Ratings154
Average rating3.8
Libro che tratta un tema caro alla fantascienza, quello del filone “post-apocalittico”, molto classico e molto sfruttato, è sempre difficile trovare qualcosa di veramente innovativo in questa sfruttatissima miniera.
Il pregio di questo autore è stato proprio questo, inventarsi uno scenario originale e molto ben strutturato: i sopravvissuti si riuniscono in comunità molto diverse fra loro, ricreando quella che era la società prima del non precisato evento che catapulta i sopravvissuti all'interno della Metropolitana Moscovita.
Ci sono stazioni, dove vige il benessere, sia culturale che monetario, alcune lasciate alla fame e alla povertà estrema, ai più biechi comportamenti umani; ci sono democrazie, totalitarismi, estremismi fanatici e religiosi, il tutto all'interno delle varie stazioni che il protagonista dovrà attraversare per portare a termine la sua missione.
La trama è accattivante e l'autore, che non fa del “bel stile” il suo punto di forza (prima pecca), passa in rassegna le varie situazioni con uno stile un poco approsimativo, non riuscendo a tratteggiare in maniera incisiva i vari personaggi (seconda pecca), ma riesce a rendere le angosce e le privazioni o i soprusi all'interno dell'ambientazione da lui creata. Lodevoli e inquietanti i passaggi nei tunnel tra le varie fermate, che personalmente mi farà sempre ripensare a questa lettura ogni qualvolta mi recherò nel sottosuolo a prendere la metropolitana.
Dunque il punto di forza di questo libro sono senz'altro gli scenari e la trama di fondo, i punti deboli sono i personaggi troppo poco caratterizzati, la scrittura molto “giovane e acerba”, certe tirate per i capelli per uscire dalle varie disavventure; quello che davvero infastidisce sono le descrizioni dei pensieri del protagonista che non sono proprio il massimo. Una sorta di filosofia spicciola propinata al lettore un po' troppo ripetitiva e molto “populista”.
Dunque una storia particolare, un po' fuori dagli schemi soliti della letteratura post-apocalittica con diversi spunti interessanti.
Molto belli anche i capitoli dove il protagonista si ritrova all'esterno della metropolitana, alle prese con una Mosca devastata, radioattiva, popolata da esseri genticamente modificati dalle radiazioni: mi sarebbe piaciuto leggerne di più, ma probabilmente avrebbe snaturato proprio la tipicità della storia tutta ambientata in una metropolitana. Da notare: il passaggio dove Artyom, il protagonista principale, ritrova rinchiusa una persona ormai mumificata, morta durante l'attacco nucleare, con il diario degli ultimi giorni scritto sulle pareti/rifugio di quello che sarà la sua tomba perenne.
Un po' affrettato il finale, ma essendo uscito il seguito, immagino che le avventure come si suol dire, non finiscano qui.
Lettura a tratti molto piacevole e godibile, da raccomandare sicuramente ai fan della serie post-apocalittica, peccato per le pecche sopra descritte altrimenti le cinque stelle erano d'obbligo.
Leggerò con piacere il seguito.
http://kelanthsblog.blogspot.com/