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When you read a book every day for two months, you develop a relationship with the book. That's what happened with Italian Folktales. I felt like I grew to know Italy through both space and time through the hundreds of stories in this book, stories from every part of Italy, over seven hundred pages of stories. Many had familiar elements; I read stories that reminded me of Hansel and Gretel, Cinderella, and Sleeping Beauty, among others. Most had at least some of the classic characteristics of fairy tales, including royalty, magic, the number three, talking animals, and happily ever after endings. I didn't want this book to come to an end.
Questo libro me lo fecero prendere a scuola, come lettura per le vacanze estive. Credo che a tutti più o meno toccò in sorte. Rispetto però ad altre letture imposte, questa era di Calvino, insomma mica del primo passato.
E infatti anche se ovviamente queste fiabe non sono state scritte da lui, ma sono state raccolte e curate dall'autore, sono molto Calviniane; tante fiabe, di tutt'Italia, alcune bellissime, altre crudeli, alcune per bambini, altre per ragazzi, qualcuna forse per adulti.
“Le fiabe sono vere”, disse Calvino. E infatti molte lo sono. Tra magia e mistero, un bellissimo viaggio nel mondo della nostra tradizione popolare, che è varia, multicolore, incredibilmente potente. Ancora oggi è uno dei testi che conservo con maggiore affetto e di cui non potrei mai separarmi, insieme alla raccolta dei fratelli Grimm.
«Le fiabe di Calvino piacciono ai piccoli e ai grandi; sono un capolavoro della letteratura, che affonda le sue radici nella tradizione popolare. Calvino ne è l'autore in quanto ha organizzato, rielaborato e trascritto il meglio dell'immenso patrimonio fiabistico del folclore italiano, che gli studiosi avevano raccolto dalla viva voce del popolo» (E. Zamponi).
Da leggere e da conservare.