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A wonderful sequel to The Gunslinger that draws us deeper into both Roland's character and world as well as introducing two interesting new characters. While The Gunsslinger can be seen as a brief introduction that promises much in terms of story, The Drawing of the Three delivers on those promises with some fascinating glimpses into what Roland's quest for the Dark Tower actually means. Highly recommended.
Woohoo! Now that's what I was hoping for when I started reading the Dark Tower series. Book one was a bit of a drag for me (though probably undesevedly) so I was happy to find that this is where it really starts being awesome.
Full review here: http://sffbookreview.wordpress.com/2012/07/05/stephen-king-the-drawing-of-the-three/
Decido qui di raccogliere i miei appunti e le mie varie impressioni per l'intera saga della “Torre Nera” di Stephen King, composta da:
La torre nera I: L'ultimo cavaliere
La torre nera II: La chiamata dei Tre
La torre nera III: Terre desolate
La torre nera IV: La sfera del buio
La torre nera V: I lupi del Calla
La torre nera VI: La canzone di Susannah
La torre nera VII: La torre nera
in un'unica recensione, per dare un'idea generale dell'intera opera, di cui va detto subito che ogni volume è strettamente legato l'uno con l'altro e va letto sequenzialmente, dunque si potrebbe considerare un unico librone, la cui lettura parte dal primo libro per arrivare all'ultimo.
La torre nera è una serie di romanzi di fantasy, fantascienza, horror e western dello scrittore americano Stephen King. La serie è definita dai suoi fan la massima espressione Kinghiana, infatti questa serie ha profondi richiami con quasi tutte le sue altre opere.
La serie è stata recentemente adattata per una miniserie di fumetti della Marvel e da molto tempo si parla di un film per il cinema o per la tv.
La serie si ispira ai poemi Childe Roland alla Torre Nera giunse di Robert Browning, e lo scrittore nelle sue interviste indica tra le varie fonti anche Il Signore degli Anelli e la trilogia cinematografica western di Sergio Leone, tra cui Il buono, il brutto, il cattivo. E il personaggio di Roland è stato più volte accostato al viso di Clint Eastewood.
Il personaggio principale, Roland appunto, è l'ultimo membro vivente dell'ordine dei cavalieri conosciuti come pistoleri. Il mondo in cui vive è abbastanza differente dal nostro anche se presenta strane similitudini: organizzato come una società feudale, condivide le tecnologiche con il vecchio West Americano, così come poteri e reliquie magiche appartenenti ad un'avanzata società ora scomparsa da tempo. Tutta la trama verte sulla ricerca di Roland: trovare la Torre nera, un edificio leggendario che si dice essere il punto di snodo dell'universo. Molto spesso nel libro si dice che il mondo di Roland è “andato avanti”, sembra infatti che questo mondo abbia subito una trasformazione e uno sconvoilgimento per una guerra devastante. In questo suo viaggio alla ricerca della Torre verrà mano a mano affiancato da altri personaggi: Eddie Dean, Susannah Dean, Jake Chambers, Oy il bimbolo, Susan Delgado che fronteggeranno personaggi negativi come L'Uomo in Nero e il Il Re Rosso.
Questa la trama molto spogliata e sintetica i sette volumi. Quattromila pagine, scritte in ben trentaquattro anni, non sono affare da poco, un'impresa che pochi scrittori sono riusciti a compiere portandosi dietro fino alla fine svariati milioni di lettori. Il mondo descritto è molto complesso, ma non si può fare una buona recensione di quest'opera senza citare il Ka, che può essere descritto come il destino o il fato, ma in realtà è molto più complesso. O il Ka-tet, che è la convinzione che un gruppo di persone sia unito dal destino, o dal Ka. Questi due concetti sono alla base dell'intero scritto che ruota sopra al “Tutto-Mondo” che è il mondo/universo in cui vive Roland. Il Tutto-Mondo è diviso in regioni, Entro-Mondo, Medio-Mondo, Fine-Mondo e Oltre-mondo. La geografia è molto variegata. È composta da deserti, montagne, pianure e vaste terre desolate.
Sia i personaggi qui accenati, così come i concetti che ho cercato di riportare sono da considerarsi solo i principali di quest'opera che è davvero immensa e che copre uno spazio narrativo davvero ampio.
Considero questa serie la migliore opera di King, insieme all'Ombra dello scorpione; credo inoltre che la lettura sia imprescindibile per chi ama il genere fantasy, questa storia è una delle più belle dell'intero immaginario di questo genere letterario.
La lettura, che come ho detto all'inizio, deve essere continuaitiva, non è mai pesante, ne impegnativa e i sette volumi sono praticamente uno più belli dell'altro. Tutta la storia, dal momento in cui il famigerato uomo in nero fugge nel deserto fino alla sua conclusione, non è mai stata il punto di forza. Sono piuttosto lo stile, le singole situazioni e soprattutto i personaggi che hanno reso la serie avvincente e a tratti irresistibile.
La Torre Nera è anche un'opera pieno di momenti indimenticabili, scritti magistralmente, che restano impressi nella mente per ore e giorni dopo averli letti.
“L'uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì” - S. King