Ratings2,201
Average rating4.4
Mi dispiace dirlo, ma “Project Hail Mary” di Andy Weir è stata una grande delusione per me. Sebbene l'idea alla base del romanzo avesse un grande potenziale, la sua realizzazione, secondo me, è stata sviluppata male.
Il personaggio principale, Ryland Grace, mi è sembrato non solo parecchio stupido e inadeguato, ma anche irritante. Non sono riuscito a simpatizzare con lui o a comprendere parecchie delle sue decisioni. Inoltre, i personaggi comprimari erano poco più che macchiette di se stessi, con caratterizzazioni deboli e poco interessanti. Il supercapo con poteri immensi, i russi che parlano come idioti, i francesi che bevono il vino e fanno sesso, mancavano solo gli italiani che facevano le pizze.
La trama, inoltre, è priva di suspense, per pagine e pagine succede poco e sono infarcite di nozioni fisiche fino allo sfinimento che sebbene interessanti rallentano di molto lo svilupparsi della trama. Il libro si trascinava lentamente senza grandi colpi di scena o momenti di grande impatto emotivo, a parte il finale, per cui ho lasciato la seconda stella.
Anche lo stile di scrittura di Weir era troppo tecnico e sterile, mancando della creatività e abbondando fino all'irritante nell'umorismo, che nel suo lavoro precedente, “The Martian” aveva caratterizzato positivamente la storia. Mi dispiace dover aggiungere che anche le ambientazioni spaziali, che avrebbero potuto essere un punto di forza del libro, sono state descritte male e in modo troppo tecnico. Sebbene ci fossero alcuni concetti scientifici interessanti e le descrizioni dei paesaggi spaziali fossero dettagliate, queste sono state presentate in modo noioso e poco coinvolgente.
Insomma se avete adorato “The Martian” come me, non provateci nemmeno con questo.