuto. / I più belli dei nostri giorni / non li abbiamo ancora vissuti. / E quello / che vorrei dirti di più bello / non te l'ho ancora detto » (Nazim Hikmet, Il più bello dei mari).
Questa raccolta è egregia e le poesie che più mi sono piaciute sono state: “Il più bello dei mari”, “I giorni sono sempre più brevi”, “I tuoi occhi, I tuoi occhi, I tuoi occhi”, “La notte”, “Nel cortile c'è neve fino al ginocchio”, “Foglie morte”, “Ti sei stancata di portare il mio peso”, “La vita non è uno scherzo”, “Il mio funerale”.
Hikmet fa parte parte dei miei poeti preferiti e ribadisco ancora una volta la bellezza, anche editoriale e la cura di questa collana che è forse la più riuscita del Corriere, rimango sempre ansioso di scoprire nuovi orizzonti poetici con le prossime uscite che consiglio vermante a tutti.
I sei giorni del Condor, in originale “Six Days of the Condor” è un romanzo di spionaggio scritto da James Grady nel 1974. Dal romanzo è stato tratto il famoso film “I tre giorni del Condor” del 1975 diretto da Sydney Pollack, con protagonista un grande Robert Redford.
La trama del libro è presto scritta: Malcolm è un agente della CIA, non un uomo d'azione, ma un lettore di romanzi gialli che cerca coincidenze tra le trame dei libri ed azioni criminali del mondo reale. La sezione per la quale lavora, American Literary Historical Society, non sembra essere un obiettivo sensibile eppure tutti i suoi colleghi vengono massacrati nell'ufficio di Washington e solamente lui si salva per puro caso. Tutte le forze di sicurezza americane si mettono in moto sospettando che il colpevole sia lui; Malcolm, nome in codice Condor, inizia così una fuga di sei giorni nella quale fortunosamente riesce a non farsi rintracciare nemmeno dai doppiogiochisti e dai criminali che hanno scatenato la drammatica sequenza di eventi per nascondere un traffico di droga.
Precisiamo subito che siamo davanti ad un caso raro, dove il film era più emozionante e affascinante del libro. Il film si è concesso parecchie licenze rispetto alla trama del libro e diciamo che per chi ha visto il film prima di leggere il libro rimarrà parecchio infastidito dal protagonista delle pagine del libro: parecchio fastidioso, per quanto molto credibile, come ricercatore universitario convertitosi al lavoro per la CIA.
Di sicuro un ottimo punto a favore è la scrittura di Grady, che anche se è estremamente essenziale, risulta asciutta e realista come una cronaca giornalistica dando al lettore un incredibile quantità di dati che sembrano così autentici per cui ti sembra di stare al centro della realtà.
La sensazione che si ha leggendo il libro è di entrare a far parte di un circolo chiuso riservato a pochi eletti ove la storia ci viene raccontata da un mentore molto addentro alle dinamiche della comunità dell'intelligence, come un percorso iniziatico che ci mette a conoscenza dei rituali segreti riservati a pochi.
In ogni caso il libro è veramente godibile, anche se il film rimane uno di quei capisaldi del cinema per cui non dico eresie se affermo che è un pelo sopra al libro. Un po' come Shining per intenderci, con tutti gli ammortizzatori del caso.
Occidente è un romanzo ucronico dello scrittore e giornalista italiano Mario Farneti. È stato pubblicato da Editrice Nord nel 2001. A questo libro succedono Attacco all'Occidente e Nuovo Impero d'Occidente che si allontanano progressivamente dal genere dell'ucronia per arrivare in quello della fantascienza.
Ho letto questo romanzo nel 2003, ma ahimè lo ricordo bene ancor oggi: l'idea ucronica di partenza non era male e neanche completamente inverosimile, l'Italia che non e` entrata in guerra nel 1940 a fianco dell'asse germanico di Hitler e sconfitta la Germania gli anglo-americani hanno sufficienti forze per assalire l'URSS e Mussolini si allea in questa nuova guerra vittoriosa, uscendone come una delle potenze leader del mondo, purtroppo però lo sviluppo del romanzo è una vera scempiaggine, con del misticismo fuori luogo che trasforma il tutto in un simil fantasy moderno con dei protagonisti che definire macchiette di se stessi e del prototipo fascista è scrivere poco.
Un'occasione certamente persa, per una buona idea iniziale; non ho voluto assolutamente proseguire oltre nella trilogia.
La collana “Millelire” per me è storica. Mi ricordo ancora che andavo a comperare puntualmente i volumetti dal mio giornalaio di fiducia che aveva un reparto anche per i piccoli libri. Si poteva spaziare all'interno di questa collana in ogni scialbe umano; il tutto condensato in poche pagine e con un prezzo adeguato ad un ragazzino affamato di sapere.
Millelire era una collana di libri proposta a partire dal 1989, si presentano come opuscoli con una veste scarna e priva di orpelli, al prezzo di 1000 lire (circa 0,52 euro). Il successo editoriale è stato enorme: nel solo decennio novanta vengono vendute 20 milioni di copie, di cui 2 milioni soltanto di Lettera sulla felicità di Epicuro a Meneceo, presentato con un breve commento critico e con il testo a fronte in greco. Nel 1994 la collana è stata insignita del premio Compasso d'oro per la comunicazione e la grafica. Nel 2002 questi libri, che per oltre un decennio hanno rivoluzionato il mercato editoriale, hanno cessato la produzione, continuando tuttavia ad essere venduti nelle strade e nelle piazze.
Per arrivare a questo in particolare: la psicoanalisi prima o poi attrae tutti, ma è un argomento ostico e si rischia di perdersi in tomi pesanti e di cattiva digestione. Il vantaggio di Freud (e di questo libello) è che con la trascrizione di queste sue cinque brevi conferenze tenutesi a Boston, è riuscito a spiegare con parole non troppo difficili e in modo molto sintetico ma al contempo esaustivo tutti i punti chiave della sua teoria. Si riesce a tracciare in ampie linee generali le sue teorie sulla psicologia moderna: la psicopatologia quotidiana, i sogni, la sessualità infantile.
Ovviamente questo può essere un ottimo punto di partenza per una conoscenza più approfondita, o una lettura veloce e discorsiva per avere un quadro delle teoria del padre della psicologia moderna.
Raistlin - L'alba del male, in originale “The Soulforge” è un romanzo fantasy scritto da Margaret Weis e pubblicato per la prima volta nel 1998 in America dalla TSR. È il primo romanzo del ciclo Le Cronache di Raistlin e si riconduce all'ambientazione e al mondo di “Dragonlance”.
La trama è la seguente: tempi duri si avvicinano per i popoli di Krynn. Una nuova guerra si profila all'orizzonte, temibile come nessun'altra è mai stata prima, ma così lontana che solo i più potenti fra i maghi riescono a percepirne l'agghiacciante presenza. E così, proprio al capo della Torre dell'Alta Stregoneria di Wayreth, Par-Salian, è affidato il compito di cercare una spada abbastanza potente da ergersi, un giorno, contro le orde che si stanno ammassando in silenzio. La scelta cade quasi per caso su Raistlin, un ragazzino nativo di Solace, che alla sua costituzione fisica debole e fragile contrappone una mente affilata e geniale. Afflitto da un grave malessere fisico fin dalla nascita, Raistlin è oggetto, oltre che della snervante cura del gemello Caramon, delle preoccupazioni della sorellastra, che teme per il suo futuro vedendolo così gracile: grazie all'intercessione di Kitiara, Raistlin riesce però a suscitare la curiosità del mago viaggiatore Antimodes, che decide di farsi carico delle spese per l'istruzione di questo bambino prodigioso alla scuola di magia. Comincia così l'addestramento del giovane mago, che all'amore viscerale per la sua magia affianca una decisa cocciutaggine nel tentativo di dimostrare a tutti, compreso se stesso, di non aver bisogno delle cure ossessive del suo gemello. Caramon, infatti, sempre gioviale, amato da tutti e scoppiante di salute, rappresenta quel corpo che Raistlin non avrà mai e che desidera perdutamente: tutto ciò porterà l'apprendista mago a sviluppare nel corso degli anni un odio feroce per il fratello, che avrà il suo culmine alla fine dei Draghi dell'Alba di Primavera. Con l'aiuto degli amici (i personaggi che riappariranno nelle Cronache), Raistlin impara a conoscere l'animo degli uomini e soprattutto il proprio, che si rivela sempre più nero col passare degli anni. E alla fine, durante la Prova nella Torre dell'Alta Stregoneria, Raistlin farà quel fatale incontro che gli permetterà di sconfiggere la Regina delle Tenebre, ma che in cambio gli costerà la salute e la libertà.
Scritto nel 1998, il libro presenta una completa biografia di Raistlin e di tutti i personaggi che lo accompagneranno nel corso della Guerra delle Lance. Inoltre, è qui possibile leggere una delle versioni della Prova di Raistlin, che si ritrova, riportata in maniera differente, anche sulla raccolta intitolata Le Cronache di Krynn. Il titolo originale dell'opera, “The Soulforge”, rende perfettamente l'idea della vicenda che viene narrata in queste pagine... la forgiatura di un'anima.
Credo che Raistlin sia il miglior personaggio di Dragonlance. Per chi ha letto e apprezzato le cronache, non si può far a meno di adorare questo personaggio cupo e misterioso, il più misterioso e al contempo il più amato in tutti i tomi, Raistlin è un vero fenomeno di contraddizioni, e questi due volumi ci spiegano e raccontano come sia nato, cresciuto e vissuto, fino alle cronache. Dunque per chi si è sempre lasciato intrigare dalla personalità sfuggente e ambigua di Raistlin questo sarà un viaggio alla scoperta dei passi che lo hanno condotto verso l'oscurità, verso il suo inevitabile destino.
Consiglio vivamente a chi ama il ciclo di Dragonlance di non perdere questo volume e per chi invece intende intraprendere ora il suo viaggio su Krynn indubbiamente questo sarebbe l'inizio migliore.
Antologia personale (Nightfall and Other Stories) è un'antologia di racconti fantascientifici di Isaac Asimov del 1969. In questa antologia sono stati inoltre raggruppati tutti i racconti presenti in “Through a Glass”, “Clearly”, antologia inedita in Italia.
In Italia originariamente è stata pubblicata in tre volumi nel 1971 nella collana fantascientifica Urania, in tre numeri consecutivi: n.568 (13 giugno), 569 (27 giugno) e 570 (11 luglio). Poi ripresa da Mondadori in questa edizione per le librerie con due volumetti racchiusi un cofanetto. Malgrado non ci siano chiare note esplicative, l'edizione italiana dell'antologia di Asimov vede l'assenza di tre racconti rispetto all'edizione originale.
Il cofanetto racchiude l'antologia che Isaac Asimov ha curato personalmente scegliendo i migliori dei suoi racconti, ordinandoli cronologicamente e premettendo a ciascuno una nota speciale, e forse più che le storie (che si possono trovare in altre raccolte), la parte più succosa sono i suoi gustosi aneddoti, in cui lo scrittore spiega come sono nati i racconti oppure i fatti correlati ad essi.
Che io sia un fervente fan del buon dottore è cosa nota e questi racconti brevi e meno brevi sono davvero imperdibili, con gli aneddoti che sono essi stessi dei racconti a parte.
Per chi ama Asimov, imperdibile.
Le anime grigie, in originale “Les Âmes grises” è un romanzo da Philippe Claudel pubblicato nel 2003, che ha ricevuto il Premio Renaudot dello stesso anno e il premio dei lettori di Elle nel 2004. Il romanzo è stato adattato al cinema nel 2005 da Yves Angelo nel suo film “The Grey Souls”.
La storia si svolge nel mese di dicembre 1917 nella parte orientale della Francia, in un villaggio a pochi chilometri dal fronte, nella Lorena, probabilmente nei pressi di Verdun, dove viene trovato il cadavere di una bambina di dieci anni. L'assassino è un giovane disertore e viene immediatamente giustiziato, nonostante una testimone sostenga di aver visto la vittima incontrarsi con il Procuratore, la sera del delitto. È il poliziotto del paese, che aveva sempre dubitato della colpevolezza del ragazzo, a ripercorrere, a distanza di molti anni, quei giorni e la catena di eventi che li hanno preceduti e seguiti.
Decisamente i punti di forza di questo romanzo di poche pagine sono due: uno sono i personaggi che vengono raccontati dall'ispettore in pensione che cerca la verità tra tutte queste anime grigie che vivono dei drammi personali e la storia tragica dell'Europa in guerra, un contrasto fra realtà e apparenza e il secondo è l'ambientazione suggestiva di un paese avvolto nella nebbia e nell'umidità, dove il fango che appesantisce il passo di cavalli e persone invita a riscaldarsi al fuoco della legna e dell'alcol in osterie e locande.
Il romanzo di Claudel merita il successo della critica anche grazie a una prosa raffinata senza essere pretenziosa e da una traduzione veramente azzeccata che lascia intatto la scrittura, le metafore e la storia originale, con un finale che non è né ruffiano, né consolatorio.
Un romanzo che parla della guerra ma che lo fa da un'ottica da romanzo poliziesco, ma che lascia intatta la devastazione morale che porta con se con tutto il bagaglio di sofferenze e dolore dove tutti sono vittime, anche i carnefici stessi.
Tutti, nessuno escluso, sono delle anime grigie.
Questi sono i libri che sembrano sbucare all'improvviso nella tua libreria, non si sa bene da dove vengono, sembrano essere usciti da un buco spazio-temporale ed essere finiti direttamente nel tuo scaffale. Non ti ricordi dove lo hai preso, ti stupisci perché è lontano dalle tue abituali letture e ricordi a malapena di averlo letto.
Comunque la trama è presto detta: una famosa e poco amata scrittrice mondana viene assassinata e il mondo della moda è in subbuglio, poiché nel libro a cui lei stava lavorando ci sarebbero state rivelazioni sconvolgenti su molti dei suoi più celebri e potenti personaggi. Il delitto turba Neeve, figlia di un ex comandante della polizia e proprietaria di una boutique di cui la scrittrice era cliente. La ragazza comincia ad indagare, scoprendo con orrore che molti sono coloro i quali avrebbero potuto commettere il delitto, ma ignorando di essere lei stessa in grave pericolo.
Con il suo perfetto dosaggio di ingredienti, è un buon thriller: la trama è sapientemente costruita, l'ambientazione accattivante, i personaggi si fissano nella memoria, e, soprattutto, vi è una “suspence” continua e un finale che sorprende. Ecco mi ricordo che mi era piaciuto soprattutto il finale.
In ogni caso per un buon thriller l'elemento essenziale è la suspense e in questo romanzo è ben ideata, tanto che (quasi) ogni personaggio potrebbe essere il colpevole, ma solo alla fine si dipanerà l'intrigo, ovviamente con finale sorpresa.
Da leggere se siete appassionati del genere o dell'autrice.
Gli occhi del drago è un romanzo fantastico scritto da Stephen King e pubblicato nel 1984. Quest'opera è un classico fantasy, basato sulla battaglia tra il bene e il male e pervasa dalla costante presenza della magia, che ha un ruolo preminente nella storia. Le due figure cardinali vengono rappresentate da Flagg, il mago di corte che aspira al ruolo di re, e da Peter, accusato ingiustamente della morte di suo padre, il re Roland. La narrazione è accompagnata da illustrazioni di David Palladini.
La trama è presto scritta: nel regno di Delain, il vecchio re Roland vive serenamente i suoi ultimi giorni circondato dal rispetto dei sudditi e dall'affetto dei due figli. A ereditare il trono sarà il primogenito, il principe Peter, bello, valoroso e di sicura tempra regale. Ma il malvagio Flagg, mago di corte, aspetta da ormai quattrocento anni di impossessarsi del regno e non esita a mettere in atto un piano diabolico per realizzare finalmente il suo sogno. Così, quando Roland muore misteriosamente, Flagg riesce a far imprigionare Peter con l'orrenda accusa di aver avvelenato il padre. Diventa sovrano il secondogenito, il principe Thomas, un ragazzo debole e insicuro che il mago sa di poter manipolare a suo piacimento. Ma Flagg ignora la forza dell'orribile segreto che Thomas custodisce da anni e non ha previsto che Peter farà di tutto per fuggire dall'altissima torre in cima alla quale è stato rinchiuso...
Sì, avete letto bene, il libro è di Stephen King, Re dell'horror e no in questo libro non c'è assolutamente niente che assomiglia a quello che avete potuto leggere dell'autore se siete suoi fans o anche solo lettori occazioanali, ma a tutto c'è una spiegazione e per questo romanzo è racchiusa nella dedica che apre il libro: al tempo della pubblicazione sua figlia Noemi era troppo piccola per leggere le storie dell'orrore, e quindi il padre, come “regalo”, scrisse per lei questa che a tutti gli effetti è una fiaba.
In ogni caso se siete veri appassionati del Re potrete trovare sicuramente delle chicche come: in questo romanzo compare Randall Flagg, lo stesso personaggio de “L'ombra dello scorpione” e della saga della Torre Nera. Anche re Roland è un riferimento alla Torre Nera e al suo protagonista Roland di Gilead. Inoltre la fittizia città di Delain, a sua volta, è situata nell'entro mondo della serie della Torre Nera.
Bisogna dire che “Gli occhi del drago” ha ricevuto un'accoglienza negativa da alcuni fan dell'autore che ritenevano fosse un libro per bambini e questo portò Stephen King a scrivere “Misery” come una metafora del fatto che fosse obbligato a scrivere horror.
Non è certo il migliore di King, anzi, a mio parere non rientra nemmeno nella rosa dei possibili migliori di King, ma la trama, sebbene semplice e molto scarna è ben curata, la mano del Re comunque si “sente” nell'evolversi degli eventi e nella costruzione dei personaggi (anche se abbozzati), anche qui i colpi di scena abbondano e tengono incollato il lettore al libro.
Direi che è comunque errato parlare di libro fantasy: questa è una favola, simpatica e leggibile, sicuramente lontana dalle solite trame dei classici del genere ma comunque la lettura ne vale la pena sia per chi non ha mai letto King che chi colleziona tutte le sue storie.
Le Garzantine sono una collana di enciclopedie generali e tematiche edite dalla Garzanti. La collana, concepita da Livio Garzanti, è stata inaugurata nel 1962 con la prima edizione dell'enciclopedia universale. Considerata all'epoca una collana innovativa, fu contrapposta a enciclopedie considerate meno “flessibili” come la Treccani o l'Europea.
Apparsa in prima edizione nel 1972, aggiornata e ampliata nel 1985 e nel 1997, l'Enciclopedia della Letteratura Garzanti si presenta nel nuovo millennio con un bagaglio di preziose novità. Con la collaborazione di specialisti e firme di prestigio, sono stati aggiunti circa 600 lemmi, tra voci e schede di approfondimento, ed è stato compiuto un aggiornamento sistematico dell'opera. Inoltre, sono state inserite due nuove appendici.
Da avere sempre sotto mano, anche se adesso con l'avvento delle nuove tecnologie, sono divenute un po' desuete e poco pratiche: ormai con qualsiasi apparecchio elettronico collegato al web queste informazioni sono sempre accessibili e sempre aggiornate.
Un pezzo di storia.
Le Garzantine sono una collana di enciclopedie generali e tematiche edite dalla Garzanti. La collana, concepita da Livio Garzanti, è stata inaugurata nel 1962 con la prima edizione dell'enciclopedia universale. Considerata all'epoca una collana innovativa, fu contrapposta a enciclopedie considerate meno “flessibili” come la Treccani o l'Europea.
Da avere sempre sotto mano, anche se adesso con l'avvento delle nuove tecnologie, sono divenute un po' desuete e poco pratiche: ormai con qualsiasi apparecchio elettronico collegato al web queste informazioni sono sempre accessibili e sempre aggiornate.
Un pezzo di storia.
Le Garzantine sono una collana di enciclopedie generali e tematiche edite dalla Garzanti. La collana, concepita da Livio Garzanti, è stata inaugurata nel 1962 con la prima edizione dell'enciclopedia universale. Considerata all'epoca una collana innovativa, fu contrapposta a enciclopedie considerate meno “flessibili” come la Treccani o l'Europea.
Da avere sempre sotto mano, anche se adesso con l'avvento delle nuove tecnologie, sono divenute un po' desuete e poco pratiche: ormai con qualsiasi apparecchio elettronico collegato al web queste informazioni sono sempre accessibili e sempre aggiornate.
Un pezzo di storia.
Cyclops, in originale “Cyclops” è un libro del 1986, romanzo del genere avventura di Clive Cussler, che è uno scrittore statunitense di romanzi d'avventura. La carriera di scrittore comincia nel 1965, mentre si ritrovava a badare ai figli la notte per sopperire alla moglie poliziotta. Esordisce nella narrativa nel 1973, con la pubblicazione del romanzo Enigma, cronologicamente il secondo romanzo dedicato alle avventure di Dirk Pitt. Solo nel 1982 viene pubblicato il primo romanzo di Pitt, Vortice, rimasto inedito. I primi due romanzi di Cussler vengono inizialmente poco notati da critica e pubblico, che li considera solo delle avventure marinare di poco conto, ed è solo con il romanzo Recuperate il Titanic! del 1976 che Cussler raccoglie un consenso unanime che lo porterà a diventare uno dei romanzieri d'avventura più apprezzati al mondo. Nel 1978 fonda la National Underwater & Marine Agency, fondazione non profit specializzata nella localizzazione, identificazione e recupero di relitti marini di rilevanza storica, che ha preso il nome dall'omonima agenzia governativa di fantasia per cui lavorano i personaggi dei suoi libri.
Salto nel buio è l'ottava avventura di Dirk Pitt, personaggio dei romanzi di Clive Cussler.
Pitt viene descritto come un uomo dal fisico imponente con capelli neri e mossi e occhi di un intenso verde opale che spesso affascinano le donne ma allo stesso tempo sanno intimorire i suoi avversari e gli conferiscono uno sguardo audace e sicuro. Lavora per la NUMA (National Underwater & Marine Agency), e ne è stato il Direttore dei Progetti Speciali fino al romanzo Odissea. Il suo migliore amico, con cui ha condiviso gran parte delle sue avventure, è Albert Giordino, che è il suo vice alla NUMA. Prima di entrare a far parte della NUMA si è laureato presso l'Accademia Aeronautica degli Stati Uniti con il grado di Maggiore insieme con il suo amico di sempre Al Giordino. Dirk vive in un hangar all'aeroporto di Washington dove, oltre a una vastissima e strabiliante collezione di auto d'epoca, possiede due aerei e stravaganti mezzi che lo hanno aiutato a sopravvivere durante le sue sfrenate avventure. Non si separa mai della sua Colt M1911 e dal suo orologio Doxa. Nelle sue avventure, Dirk Pitt ha avuto numerose donne.
I romanzi di Cussler seguono una struttura narrativa che di volta in volta mantiene le stesse linee guida principali: dopo un antefatto storico che verrà risolto nel finale, Cussler sposta la narrazione in epoca moderna (o collocata nell'immediato futuro), mettendo Pitt e il compagno Albert “Al” Giordino di fronte a megalomani che vogliono conquistare il mondo, donne stupende, nemici crudeli, doppiogiochisti e tecnologie futuribili ma attendibili. Da un punto di vista strettamente narrativo questi romanzi sono un incrocio tra le avventure di James Bond e Indiana Jones, descritte spesso con un piglio ironico. Una caratteristica peculiare dei libri di Cussler, sono inseguimenti al cardiopalma su macchine d'epoca che puntualmente finiscono per arricchire il parco auto di Dirk e la presenza quasi costante di una ragazza diversa, che nella maggior parte dei casi si ritrova a dover essere aiutata o salvata dal protagonista.
Dirk Pitt in questo avventura sarà impegnato nel ritrovamento di una nave carboniera della marina americana, la USS Cyclops Cyclops che trasporta trecento passeggeri e un prezioso carico, scomparsa nel famoso Triangolo delle Bermude nel 1918 con tutto l'equipaggio, diretta a Norfolk dopo una sosta alle Isole Bermude. Dirck Pitt, nella veste di direttore dei Progetti Spaciali della NUMA, predispone un piano per il recupero della nave. E presto capisce che quel naufragio è solo un particolare di uno scenario complicato che vede coinvolte le massime potenze mondiali in lotta per la conquista di qualcosa che va al di là delle più sfrenate ambizioni umane.
Ottava avventura di Dirk, forse il romanzo che fino adesso si presterebbe meglio ad una sceneggiatura da film: guerre nascoste, documenti segreti, i soliti Stati Uniti contro il blocco comunista in pieno stile Reganiano, colpi di stato mancati, missioni nello spazio ed esattamente nel fulcro di tutto questo, come al centro di un ciclone un solo uomo che possa salvare l'umanità, il nostro eroe per eccellenza insieme a tutta la banda della Numa.
Direte sicuramente: tutto già visto e letto? Sì, esattamente così, ma come continuo a ribadire da sette libri a questa parte, questi sono i libri di Cussler, le storie sono più o meno sempre uguali, cambiano gli ambienti e se ne fa un altro. Ma questi sono libri di avventura, state leggendo o volete leggere di un eroe alla “Die Hard” che invece di stanare cattivi da un grattacelo, lo fa dagli abissi marini. Punto e stop. Aprite i popcorn, mettetevi comodi e buon divertimento.
Sahara, in originale “Sahara” è un libro del 1992, romanzo del genere avventura di Clive Cussler, che è uno scrittore statunitense di romanzi d'avventura. La carriera di scrittore comincia nel 1965, mentre si ritrovava a badare ai figli la notte per sopperire alla moglie poliziotta. Esordisce nella narrativa nel 1973, con la pubblicazione del romanzo Enigma, cronologicamente il secondo romanzo dedicato alle avventure di Dirk Pitt. Solo nel 1982 viene pubblicato il primo romanzo di Pitt, Vortice, rimasto inedito. I primi due romanzi di Cussler vengono inizialmente poco notati da critica e pubblico, che li considera solo delle avventure marinare di poco conto, ed è solo con il romanzo Recuperate il Titanic! del 1976 che Cussler raccoglie un consenso unanime che lo porterà a diventare uno dei romanzieri d'avventura più apprezzati al mondo. Nel 1978 fonda la National Underwater & Marine Agency, fondazione non profit specializzata nella localizzazione, identificazione e recupero di relitti marini di rilevanza storica, che ha preso il nome dall'omonima agenzia governativa di fantasia per cui lavorano i personaggi dei suoi libri.
Sahara è l'undicesima avventura di Dirk Pitt, personaggio dei romanzi di Clive Cussler. Da esso è stato tratto un film omonimo nel 2005. diretto da Breck Eisner, con Matthew McConaughey e Penélope Cruz. Cussler ha molto criticato la sceneggiatura del film, considerandola troppo distante dal libro). Produzione costosissima, recuperò solo la metà delle spese al botteghino, entrando in testa alla classifica dei film con maggiori perdite mai realizzati.
Pitt viene descritto come un uomo dal fisico imponente con capelli neri e mossi e occhi di un intenso verde opale che spesso affascinano le donne ma allo stesso tempo sanno intimorire i suoi avversari e gli conferiscono uno sguardo audace e sicuro. Lavora per la NUMA (National Underwater & Marine Agency), e ne è stato il Direttore dei Progetti Speciali fino al romanzo Odissea. Il suo migliore amico, con cui ha condiviso gran parte delle sue avventure, è Albert Giordino, che è il suo vice alla NUMA. Prima di entrare a far parte della NUMA si è laureato presso l'Accademia Aeronautica degli Stati Uniti con il grado di Maggiore insieme con il suo amico di sempre Al Giordino. Dirk vive in un hangar all'aeroporto di Washington dove, oltre a una vastissima e strabiliante collezione di auto d'epoca, possiede due aerei e stravaganti mezzi che lo hanno aiutato a sopravvivere durante le sue sfrenate avventure. Non si separa mai della sua Colt M1911 e dal suo orologio Doxa. Nelle sue avventure, Dirk Pitt ha avuto numerose donne.
I romanzi di Cussler seguono una struttura narrativa che di volta in volta mantiene le stesse linee guida principali: dopo un antefatto storico che verrà risolto nel finale, Cussler sposta la narrazione in epoca moderna (o collocata nell'immediato futuro), mettendo Pitt e il compagno Albert “Al” Giordino di fronte a megalomani che vogliono conquistare il mondo, donne stupende, nemici crudeli, doppiogiochisti e tecnologie futuribili ma attendibili. Da un punto di vista strettamente narrativo questi romanzi sono un incrocio tra le avventure di James Bond e Indiana Jones, descritte spesso con un piglio ironico. Una caratteristica peculiare dei libri di Cussler, sono inseguimenti al cardiopalma su macchine d'epoca che puntualmente finiscono per arricchire il parco auto di Dirk e la presenza quasi costante di una ragazza diversa, che nella maggior parte dei casi si ritrova a dover essere aiutata o salvata dal protagonista.
In questa avventura Dirk Pitt ha tra le mani una matassa veramente ingarbugliata: Tre fatti lontanissimi nel tempo e nello spazio eppure uniti da un'inquietante e intricata serie di eventi drammatici che coinvolgono i popoli del deserto (diventati d'un tratto feroci cannibali), un dittatore che vuole avvelenare la popolazione terrestre, un potentissimo e corrotto industriale francese e... Abramo Lincoln. I nostri eroi saranno impegnati in una missione da cui potrebbe dipendere il destino del mondo. Una devastante invasione di alghe, la cui crescita viene enormemente aumentata da un composto chimico, rischia di risucchiare tutto l'ossigeno del pianeta. Pitt scoprirà l'origine del composto chimico risalendo il Niger, poi verrà catturato dallo spietato industriale Yves Massarde, responsabile del disastro.
Lettura puramente di intrattenimento per passare qualche ora sprofondati sul divano o sulla poltrona e non pensare a nient'altro se non al divertimento delle avventure marinare dei due protagonisti: questi sono i libri di Cussler, le storie sono più o meno sempre uguali, cambiano gli ambienti e se ne fa un altro. Scorre, non annoia. Una garanzia. E va in un crescendo di tensione e azione che culmineranno nel classico finale al cardiopalma. Il nostro eroe, con il fidato Al, riesce sempre a cavarsela tra donne, corse spericolate e spietati nemici, sventando l'ennesimo piano criminale, è come ritornare a casa dopo un lungo viaggio, sai già cosa troverai, ma vuoi vedere se è cambiato qualcosa. La cosa bella è che malgrado tutto, non ti annoi mai.