Non mi sembra che si possa dire molto sui Peanuts, oltre che sono la storia del fumetto. Charles Monroe Schulz, padre di queste strisce ha creato una vera perla rara, che ancor oggi a decenni dalla nascita sono letti, comperati, discussi.
La striscia di fumetti (il fumetto era costituito appunto da strisce) è stata una delle più famose ed influenti in tutta la storia dei fumetti: è stata infatti pubblicata in oltre 2600 giornali, con un bacino di 355 milioni di lettori in 75 Paesi nel mondo ed è stata tradotta in 21 lingue diverse.
Questo libro ne include le più belle. Una meravigliosa raccolta.
Libro saccheggiato tra gli scaffali della libreria di mia madre, attirato dal titolo altisonante senza sapere nulla dell'autore; so che ho già tanto da leggere nella mia libreria senza andare a defraudare quelle d'altri, ma tant'è.
Il libro è molto bello, forse le prime pagine son le più difficoltose, ma si superano in fretta, arrivato poco prima della metà la storia si rivela coinvolgente e ti trascina fino alla fine attraverso intrighi, sentimenti e alta tensione.
La storia: Robert Bellamy, un comandante della Marina statunitense, riceve l'incarico di indagare sulla caduta di un pallone sonda sulle Alpi svizzere. Un compito che sembra banale, ma che si rivelerà tutt'altro perché l'uomo si troverà catapultato in un terrorizzante viaggio nell'incomprensibile. Da Washington a Londra, da Zurigo a Roma a Parigi, la vicenda si dipana in un crescendo di sequenze mozzafiato, mettendo a nudo il passato di Bellamy.
Non conoscendo l'autore non posso sapere quale sia il suo genere, ma questo libro si è dimostrato un buon intrigo prego di suspence e il lettore è stato abilmente condotto attraverso le pagine di questo thriller dal ritmo incalzante. Non ho gradito molto la parte della storia d'amore.
Peccato solo per il finale, che si rivela troppo sbrigativo ed ingenuo, stonando molto dalla parte centrale e finale del romanzo che era molto interessante.
Stare qui a provare a cucire addosso le stelline al Sommo Poeta, mi sembra quasi un'eresia e non vorrei ritrovarmi per questo in uno dei suoi gironi.
Mi sembra poi impossibile dire qualcosa che non sia già stato detto chissà quante volte, in tutte le forme e soprattutto da persone molto più competenti di me.
Dante Alighieri, uomo di immensa cultura, di elevatissima intelligenza e cuore appassionato., credo sia l'unico autore oltre a William Shakespeare a non aver bisogno di alcun commento. E' universalmente conosciuto, fa parte del substrato culturale dell'intera umanità, è nella coscienza e conoscenza collettiva di noi tutti, ed è italiano.
Nel mondo non c'è mai stato un altro Dante e questo dovrebbe inorgoglirci come popolo, come terra che ha dato i natali a un genio di tale portata, come Leonardo da Vinci; quanto spesso dimentichiamo quali persone hanno vissuto sulla nostra Italia.
La Divina Commedia è un compendio universale di letteratura, filosofia, sociologia, politica, teologia, uno scanner degli animi umani, dei loro travagli, delle loro colpe, delle loro felicità. Un'opera d'arte che ha un fascino irresistibile, intramontabile.
Straordinario. Un capolavoro. Dante ancora oggi è attuale come nel 1200, mai, in nessun'altra opera troverete delle immagini così vivide, un vortice di descrizioni che sono affreschi per la mente; l'invenzione poi del contrappasso, elemento superbo, unico.
Dante, uomo universale, la Divina Commedia, testo universale, la cultura di ognuno di noi è imprescindibile dalla lettura di questa opera, patrimonio dell'umanità intera.
“Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”
Chi di voi non ha visto il film tratto da questo stupendo libro? Credo che se siete sui trent'anni, in pochi non l'avranno fatto. E tutti abbiamo nell'immaginario la figura di Marko Ramius, interpretata dal mitico Sean Connery.
Personalmente trovo che questo libro sia, secondo la mia personalissima classifica, il secondo in assoluto migliore dopo l'inarrivabile “Uragano Rosso”; spettacolare e ricco di suspense come tutti i libri di Clancy si fa leggere tutto d'un fiato.
La trama è intrigante, la strategia militare sorprendente, sicuramente un po' ostico in alcuni punti, con tutte le descrizioni tecniche degli armamentari statunitensi e sovietici, ma il punto vero di forza sono i personaggi, dotati di carisma e personalità sorprendente. Mentre leggerete queste pagine potrete respirare il clima e l'aria di un sottomarino durante la guerra fredda. Quando bastava poco per distruggere l'intera Terra.
Il libro è diviso in giornate, ogni capitolo rappresenta un giorno, secondo me una scelta azzeccata che rende ancor più bello lo scorrere della trama, la corsa verso la libertà di Ramius e la prova di intelligenza con Ryan.
Direi che come in altri pochi casi il libro si fonde bene con il film e la lettura della storia diventa obbligatoria come la visione della pellicola. Non posso che consigliarle entrambe.
Collana pubblicata dal Il Sole 24 Ore, concernente una serie di volumi che come scopo si prefiggeva di spiegare e far conoscere l'arte nell'evoluzione della sua storia.
I volumi sono ben fatti, ben curati e la carta è di pregio, come si confà ai libri fotografici in genere, io acquistai solo il primo volume perchè interessato al periodo storico medievale.
Per quello che ho letto e guardato di questo solo volume, non posso che giudicare positivamente questa bella iniziativa.
Alla ricerca della misteriosa città di Atlantide nelle profondità oceaniche: sinceramente mi aspettavo un poco di più che una sciorinata di dati che dimostrano il tutto e il contrario di tutto.
A questo punto, molto meglio lasciare Atlantide al suo mistero.
Libro di lettura scolastica, con esercizi annessi per la comprensione della lettura. Credo che sia una dell letture peggiori che mi sia mai stata imposta ai tempi delle medie.
Un prete scompare, ma che fine ha fatto se ne resta solo il cappello?
Analisi psicologica di un assassino che per un semplice particolare rischia la rovina. Pesante come un cinghiale sulla pancia.
Non so neanche perchè non sia finito in qualche scatolone ad ammuffire in cantina.
Da dimenticare di possederlo.
Questo libro praticamente fa parte della mia infanzia, più ricordo che lettura interessante, lo tengo gelosamente perchè mi ricorda i pomeriggi passati con mio padre ha guardare la formula uno in televisione, quando correvano nomi come: Lauda, Andretti, Hunt, Fittipaldi, Reutemann, Brambilla, Merzario, Stewart, Moss, Ferrari, Ecclestone, Champan, Forghieri, Chiti, Duck-worth.
E quando a commentare i gran premi c'era Oscar Orefici; devo dire che rispetto a quei tempi, la formula uno di oggi, mi sembra molto annacquata e infatti la seguo molto più raramente rispetto ad allora.
Ricordo di tempi che furono. Da custodire.
Questo piccolo libricino arriva diretto da un'edizione di una Fiera del Libro di Torino, dalle note iniziali credo sia stato legato ad un'iniziativa che aveva a che fare con il rapporto con i libri e i ragazzi; una sorta di progetto per invogliare la lettura.
Composto da pochissime pagine, raccoglie dentro di esso, gli scritti di alcuni autori importanti o giornalisti, che raccontano brevemente il loro rapporto con i romanzi, scritti, letti, posseduti.
Solo l'intervento di Eco, è sublime. In poche righe riesce a trasmettere un amore incondizionato verso i libri che è unico e tipico di chi ama questo mondo fatto di carta. Questa mutevole finestra aperta sulle infinite possibilità.
Meraviglioso.
Credo che sia uno dei miei primi libri che ho letto di Asimov, libro del 1966, l'incontro con l'autore che ha plasmato sicuramente la mia mente avida di fantascienza di ragazzino sognatore che aspirava a quel “senso di meraviglioso”, che solo la fantascienza classica poteva offrirgli.
Questo per me è una pietra miliare della letteratura di fantascienza e non solo. Perchè Asimov era anche un grande saggista oltre che un bravissimo scrittore di romanzi e in molti punti sembra di leggere un libro di biologia e di anatomia.
La storia è piuttosto semplice: una picoola capsula viene indrodotta nelle vene di un uomo, al suo interno contiene un gruppo di medici miniaturizzati che devono guarirlo da una malattia.
L'idea è senza dubbio molto affascinante, e la realizzazione anche di più, oltretutto c'è sempre lo stile dell'autore sempre curato e ben riuscito. Un gran libro, anche se in alcuni punti traspare che si tratta della trasposizione in romanzo, di una sceneggiatura cinematografica. Devo dire “Destinazione Cervello”, anche se molto simile, è in tutto e per tutto un vero romanzo Asimoviano.
Ritmi serrati, suspense, nozioni di biologia e anatonomia, una storia d'amore. C'è proprio tutto per fare di questo romanzo, un'altra pietra miliare della fantascienza e poi è targato Asimov.
Non ve ne pentirete.
Stare qui a provare a cucire addosso le stelline al Sommo Poeta, mi sembra quasi un'eresia e non vorrei ritrovarmi per questo in uno dei suoi gironi.
Mi sembra poi impossibile dire qualcosa che non sia già stato detto chissà quante volte, in tutte le forme e soprattutto da persone molto più competenti di me.
Dante Alighieri, uomo di immensa cultura, di elevatissima intelligenza e cuore appassionato., credo sia l'unico autore oltre a William Shakespeare a non aver bisogno di alcun commento. E' universalmente conosciuto, fa parte del substrato culturale dell'intera umanità, è nella coscienza e conoscenza collettiva di noi tutti, ed è italiano.
Nel mondo non c'è mai stato un altro Dante e questo dovrebbe inorgoglirci come popolo, come terra che ha dato i natali a un genio di tale portata, come Leonardo da Vinci; quanto spesso dimentichiamo quali persone hanno vissuto sulla nostra Italia.
La Divina Commedia è un compendio universale di letteratura, filosofia, sociologia, politica, teologia, uno scanner degli animi umani, dei loro travagli, delle loro colpe, delle loro felicità. Un'opera d'arte che ha un fascino irresistibile, intramontabile.
Straordinario. Un capolavoro. Dante ancora oggi è attuale come nel 1200, mai, in nessun'altra opera troverete delle immagini così vivide, un vortice di descrizioni che sono affreschi per la mente; l'invenzione poi del contrappasso, elemento superbo, unico.
Dante, uomo universale, la Divina Commedia, testo universale, la cultura di ognuno di noi è imprescindibile dalla lettura di questa opera, patrimonio dell'umanità intera.
“Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”
Non capirò mai gli editori italiani, quando si mettono a fare queste scelte editoriali: cominciare, per poi finire subito peraltro, a pubblicare una serie di dodici libri, dal secondo. Ma che senso ha? Ebbene qui ci sono riusciti benissimo, pubblicano il secondo, ignorando il primo, poi pubblicano dopo un anno il terzo e poi è finita lì.
In ogni caso, per quanto possa valere, questa serie ha come figura centrale l'agente antiterrorismo più in gamba d'America, Mitch Rapp, che in questo libro ha deciso di cambiare vita (e noi non sapremo neanche mai il perchè, visto che cominciamo a leggere il secondo episodio). In ogni caso prima di fare questa scelta dovrà portare a compimento un'ultima missione (sì, non è che sia poi originalissima ‘sta cosa, eh?): “eliminare” in maniera pulita un “irreprensibile” industriale tedesco che sta vendendo componenti tecnologici che permetterebbero a Saddam Hussein di ricostituire il proprio arsenale atomico. Nel corso dell'operazione si accorge che qualcuno di insospettabile sta cercando di “eliminare” lui. Isolato e senza copertura, dovrà lottare per la propria vita e per quella della donna che ama, ma anche per fare piazza pulita del marcio che si annida nelle alte sfere della politica americana.
La terza opzione è una partita a scacchi (non delle migliori, diciamolo subito) che vede una contrapposizione americana tra l'amministrazione democratica e la CIA.
Se avete voglia di leggere seriamente i libri di Vince Flynn con protagonista Mitch Rapp, potete seriamente prendere in considerazione di procurarveli e leggerveli in lingua originale - trovate qui molte recensioni dei libri americani, immagino dunque che dall'altra parte dell'oceano sia molto seguito questo autore - altrimenti, esistono autori di spy-story migliori e molto meglio pubblicati qui in Italia.
Esistono romanzi migliori in circolazione.
Mi ricordo molto vagamente che questa fu una collana allegata ad un giornale in cui ogni libro doveva rappresentare un peccato capitale (?). Da qualche parte in libreria doverei avere altri scheletri come questo.
Il thriller è sicuramente coinvolgente, ma scritto con troppa semplicità; adesso non saprei dire se è nato prima il film, o prima il libro, ma di certo se il film è godibile (o per lo meno lo è una Sharon Stone molto conturbante) il libro non lo è altrettanto.
Credo che si possa benissimo saltarne la lettura e recuperarsi la pellicola, nel caso non lo avete mai visto e avete da perdere un paio di orette.
Stare qui a provare a cucire addosso le stelline al Sommo Poeta, mi sembra quasi un'eresia e non vorrei ritrovarmi per questo in uno dei suoi gironi.
Mi sembra poi impossibile dire qualcosa che non sia già stato detto chissà quante volte, in tutte le forme e soprattutto da persone molto più competenti di me.
Dante Alighieri, uomo di immensa cultura, di elevatissima intelligenza e cuore appassionato., credo sia l'unico autore oltre a William Shakespeare a non aver bisogno di alcun commento. E' universalmente conosciuto, fa parte del substrato culturale dell'intera umanità, è nella coscienza e conoscenza collettiva di noi tutti, ed è italiano.
Nel mondo non c'è mai stato un altro Dante e questo dovrebbe inorgoglirci come popolo, come terra che ha dato i natali a un genio di tale portata, come Leonardo da Vinci; quanto spesso dimentichiamo quali persone hanno vissuto sulla nostra Italia.
La Divina Commedia è un compendio universale di letteratura, filosofia, sociologia, politica, teologia, uno scanner degli animi umani, dei loro travagli, delle loro colpe, delle loro felicità. Un'opera d'arte che ha un fascino irresistibile, intramontabile.
Straordinario. Un capolavoro. Dante ancora oggi è attuale come nel 1200, mai, in nessun'altra opera troverete delle immagini così vivide, un vortice di descrizioni che sono affreschi per la mente; l'invenzione poi del contrappasso, elemento superbo, unico.
Dante, uomo universale, la Divina Commedia, testo universale, la cultura di ognuno di noi è imprescindibile dalla lettura di questa opera, patrimonio dell'umanità intera.
“Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”
Un discreto romanzo di fantascienza che si fa leggere senza pretese, senza per altro sprecare molto tempo. Non vi aspettate nulla di che perchè i classici della fantascienza sono altri, ma se avete del tempo che vi avanza potete impiegarlo in questa veloce lettura.
E' la storia di un essere umano, Sandy, nato e trasformato geneticamente da una razza aliena su un'astronave interstellare degli extraterrestri Hakh'hli. Ora Sandy è pronto per tornare sulla Terra e gli alieni sono animati delle migliori intenzioni, ma...
Discreto.
Grandioso seguito di “Viaggio allucinante”, qui un Asimov senza i confini che gli erano stati imposti sulla lavorazione del sopra citato per via della sceneggiatura del film già in lavorazione, ne esce un libro molto più coinvolgente e meglio strutturato probabilmente.
Personalmente amo il “buon Dottore” in ogni sua forma e questo probabilmente pregiudica il mio spirito critico ma la sua capacità di raccontare la fantascienza in termini semplici e tuttavia credibili, è talmente disarmante che non si può fare altrimenti.
La storia è quasi la stessa di “Viaggio allucinante”, degli scienziati che saranno miniaturizzati per entrare in un corpo umano e più precisamente nel suo cervello per dare vita ad una avventura fantascientifica che farà correre la fantasia in maniera molto intelligente, menzione speciali poi per le righe finali, geniali.
Atmosfere cupe, un eroe che stranamente sembra un antieroe e ben poca della leggera ironia del solito “dottore”. Unico punto debole, probabilmente l'incipit che sicuramente poteva scorrere piu' spedito; di contro la caratterizzazione dei personaggi e' molto ben fatta cosi' come l'ambientazione, accattivante e non convenzionale.
Da leggere insieme a “Viaggio allucinante”.
Tutti i racconti, in originale “The Complete Stories” è un'antologia di racconti di fantascienza di Isaac Asimov, raggruppata in 2 volumi usciti rispettivamente nel 1990 e nel 1992. Contengono insieme oltre 80 storie scritte fra gli anni quaranta e settanta, più lettere e poesie scritte da Asimov stesso. Entrambi i volumi sono stati pubblicati in italiano, nel 1991 e nel 1992, più un terzo volume, non presente nella collana originale, nel 1996. Asimov produsse un vasto numero di racconti, in particolare nel periodo tra il 1939 e il 1959, usciti su riviste come “Astounding Science Fiction” dell'amico John W. Campbell e “Galaxy Science Fiction”.
Isaac Asimov è stato un biochimico, scrittore di fantascienza, giallista e anche divulgatore scientifico russo naturalizzato statunitense. Credo che non abbia molto bisogno di presentazioni, almeno per chi è un poco avvezzo al genere fantascienza; comunque le sue opere sono considerate una pietra miliare sia nel campo della fantascienza sia in quello della divulgazione scientifica. È autore di una vastissima e variegata produzione, stimata intorno ai 500 volumi pubblicati, incentrata non solo su argomenti scientifici, ma anche sul romanzo poliziesco, la fantascienza umoristica e la letteratura per ragazzi.
Il contributo più esteso alla fantascienza è stato dato da Asimov col suo celebre “Ciclo delle Fondazioni”, una serie di racconti scritti tra il 1942 e il 1949 e pubblicati in quegli anni sulla rivista di John W. Campbell, Astounding Science Fiction. I racconti, poi raccolti in tre volumi (Cronache della galassia, Il crollo della galassia centrale, L'altra faccia della spirale), narrano della caduta dell'Impero galattico e dei lunghi anni d'interregno e di barbarie che ne seguono. Nello stesso periodo in cui Asimov era impegnato nella stesura della serie della Fondazione, egli scrisse anche i primi dei suoi racconti sui robot positronici. Asimov per primo rinnovò il concetto di robot, trasformandolo da versione futuristica del mostro di Frankenstein tipico della fantascienza precedente a creatura versatile e realizzata su scala industriale per fungere da aiutante, o sostituto, dell'uomo.
Vorrei ricordare qui le sue famose tre leggi:
Prima Legge
Un robot non può recare danno a un essere umano, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.
Seconda Legge
Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, a meno che questi ordini non contrastino con la Prima Legge.
Terza Legge
Un robot deve salvaguardare la propria esistenza, a meno che questa autodifesa non contrasti con la Prima o la Seconda Legge.
Legge Zero
Un robot non può danneggiare l'Umanità, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, l'Umanità riceva danno;
Tali Leggi sono state spesso utilizzate anche in romanzi di altri autori. Asimov, tuttavia le ha sempre considerate le Sue Leggi e non ha mai autorizzato alcuna citazione, sebbene lasciasse gli autori liberi di fare riferimento ad esse.
Credo che questa raccolta sia fondamentale per chi volesse conoscere a fondo l'ideologia di uno dei più grandi scrittori di fantascienza di tutti i secoli. Tutti i racconti di Asimov è un'antologia che non può mancare nella libreria di un appassionato di fantascienza, perchè Asimov fu l'autore di fantascienza più prolifico e ammirato in Italia e nel resto del mondo.
Tra i migliori racconti di Asmiov, cito, ma sono davvero pochi, ma qualcuno bisogna pur sceglierlo:
• Robbie
• Essere razionale
• Bugiardo!
• Circolo vizioso
• Meccanismo di fuga
• Il destino di Marte
• Chissà come si divertivano
• Question
• L'uomo bicentenario
Consiglio tuttavia a chi voglia cimentarsi con i libri del buon dottore di partire con i suoi libri, il ciclo dell'impero e della fondazione oppure dalle antologie in cui i racconti sono scelti da lui stessi e divisi per argomento per una migliore comprensione della vastità della sua produzione.
Personalmente penso che manca tantissimo un autore come Asimov, oggi.
Quando si segue una collana, come in questo caso, si hanno principalmente due vie: si comprano tutti i numeri e poi si pesca tra i vari numeri di volta in volta cosa leggere, oppure si comperano solo i numeri che realmente interessano. In quest'ultimo caso si fa una scelta oculata in base alle proprie preferenze e tutto finisce bene. Nel primo caso ovviamente c'è il rischio di prendere un sacco di libri che poi effettivamente non hai mai tempo di leggere, ma se sei un vero collezionista non puoi farne a meno.
Ecco probabilmente il mio caso è il secondo e questo libro è stato comperato in quanto seriale della collana; stranamente sono riuscito anche a leggerlo, anche considerando il fatto che il genere cyberpunk non mi ha mai entusiasmato più di tanto.
In ogni caso, Luce virtuale è un romanzo di fantascienza cyberpunk di William Gibson pubblicato nel 1993. È il primo libro della cosiddetta Trilogia del ponte. Il termine “luce virtuale”, ripreso nel titolo, è stato coniato dallo scienziato Stephen Beck per descrivere uno strumento che produce sensazioni ottiche senza l'impiego di fotoni.
La trama è presto scritta: San Francisco, anno 2005. Chevette Washington è una ciclista corriere in un mondo dominato dallo scambio virtuale di dati, si guadagna da vivere consegnando i beni e le informazioni secondo la “vecchia maniera”, per proteggerli dagli hacker. Durante una consegna riesce ad impadronirsi dei suoi occhiali LV. Un particolare tipo di occhiali, in grado di ricreare una realtà virtuale nella corteccia visiva di chi li sta indossando. Chevette non sa che molte persone sono disposte a uccidere per averli. Chevette troverà un alleato in un ex poliziotto, la cui vita è stata distrutta da un attacco hacker; tuttavia la loro strada sarà disseminata da violenze, omicidi e ricatti.
Come dicevo il mondo cyberpunk non mi hai mai affascinato, e l'argomento dalla realtà virtuale, che in quegli anni era un argomento piuttosto all'avanguardia, riletto oggi sa un po' di stantio e vecchio, cosa che per me non dovrebbe mai succedere con un buon libro di fantascienza. La prosa in più non è stata fluida, e ho trovato affascinante solo il mondo che viene tratteggiato, specialmente quello del Ponte con interessanti trasformazioni culturali, politiche e religiose.
Direi per concludere che è un libro senza infamia e senza lode. Sinceramente non lo consiglierei neanche ai neofiti del genere, direi che possa essere destinato a chi desideri collezionare l'opera completa del Gibson.
Tutti i racconti, in originale “The Complete Stories” è un'antologia di racconti di fantascienza di Isaac Asimov, raggruppata in 2 volumi usciti rispettivamente nel 1990 e nel 1992. Contengono insieme oltre 80 storie scritte fra gli anni quaranta e settanta, più lettere e poesie scritte da Asimov stesso. Entrambi i volumi sono stati pubblicati in italiano, nel 1991 e nel 1992, più un terzo volume, non presente nella collana originale, nel 1996. Asimov produsse un vasto numero di racconti, in particolare nel periodo tra il 1939 e il 1959, usciti su riviste come “Astounding Science Fiction” dell'amico John W. Campbell e “Galaxy Science Fiction”.
Isaac Asimov è stato un biochimico, scrittore di fantascienza, giallista e anche divulgatore scientifico russo naturalizzato statunitense. Credo che non abbia molto bisogno di presentazioni, almeno per chi è un poco avvezzo al genere fantascienza; comunque le sue opere sono considerate una pietra miliare sia nel campo della fantascienza sia in quello della divulgazione scientifica. È autore di una vastissima e variegata produzione, stimata intorno ai 500 volumi pubblicati, incentrata non solo su argomenti scientifici, ma anche sul romanzo poliziesco, la fantascienza umoristica e la letteratura per ragazzi.
Il contributo più esteso alla fantascienza è stato dato da Asimov col suo celebre “Ciclo delle Fondazioni”, una serie di racconti scritti tra il 1942 e il 1949 e pubblicati in quegli anni sulla rivista di John W. Campbell, Astounding Science Fiction. I racconti, poi raccolti in tre volumi (Cronache della galassia, Il crollo della galassia centrale, L'altra faccia della spirale), narrano della caduta dell'Impero galattico e dei lunghi anni d'interregno e di barbarie che ne seguono. Nello stesso periodo in cui Asimov era impegnato nella stesura della serie della Fondazione, egli scrisse anche i primi dei suoi racconti sui robot positronici. Asimov per primo rinnovò il concetto di robot, trasformandolo da versione futuristica del mostro di Frankenstein tipico della fantascienza precedente a creatura versatile e realizzata su scala industriale per fungere da aiutante, o sostituto, dell'uomo.
Vorrei ricordare qui le sue famose tre leggi:
Prima Legge
Un robot non può recare danno a un essere umano, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.
Seconda Legge
Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, a meno che questi ordini non contrastino con la Prima Legge.
Terza Legge
Un robot deve salvaguardare la propria esistenza, a meno che questa autodifesa non contrasti con la Prima o la Seconda Legge.
Legge Zero
Un robot non può danneggiare l'Umanità, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, l'Umanità riceva danno;
Tali Leggi sono state spesso utilizzate anche in romanzi di altri autori. Asimov, tuttavia le ha sempre considerate le Sue Leggi e non ha mai autorizzato alcuna citazione, sebbene lasciasse gli autori liberi di fare riferimento ad esse.
Credo che questa raccolta sia fondamentale per chi volesse conoscere a fondo l'ideologia di uno dei più grandi scrittori di fantascienza di tutti i secoli. Tutti i racconti di Asimov è un'antologia che non può mancare nella libreria di un appassionato di fantascienza, perchè Asimov fu l'autore di fantascienza più prolifico e ammirato in Italia e nel resto del mondo.
Tra i migliori racconti di Asmiov, cito, ma sono davvero pochi, ma qualcuno bisogna pur sceglierlo:
• Robbie
• Essere razionale
• Bugiardo!
• Circolo vizioso
• Meccanismo di fuga
• Il destino di Marte
• Chissà come si divertivano
• Question
• L'uomo bicentenario
Consiglio tuttavia a chi voglia cimentarsi con i libri del buon dottore di partire con i suoi libri, il ciclo dell'impero e della fondazione oppure dalle antologie in cui i racconti sono scelti da lui stessi e divisi per argomento per una migliore comprensione della vastità della sua produzione.
Personalmente penso che manca tantissimo un autore come Asimov, oggi.
L'idea è superba, a chi non piacerebbe essere catapultato indietro nel tempo per trascorrere una giornata in una citàà del due-trecento in pieno medioevo? Vedere la vita, i colori, sentire gli odori, camminare tra la gente per le strade... curiosare nelle botteghe. Tutto questo è possibile tramita questo libro che con descrizioni vivide e accurate ti porta in un viaggio all'interno della storia medievale.
Il giorno dello sciacallo è un romanzo thriller scritto da Frederick Forsyth, pubblicato nel 1971. È considerato dalla critica come uno dei più famosi libri di spionaggio e infatti fu il primo best-seller dell'autore. La descrizione fatta dell'omicidio sul libro è la stessa dinamica dell'attentato reale.
Lettori del libro furono il terrorista Carlos, tra i cui effetti personali fu ritrovata una copia; un'altra copia la possedette Yigal Amir, il giovane estremista di destra che assassinò nel 1995 Rabin, l'allora Primo ministro d'Israele: la polizia stabilì che usò il testo come manuale d'assassinio. Esistono anche due versioni cinematografiche del libro: Il giorno dello sciacallo del 1973 e The Jackal del 1997.
La trama è presto scritta: un sicario professionista è incaricato di uccidere il Presidente francese Charles De Gaulle. L'Organisation armée secrète guidata da Marc Rodin contatta, dopo averlo selezionato da un'ampia rosa di candidati, un sicario professionista per ucciderlo. Il presidente francese, che ha finalmente concesso all'Algeria l'indipendenza dopo oltre cento anni di dominio coloniale, agli occhi dell'OAS si è macchiato di della gravissima colpa di aver amputato la patria francese. Lo sciacallo, il nome deciso dal killer, dovrà agire in segreto per portare a compimento la sua missione. Il killer viene seguito però dal più pignolo investigatore della polizia, Claude Lebel. Investito di poteri eccezionali dal Governo francese, Lebel inizia una battaglia a distanza con lo Sciacallo che tenta di sfuggire ai suoi inseguitori percorrendo, in un susseguirsi mozzafiato di episodi, tutta la Francia.
Credo che questo sia stato il mio primo contatto con quello che io considero il vero maestro delle spy-stories (più del paturnioso Le Carrè), un libro straordinario che per gli amanti del genere è davvero qualcosa che non può mancare. Il ritmo è incalzante, i dettagli resi nella massima perfezione, i due personaggi principali, contrapposti nei loro ruoli, sembrano prendere vita davanti agli occhi del lettore; il linguaggio è scorrevole, le azioni sono descritte benissimo e la tensione è palpabile, con un patos che non cala mai durante tutta la storia.
Molti autori di oggi del genere spionistico, tendono a stupire il lettore con trovate che impressionano sulle pagine di un libro, ma che nella realtà difficilmente avvengono, invece il punto di forza di questo libro è che tutto quello che è descritto nella storia o è vero o è verosimile,nel senso che potrebbe accadere realmente!
Insomma una caccia all'uomo sfrenata, personaggi portentosi, ritmo palpitante senza mai un calo, direi che siamo ai pesi massimi della letteratura spionistica e in particolar modo della sfida “caccia all'uomo”.
Un capolavoro di immensa fattura! Non lascio il voto massimo perché secondo me è appena inferiore a “Il pugno di Dio”, vero caposaldo per me di tutta la letteratura di questo genere.
Da leggere a chi piacciono le cacce all'uomo, i ritmi indiavolati e senza respiro!
Tutti i racconti, in originale “The Complete Stories” è un'antologia di racconti di fantascienza di Isaac Asimov, raggruppata in 2 volumi usciti rispettivamente nel 1990 e nel 1992. Contengono insieme oltre 80 storie scritte fra gli anni quaranta e settanta, più lettere e poesie scritte da Asimov stesso. Entrambi i volumi sono stati pubblicati in italiano, nel 1991 e nel 1992, più un terzo volume, non presente nella collana originale, nel 1996. Asimov produsse un vasto numero di racconti, in particolare nel periodo tra il 1939 e il 1959, usciti su riviste come “Astounding Science Fiction” dell'amico John W. Campbell e “Galaxy Science Fiction”.
Isaac Asimov è stato un biochimico, scrittore di fantascienza, giallista e anche divulgatore scientifico russo naturalizzato statunitense. Credo che non abbia molto bisogno di presentazioni, almeno per chi è un poco avvezzo al genere fantascienza; comunque le sue opere sono considerate una pietra miliare sia nel campo della fantascienza sia in quello della divulgazione scientifica. È autore di una vastissima e variegata produzione, stimata intorno ai 500 volumi pubblicati, incentrata non solo su argomenti scientifici, ma anche sul romanzo poliziesco, la fantascienza umoristica e la letteratura per ragazzi.
Il contributo più esteso alla fantascienza è stato dato da Asimov col suo celebre “Ciclo delle Fondazioni”, una serie di racconti scritti tra il 1942 e il 1949 e pubblicati in quegli anni sulla rivista di John W. Campbell, Astounding Science Fiction. I racconti, poi raccolti in tre volumi (Cronache della galassia, Il crollo della galassia centrale, L'altra faccia della spirale), narrano della caduta dell'Impero galattico e dei lunghi anni d'interregno e di barbarie che ne seguono. Nello stesso periodo in cui Asimov era impegnato nella stesura della serie della Fondazione, egli scrisse anche i primi dei suoi racconti sui robot positronici. Asimov per primo rinnovò il concetto di robot, trasformandolo da versione futuristica del mostro di Frankenstein tipico della fantascienza precedente a creatura versatile e realizzata su scala industriale per fungere da aiutante, o sostituto, dell'uomo.
Vorrei ricordare qui le sue famose tre leggi:
Prima Legge
Un robot non può recare danno a un essere umano, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.
Seconda Legge
Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, a meno che questi ordini non contrastino con la Prima Legge.
Terza Legge
Un robot deve salvaguardare la propria esistenza, a meno che questa autodifesa non contrasti con la Prima o la Seconda Legge.
Legge Zero
Un robot non può danneggiare l'Umanità, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, l'Umanità riceva danno;
Tali Leggi sono state spesso utilizzate anche in romanzi di altri autori. Asimov, tuttavia le ha sempre considerate le Sue Leggi e non ha mai autorizzato alcuna citazione, sebbene lasciasse gli autori liberi di fare riferimento ad esse.
Credo che questa raccolta sia fondamentale per chi volesse conoscere a fondo l'ideologia di uno dei più grandi scrittori di fantascienza di tutti i secoli. Tutti i racconti di Asimov è un'antologia che non può mancare nella libreria di un appassionato di fantascienza, perchè Asimov fu l'autore di fantascienza più prolifico e ammirato in Italia e nel resto del mondo.
Tra i migliori racconti di Asmiov, cito, ma sono davvero pochi, ma qualcuno bisogna pur sceglierlo:
• Robbie
• Essere razionale
• Bugiardo!
• Circolo vizioso
• Meccanismo di fuga
• Il destino di Marte
• Chissà come si divertivano
• Question
• L'uomo bicentenario
Consiglio tuttavia a chi voglia cimentarsi con i libri del buon dottore di partire con i suoi libri, il ciclo dell'impero e della fondazione oppure dalle antologie in cui i racconti sono scelti da lui stessi e divisi per argomento per una migliore comprensione della vastità della sua produzione.
Personalmente penso che manca tantissimo un autore come Asimov, oggi.
Zoom è il marchio editoriale digitale di Feltrinelli. Questi libri digitali sono proposte di letture, racconti, romanzi brevissimi, a volte estratti da libri già pubblicati che vogliono essere una nuova idea di libro: economico, veloce e maneggevole con costi ridottissimi. In Zoom si trovano libri che finora non si potevano pubblicare per via dei costi della carta stampata e di tutto il processo di pubblicazione.
In particolare questo “La peste dell'anno uno” è nella raccolta “Zoom Filtri” che racchiude un catalogo di racconti e romanzi gialli, rosa, di fantascienza, fantasy e horror. Per l'appunto questo da me letto rientra nella fascia “horror”, anche se effettivamente di horror c'è molto poco; direi che rientra più nella fascia post-apocalittica con una trama molto ben congegnata e piena di attesa feroce che lascerà non poche bocche aperte nel finale.
Anche se con pochissime pagine la storia riesce a rendere perfettamente l'idea dell'angoscia del “dopo”, della claustrofobia dopo un evento totale come una peste mondiale. Una bambina saprà narrare perfettamente anche se con un linguaggio semplice le sue vicende in un universo di follia isolazionista. Feroce, crudele, angosciante, claustrofobico: un allucinante frammento nel quale una ragazzina, voce narrante, ci conduce con il suo linguaggio sincero e alquanto sgrammaticato in un universo fatto di isolamento e di follia. Sarà un piccolo spiraglio in una siepe che aprirà i suoi occhi verso una verità indicibile.
Veloce e devastante.
Ennesimo libro che leggo sui gatti, quando ne trovo uno non so resistere e comincio a leggerlo, ma purtroppo ennesima ripetizione in ridondanza degli stessi concetti e consigli comuni a tutti questi libri. Ok, l'argomento è quello ma ci si aspetta sempre qualcosa di nuovo, detto in maniera migliore o semplicemente riportare concetti in una forma allegra e simpatica.
La mia idea dopo averne letti quattro è la seguente: limitatevi a comperarne uno, tipo “Cats for Dummies”, il migliore secondo me e poi imparate ad osservare il vostro micio, interagite con lui e solo l'esperienza diretta della vostra vita vissuta insieme a lui potrà farvi da maestro per tutte le gioie e i problemi che affronterete insieme.
Esistono anche, incredibile a dirsi, luoghi dove i libri non possono arrivare.
Antologia personale (Nightfall and Other Stories) è un'antologia di racconti fantascientifici di Isaac Asimov del 1969. In questa antologia sono stati inoltre raggruppati tutti i racconti presenti in “Through a Glass”, “Clearly”, antologia inedita in Italia.
In Italia originariamente è stata pubblicata in tre volumi nel 1971 nella collana fantascientifica Urania, in tre numeri consecutivi: n.568 (13 giugno), 569 (27 giugno) e 570 (11 luglio). Poi ripresa da Mondadori in questa edizione per le librerie con due volumetti racchiusi un cofanetto. Malgrado non ci siano chiare note esplicative, l'edizione italiana dell'antologia di Asimov vede l'assenza di tre racconti rispetto all'edizione originale.
Il cofanetto racchiude l'antologia che Isaac Asimov ha curato personalmente scegliendo i migliori dei suoi racconti, ordinandoli cronologicamente e premettendo a ciascuno una nota speciale, e forse più che le storie (che si possono trovare in altre raccolte), la parte più succosa sono i suoi gustosi aneddoti, in cui lo scrittore spiega come sono nati i racconti oppure i fatti correlati ad essi.
Che io sia un fervente fan del buon dottore è cosa nota e questi racconti brevi e meno brevi sono davvero imperdibili, con gli aneddoti che sono essi stessi dei racconti a parte.
Per chi ama Asimov, imperdibile.