Premetto che questo è uno dei libri meglio scritti che abbia mai letto, a sprazzi sono rimasto davvero a bocca aperta di fronte a quello che leggevo, per esempio nel primo capitolo (ma a memoria non ne ricordo altri di così memorabili, che voglia dire qualcosa?). Detto questo però ho trovato il libro troppo frammentario, prolisso, erano davvero necessarie 880 pagine per raccontare tutto ciò? A parte i continui flashback da un'epoca ad un'altra non facilissimi da seguire, ho trovato alcuni capitoli semplicemente poco interessanti, piccoli stralci quasi buttati là di cui non ho capito l'importanza. Insomma un'opera stilisticamente ottima, che disegna un interessante ritratto dell'America ma che non è riuscita a coinvolgermi completamente.
Sinceramente deludente, l'ho trovato inconsistente, una storia priva di attrattiva, con il consueto stile poetico dello scrittore che per una volta ho trovato “fuori posto”.
Baricco: è vero che hai scritto alcuni libricini che sono secondo me stupendi (Novecento, Seta, Oceano Mare), ma non è che adesso penserai che basta fare un libro di pochissime pagine perchè diventi automaticamente un capolavoro, vero??
Premetto che non sono riuscito a leggere più di 150 pagine di questo libro, ma di sicuro mi sono bastate per capire che questa scrittrice non fa per me.
Sarà che io prediligo uno stile di scrittura con periodi lunghi e ragionati, dove ti puoi fermare a rileggere una frase anche 2 o 3 volte per apprezzarne in pieno la bellezza, ma lo stile della Mazzantini proprio non mi va giù...E' così diretto, fatto di brevissime frasi, periodi smozzicati, metafore (ab)usate come fossero noccioline, che il libro scorre via senza che te ne accorga, senza lasciare veramente traccia, a meno di non lasciarsi coinvolgere dalla storia in sè, che peraltro mi è parsa interessante.
In più, probabilmente anche il fatto che sono un uomo mi rende difficile immergermi a fondo in un libro in cui tutto è raccontato attraverso un solo punto di vista, quello della protagonista, con le sue ansie, paure e angoscie che, forse proprio tramite il modo di scrivere dell'autrice, vengono trasmesse al lettore in modo a mio parere esasperato.
Trovo difficile aggiungere qualcosa di un libro di cui è già stato detto e scritto tutto...Posso solo dire che è da leggere assolutamente: è raro che un libro riesca ad avere una storia interessante e allo stesso tempo a porre così tanti spunti di riflessione sul mondo e sulla vita.
Non conoscevo ancora McEwan, diciamo che ho acquistato questo libro un po' alla cieca perchè mi aveva colpito la copertina e perchè la trama mi sembrava interessante e complicata al punto giusto...
Bè dopo averlo letto non posso fare altro che consigliarlo a chiunque: un libro intenso, una storia decisamente originale, interessante, avvincente...Una storia d'amore sofferta, intrigante e commovente.
E, cosa da non sottovalutare, uno stile di scrittura perfettamente equilibrato e orginale: McEwan ha un modo di raccontare le storie credo unico nel suo genere, si percepisce che è uno scrittore completamente “padrone” della storia e che sa snocciolartela con perfetta conoscenza dei tempi e dei modi della narrazione...
Che dire, sicuramente uno dei migliori libri che abbia letto nella mia breve vita, se non il migliore...lo consiglio a tutti!
Non mi è piaciuto quanto Norvegian wood ma devo dire che anche in questo libro Murakami ha saputo dipingere una serie di personaggi (in particolare il protagonista, ma anche Yuki, la receptionist, gotanda,...) cui trovo sia impossibile non affezionarsi.
Malgrado le 500 pagine si legge davvero tutto d'un fiato.
Questo non è un libro ma IL Libro. Philip Roth è un maestro nell'ammaliare il lettore, ti travolge con una valanga di parole da cui ti lasci volentieri cullare e poi, quando meno te lo aspetti, affonda la spada/penna e dà alla storia la piega che lui ha deciso di darle, lasciandoti soddisfatto e piacevolemente esanime.
Il testo, molto breve, è in diviso in piccoli capitoli, che presentano ciascuno una diversa lezione di fisica, spaziando attraverso gli argomenti di maggiore interesse della materia, dalla meccanica quantistica alla teoria della relatività di Einstein.
Visto lo spazio ristretto è inevitabile che gli argomenti non possano essere presentati in modo esaustivo, tuttavia ho trovato il modo di raccontare dell'autore molto avvicente, tando da aver destato la mia curiosità, nonostante la fisica sia una materia su cui non ho mai capito granché...
Molto interessante l'argomento trattato. Non ho apprezzato però la modalità in cui viene presentato: troppi esperimenti molto simili tra loro, e poco o nulla per quanto riguarda l'applicazione dei concetti alla vita reale.
Devo dire che ho trovato questo libro piuttosto difficile da leggere. Non tanto per la scrittura che tutto sommato, malgrado il flusso di pensieri a volte un po' ostico da seguire, scorre abbastanza fluida, quanto per il fatto che il protagonista del libro, che è anche il narratore della storia, è uno dei personaggi più negativi e sgradevoli della letteratura da me conosciuta.
La parte finale, davvero esilarante e degna del miglior Roth, è emblematica nel riassumere il carattere a dir poco odioso del protagonista (e qui butto un innocente spoiler): quello che avviene è che l'ennesima donna che il nostro “eroe” tenta di portare a letto gli dice senza pietà tutto quello che pensa di lui, togliendo le parole di bocca a me e penso a qualsiasi altro lettore che come me era arrivato boccheggiante alla parte finale del libro.
“Non serve a niente che un uomo come te disapprovi tanto la propria vita. Sembri provare un piacere particolare, una sorta di orgoglio a fare di te stesso il bersaglio del tuo bizzarro umorismo.
[...] Per tutto il giorno la stessa solfa.
[...] E sei una persona estremamente intelligente, il che rende la cosa ancora più sgradevole”
Finalmente! Per 180 pagine ho pensato esattamente lo stesso di questo personaggio egoista, ossessionato dal sesso, dalla religione, dalla madre, eppure paradossalmente così intelligente e colto.
Insomma ho la sensazione che in questo libro Roth si sia divertito a vedere fin quanto può esaltare le zone d'ombra di un personaggio prima che il lettore schifato si stufi e lo mandi a quel paese...
Ero un po' scettico all'inizio perchè si tratta di un romanzo che Wallace non ha completato, ma le recensioni mi hanno convinto a provarci. Ne è valsa assolutamente la pena.
Il fatto che sia incompleto non mi permette di dargli le 5 stelle ma questo romanzo ha comunque una forza letteraria rara, data dalla grande abilità di scrittura di un genio. Consigliatissimo a tutti i fan di Wallace, ma anche per chi non lo conosce può essere una lettura sorprendente.