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L'uomo di Marte, in originale “The Martian” è un romanzo di fantascienza, inizialmente autopubblicato come ebook nel 2011 e quindi in edizione cartacea nel 2014. E' il primo romanzo dell'autore statunitense Andy Weir; Sempre nel 2014 è stato tradotto in italiano, dal romanzo nel 2015 è stato tratto il film “Sopravvissuto - The Martian” diretto da Ridley Scott con Matt Damon nel ruolo del protagonista, che ha avuto un successo spaventoso.
La trama è abbastanza articolata e complessa: appena sei giorni dopo l'inizio della missione su Marte, Ares3, i sei astronauti membri dell'equipaggio vengono travolti da una tempesta di sabbia con venti che sfiorano i 150 Km/h, troppi per il veicolo “MAV” che ha lo scopo di riportarli in orbita a fine missione dove li aspetta la navicella “Hermes” che li deve riportare a casa. Il comandante della spedizione e la NASA decidono di abortire la missione e si preparano a lasciare il pianeta rosso. Durante l'evacuazione, un membro dell'equipaggio, Mark Watney, ingegnere e botanico, rimane seriamente ferito e disperso sul suolo marziano, dopo un periodo breve di concitate ricerche il comandante, credendolo morto, da l'ordine di partire e la missione abbandona il pianeta; Mark si risveglierà a tempesta finita, ferito e nel mezzo dell'ambiente ostile di Marte: inizia in tal modo il singolare naufragio dell'astronauta in un ambiente alieno, dove dovrà affrontare le difficoltà dell'ambiente ostile marziano che ripetutamente minaccia di ucciderlo. Saranno la sua caparbietà e la sua competenza (oltre allo sua incredibile ottimismo) a tenerlo in vita e ad avvicinarlo sempre di più alla salvezza... ma tutto questo basterà a farlo tornare a casa?
Ho scritto che la trama è complessa non tanto per la storia in sé, infatti se portiamo tutto al minimo comun demitatore non c'è niente di nuovo dal Robinson Crusoe e di altri libri simili, ad eccezione del contesto (qui fantascientifico): un uomo solo, “naufragato” in condizioni estremamente avverse in luogo completamente ostile, farà di tutto per tornare a casa; la complessità sta nelle trovate e in quello che escogiterà Mark di volta in volta per sopravvivere: il romanzo è infarcito di formule ed enunciati di chimica, fisica e meccanica e viene per esempio spiegato come ottenere l'acqua dall'anidride carbonica, come si separa l'idrogeno dall'aria, come ottenere esplosioni controllate, come i batteri sopravvivono in condizioni estreme, etc...
Il libro è scritto in prima persona per molte parti della storia, infatti noi leggiamo il diario di missione che scrive Mark, anche se poi veniamo intervallati con la descrizione di quello che succede sulla Terra, con la NASA che cercherà in tutti i modi di salvarlo e con tutto il mondo che starà con il fiato sospeso a seguire il più grande salvataggio della storia spaziale.
Malgrado la sua complessità e sebbene molto realistico nella sua finzione, la lettura è facile, coinvolgente, avvincente, molto divertente e fila via spedita come un satellite in orbita. Una delle sensazioni migliori che si ha nel leggere questo libro è che ti sembra impossibile che a tutt'oggi l'uomo non sai ancora atterrato su Marte, il tutto diventa così reale che alzi gli occhi dalle pagine e pensi che tutto è avvenuto davvero e si sta leggendo il resoconto dei fatti. Beh, quando succede questo, sei a cavallo del tuo rover marziano e hasta la vista, baby!
Ne consiglio la lettura a tutti, per la sua impeccabile capacità di catalizzare l'attenzione del lettore fino all'ultima pagina, non si riesce a staccarsi dal romanzo e si fa il tifo per il naufrago spaziale per tutta la storia, rapiti dai dialoghi dell'eclettico Mark, dalle sue disavventure, dalla sua quotidianità. Ne godranno tutti, da chi è appassionato di scienza, chi di fantascienza e chi di semplice avventure che fanno sognare.
Da leggere guardando le stelle.