Ratings1
Average rating5
Stiamo assistendo a un cambiamento epocale nel consumo dei musei, le cui conseguenze non sembrano essere apprezzate nella loro reale portata: moltiplicazione e concentrazione dell'accesso, trasformazione in "brand name", assoluta preminenza del contenitore sul contenuto, caduta verticale della comprensione. In queste condizioni è sempre più difficile che gli oggetti conservati nei musei svolgano alcuna funzione culturale. Le tecnologie digitali possono costituire uno strumento fondamentale per correggere questa situazione, ma sono tuttora vittime di un approccio distorcente sia da parte dei ricercatori tecnologi che da parte dei curatori museali. Affrontare questo caso è importantissimo perché investe il problema del come (non) si promuove l'innovazione tecnologica e la sua ricaduta in un settore, quello dei beni culturali, strategico per l'Italia.
Reviews with the most likes.
Bellissimo! E tristemente reale!
Un libro veramente bello!
È difficile che ci si riesca a fare quattro risate con i libri proposti come doveri universitari e invece! Beh, alla fine l'autore non fa altro che descrivere la triste realtà riguardante musei e, soprattutto, frequentatori di musei...forse non dovrei ridere così tanto, ma dopotutto prenderla troppo sul serio sarebbe davvero deprimente!
Viva i musei italiani! Ahahaha.