Come comprensibile dal titolo in questo libro Brian Greene tenta di spiegare come sono considerati lo spazio ed il tempo da un punto di vista fisico, approdando alle nuove ed incredibili immagini che si sono dipinte della realtà. A mio parere il risultato è un libro magnifico. La prosa di Greene è scorrevole, chiara e ricca di divertenti esempi grazie ai quali è in grado di spiegare ad un pubblico di profani concetti complessi senza mai fare eccessivo uso di formule matematiche e soprattutto senza mai banalizzare eccessivamente i contenuti. Dalla relatività generale alla meccanica quantistica, dall'entropia alla cosmologia inflazionaria l'autore accompagna il lettore lungo un viaggio nella fisica moderna toccando gli argomenti più interessanti. Questo è stato il primo libro che ho letto di questo autore, tuttavia ritengo che sarebbe stato meglio cominciare con il suo ben più noto “universo elegante”, poiché citato in molte note.
Trovo che possa essere adatto anche agli esperti del settore, ai quali Greene riserva delle note a fine capitolo in cui affronta gli argomenti utilizzando formule matematiche e lessico specifico.
Rimane comunque da puntualizzare che una lettura del genere andrebbe intrapresa con delle basi generali di fisica alle spalle in modo da apprezzarla maggiormente.
Nonostante l'ottima scrittura un punto negativo dell'opera sono le immagini che spesso, a causa della bassa qualità, rischiano di confondere le idee piuttosto che chiarirle.
Un'introduzione davvero originale alla fisica moderna.
Attraverso una lunga analogia Gilmore espone in maniera interessante e coinvolgente tutti i nodi e principi fondamentali della meccanica quantistica.
È perfetto sia per profani che hanno appena cominciato ad avventurarsi nel mondo del microcosmo, sia per esperti per acquisire un punto di vista diverso in merito a questa complessa parte della fisica.
I riferimenti ad esperimenti e concetti fisici si mescolano perfettamente con la storia di Alice rendendo piacevole la lettura.
Consigliatissimo
Come al solito per capire veramente un argomento è meglio affidarsi alla fonte dell'informazione.
Heisenberg offre un'analisi lucida, interessante e completa delle conseguenze alle due teorie che sconvolsero il novecento.
Partendo dalla breve storia della teorizzazione della meccanica quantistica ne sviluppa le radici filosofiche ed espone similitudini e differenze con le precedenti filosofie europee.
Libro consigliato per capire a fondo la teoria dei quanta. (Richiede conoscenze non troppo approfondite sulla fisica per evitare di perdere passaggi importanti di alcuni ragionamenti).
Questo libro è un ponte tra i libri divulgativi semplicisticamente sintetici e i saggi, tutto formule, complessi da seguire. Lo stile narrativo è fresco e accattivante, limpido nella spiegazione dei concetti. I procedimenti matematici non superano mai il livello di quinta superiore rendendo il saggio accessibile a tutti. Ho apprezzato infinitamente anche il fatto che non si sia limitata alla pura teoria ma che abbia anche incluso riferimenti alle applicazioni pratiche della teoria quantistica.
Pensare all'universo disorienta. Il tentativo di immaginare uno spazio infinitamente esteso, costellato da oggetti astronomici, le cui dimensioni superano di gran lunga la nostra reale capacità di comprensione, spesso oscura l'esistenza di un altro mondo ugualmente interessante, ugualmente estraniante: il mondo subatomico.
Il professore Antonio Ereditato accompagna il lettore in un complesso, ma affascinante, itinerario che ha per obbiettivo quello di trasmettere tutto ciò che il genere umano ha appreso in merito all' “universo invisibile”. Esperimenti e teorie sono eloquentemente illustrati in un racconto storico, arricchito da aneddoti che mostrano un lato inedito della fisica. La perfetta commistione tra argomentazioni scientifiche e vicende umane alleggerisce la lettura rendendola più che piacevole. Si tratta di un saggio estremamente ricco di contenuti, la maggior parte dei quali non viene quasi mai trattata nei libri di divulgazione scientifica; un esempio sono i due interi capitoli dedicati allo sviluppo ed al funzionamento dei macchinari o la particolare attenzione alla componente pratica degli esperimenti.
Un libro perfetto per i lettori di saggistica scientifica che si vogliono cimentare in una lettura impegnativa ma appagante. Difatti attraverso l'uso di grafici, immagini e sporadicamente di formule matematiche si riesce piano piano ad addentrarsi nella fisica dell'impossibilmente piccolo fino a giungere alle future probabili applicazioni, le quali probabilmente porteranno a scoperte che potrebbero sconvolgere il nostro modo di osservare la realtà.
“Un mattino, al risveglio da sogni inquieti, Gregor Samsa si trovò trasformato in un enorme insetto”.
Gregor Samsa si scopre prigioniero di un corpo che non gli appartiene, controllato da istinti ignoti che non riesce a comprendere e controllare pienamente. Il suo aspetto terrorizza e disgusta i suoi familiari e conoscenti che lo relegano alla totale solitudine. Lui però ha ancora una coscienza umana, un animo romantico e candido, ama ancora ascoltare la sorella Grete che suona il violino; “Come poteva essere proprio una bestia se la musica lo afferrava a tal punto?” . Capisce ciò che accade attorno a lui, comprende le problematiche che la sua condizione genera e vorrebbe scusarsi, vorrebbe parlare... ma non può, è solo.
Sebbene la trama risulti estremamente semplice le interpretazioni e le riflessioni che scatena sono così numerose e variegate da generare un racconto ambiguo e criptico. Nondimeno è semplice ritrovare nella trasformazione da uomo a scarafaggio una potente metafora della costrizione dell'essere umano alle regole di una società indifferente. Il protagonista tutte le mattine si alza alla stessa ora, per prendere lo stesso treno che lo porterà allo stesso luogo in cui per ore dovrà ripetere le stesse azioni. L'automatismo di questo stile di vita autoimposto privano la persona della sua identità fino a renderla un elemento completamente estraneo a se stessa. Perfino nel nucleo familiare in cui regnavano affetto e rispetto reciproco, Gregor Samsa è incapace di trovare reale compassione o comprensione. L'elemento di realismo magico serve ad amplificare il senso di alienazione ed incomunicabilità che contraddistinguono l'essere umano moderno. Inoltre il protagonista si preoccupa unicamente delle conseguenze pratiche, non si sofferma mai a riflettere sulle possibili cause accettando semplicemente la metamorfosi come una qualunque complicazione. La sconcertante passività del protagonista nei confronti della sua spaventosa condizione è un'evidente prova della sua rassegnazione di fronte ad un destino insondabile, di cui l'essere umano è continuamente vittima.
Kafka non usa mai tono accusatorio, con il suo stile, distaccato e asettico, riesce alla perfezione a trasmettere uno straziante senso di angoscia e di oppressione.
Finito di leggere tre giorni prima del mio aereo per Parigi. Una via di mezzo, ben riuscita a mio parere, tra una guida turistica ed un racconto di viaggi. Lo stile è informale e la scrittura scorrevole tanto che sembra di star parlando direttamente con l'autrice davanti a uno di quei banconi di zinco da lei tanto amati.
Inizialmente, leggendo i primi tre capitoli, non pensavo sarebbe stata una lettura particolarmente utile o emozionante. Invece dopo le prime 50 pagine è risultata una bellissima raccolta di esperienze e luoghi cari alla Dandini che mi ha permesso di arricchire il mio itinerario parigino. Non conoscendo molto di Parigi o della cultura francese ho trovato estremamente interessanti anche i riferimenti ai personaggi storici e alle loro storie.
Questo era un libro del quale avevo alte aspettative. L'idea alla base è estremamente interessante e il suo significato simbolico evidente. Mi ero approcciata inizialmente per le analogie con la metamorfosi di kafka, ma sfortunatamente non l'ho trovato altrettanto incisivo.
Lo stile è molto asciutto: le descrizioni sono ridotte al minimo indispensabile.
Il protagonista, col quale si fa molta fatica ad empatizzare, va in contro ad una serie sconnessa di avvenimenti surreali. Si riesce a percepire appieno l'atmosfera onirica su cui si basa l'intero libro ma gli elementi e i personaggi che si incontrano durante il racconto non sembrano assumere un vero e proprio significato. Solo a pochi si può effettivamente arrivare ad associare un senso simbolico (il letto Atlas come collegamento tra due realtà proprio come un vero letto da ospedale funge da supporto a chi lotta tra la vita e la morte; il fiume Sunzu; la sua trasformazione in vegetale ecc.).
Inoltre ho trovato irritante il morboso interesse sessuale del protagonista nei confronti di ragazze minorenni, in alcuni casi proprio bambine.
Per concludere mi è sembrato di arrivare alla fine di un vicolo cieco senza essere riuscita a godere di un bel panorama durante il percorso.
Ho trovato questo libro estremamente interessante. Dedicare un volume a questa importante cena è un'idea degna di ammirazione, così come l'impegno necessario per trasformarla in atto. A mio parere l'autrice è riuscita nel suo intento, ossia offrire una lucida descrizione dell'atmosfera del periodo dell'ascesa della teoria quantistica, arricchendo con spiritosi e interessanti aneddoti in merito ai protagonisti di tale rivoluzione concentrando le loro caratteristiche in un unico libro.
Tuttavia i riferimenti alle teorie scientifiche rischiano di confondere il lettore piuttosto che chiarirgli le idee. Giocano a sfavore dell'opera anche le eccessive ripetizioni di concetti, espressi ad oltranza lungo tutto il corso del libro, e i banali escamotage utilizzati per ricongiungersi alla storia principale dopo lunghe digressioni.
RIASSUMENDO l'ho trovata una lettura leggera e divertente, consigliabile prevalentemente ai lettori che da poco hanno iniziato ad avventurarsi all'interno del mondo della fisica quantistica e sono curiosi di conoscere più a fondo le personalità dei fisici che l'hanno sviluppata.
Dice infatti il mondo: «Tu hai dei bisogni, e dunque soddistali pure, giacché hai gli stessi diritti che hanno gli uomini piú poteni
e piú ricchi. Non temere di soddisfarli, anzi moltiplicali». Ecco qual è l'attuale insegnamento del mondo; e in questo appunto si ravvisa la libertà. Ora, che cosa vien fuori da questo diritto a moltiplicare i bisogni? Presso i ricchi, l'isolamento e il suicidio spiri-
tuale, e presso i poveri, l'invidia e l'omicidio: giacché i diritti sono stati concessi, ma i mezzi di soddisfare ai bisogni non sono stati ancora indicati. [...] Non c'è dunque da meravigliarsi se al posto della libertà sian caduti nella schiavitú, e se invece di servire alla fratellanza e all'unificazione degli uomini, sian caduti al contrario nella separazione reciproca
e nell' isolamento.
Perchè la ruota giri, perché la vita viva, ci vogliono le impurezze, le impurezze delle impurezze: anche nel terreno, come è noto, se ha da essere fertile. Ci vuole i dissenso, il diverso, il grano di sale e di senape: il fascismo non li vuole, li vieta, e per questo tu non sei fascista; vuole tutti uguali e tu non sei uguale.
Virginia Woolf guida il lettore lungo un viaggio attraverso la letteratura inglese, in particolare focalizzandosi sulla figura della donna. Nondimeno la sua analisi è ben più complessa e originale di quanto ci si potrebbe aspettare poiché l'autrice non si focalizza sui personaggi femminili dei romanzi, ma sulle condizioni ben più instabili delle scrittrici donne più celebri. Il risultato è un' intelligente satira ed una mirata polemica alla società patriarcale e maschilista, sottolineando il marcato narcisismo dell'uomo. Questo libro non è solo un elegante e persuasivo manifesto del femminismo, ma soprattutto un' entrata diretta nel pensiero di una scrittrice formidabile capace di scavare nelle profondità dell'animo umano, analizzandolo con una lucidità ed allo stesso tempo un trasporto che riuscirebbero ad emozionare ed appassionare anche il più disinteressato dei lettori.
Tuttavia alcuni, in verità pochissimi, collegamenti risultano poco fluidi in certi punti e rendono quindi l'opera un po' ostica da seguire, ma ciò non toglie niente all'efficacia del testo che senza dubbio offre numerosi spunti di riflessione.