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Eccomi qui con la recensione di uno dei libri più attesi del 2024: “GLI AGHI D'ORO” di Micheal McDowell, pubblicato da Neri Pozza.
Questo è un libro autoconclusivo, quindi dimenticatevi della saga di Blackwater, perché ci troviamo di fronte a qualcosa di totalmente diverso. Niente elementi fantasy qui, ma vi assicuro che i brividi per le morti dei personaggi sono assicurati!
Immergetevi nel racconto della disparità di classi a New York nel 1882, tra i ricchi Stalloworth e i poveri Shanks. I primi cercano di ripulire la città dalla povertà e dalla corruzione, ma presto si troveranno a subire le conseguenze delle loro azioni.
Due famiglie potenti si scontrano, cercando di farci tifare per una o per l'altra, ma alla fine, a mio avviso, solo Helen farà la cosa giusta.
Gli Stalloworth iniziano il 1882 con una crociata nel Triangolo Nero, cercando di abbassare il tasso di criminalità. L'iniziativa è giusta, ma il problema nasce dal modo in cui agiscono: togliendo senza dare nulla in cambio. Questo non fa altro che mantenere chi è già povero nella miseria. Ma l'accanimento vero è contro le Shanks, che subiranno perdite e promettono vendetta, una vendetta servita fredda e in modo crudele.
Siete pronti a lasciarvi coinvolgere in questa avvincente lettura?