Il conte di Montecristo
1844 • 1,101 pages

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9/10

In tutte le recensioni cito in qualche modo “quanto un libro incolla”, cosa che considero la qualità più importante di un libro. Ecco, questo è l'esempio di un libro che “incolla”, che, come una serie TV che ha ben studiato dove interrompere gli episodi, ti fa dire “leggiamone un'altro capitolo”.

Sono comunque 1200 pagine, con una lunga e anche abbastanza lenta introduzione alla storia, quindi bisogna avere un po' di pazienza, ma una volta che Edmond lascia spazio a Montecristo e si inizia ad intuire il piano allora le pagine iniziano a volare.

Poi c'è poco da fare, a me le storie col lieto fine, ma soprattutto le storie con personaggi “molto potenti” che “mostrano tutta la loro potenza” piacciono e anche tanto (mi rendo conto che questa descrizione di storie vuol dire tutto e niente, ma la mia capacità espressiva non è proprio quella di Dumas).

In tutto ciò c'è anche la morale che Dumas cerca di lasciare immagino cerchi di lasciare, che bisogna sapere cos'è la più grande infelicità per poter assaporare la felicità; che anche l'onnipotenza di Montecristo in realtà deve fare i conti col caso e soprattutto con la sua coscienza.
Tutti messaggi che arrivano chiari, ma che probabilmente erano più adatti ad un contesto ottocentesco rispetto ad oggi. Ho quindi apprezzato la storia, senza grossi lasciti morali.

May 26, 2025